TORRI SULLA FRONTIERA
TEATRO D’IMPEGNO CIVILE
ESPERIENZE D’ARTE IN TOSCANA
a cura di Cristina Valenti
un progetto speciale della Regione Toscana - patto per il riassetto del sistema teatrale della Toscana
in collaborazione con Sipario Toscana Fondazione
Le città toscane, oltre che per le torri medievali, sono note per aver espresso esperienze teatrali di confine. Da questa considerazione è nato il progetto “Torri sulla frontiera”, promosso e finanziato dalla Regione Toscana nell’ambito del piano di indirizzo delle attività culturali e finalizzato alla diffusione delle esperienze di teatro civile e sociale. Dopo il primo anno, che ha visto coinvolti la Compagnia della Fortezza di Volterra diretta da Armando Punzo e Sipario Toscana di Cascina, il progetto prosegue estendendosi al di fuori del territorio toscano per proporre due lavori prodotti da Sipario Toscana (referente dell’iniziativa) e Armunia di Castiglioncello. Due riflessioni diversamente affacciate sui temi del disagio contemporaneo che partono rispettivamente da George Orwell e da Werner Schwab per indagare le derive (fanta)politiche del condizionamento mediatico (Re Nudo, regia di Alessandro Garzella) e la disgregazione di una società dominata, per dirla con il regista, dalla «ferocia asciutta del banale» e dalla «solitudine del quotidiano» (Appassionatamente, regia di Maurizio Lupinelli). Vale la pena osservare che il lavoro di Lupinelli contribuisce a costruire un interessante ponte fra le due regioni coinvolte nel progetto: sostenuto da Armunia fin dai primi lavori firmati come Nerval Teatro, il regista di formazione ravennate ha condiviso un lungo percorso con la Compagnia delle Albe di Marco Martinelli, stabilendo inoltre un sodalizio artistico con Lady Godiva Teatro di Eugenio Sideri, due compagnie che hanno significativamente rivolto un’attenzione particolare all’opera del dissacrante drammaturgo austriaco.