Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna La Soffitta 2012 » Teatro » RUN, RUN, RUN » Cerimonia: Dipartimento di Musica e Spettacolo – Università di Bologna

merdoledì 8 febbraio, h 21 | Laboratori DMS - Teatro

CERIMONIA

regia e drammaturgia Lorenzo Gleijeses | con Lorenzo Gleijeses, Manolo Muoio e la partecipazione di Anna Redi | spazio scenico Roberto Crea | light design Gigi Ascione | paesaggio sonoro Lorenzo Gleijeses e Mauro Penna | area tecnica Luigi Luongo


Cerimonia è uno studio, un work-in-progress, un universo di frammenti, generato dall’esplosione di molteplici forme espressive. La scintilla che ha messo in moto il lavoro è stata Cerimonia per un negro assassinato di Fernando Arrabal. Di esso non è rimasta, alla fine, una sola riga ma soltanto l’idea centrale: tre persone rinchiuse in una casa, in fuga dalla realtà esterna, giocano a fare teatro, provano a essere attori. La loro ricerca li spinge verso un mondo popolato da immagini evanescenti, un loro mondo immaginifico, un universo autarchico: un rifugio, una giostra, una girandola impazzita di scritti, icone, autori, immagini, personaggi… Una ricerca d’identità attraverso il teatro, che diventa perdita d’identità. Una forma di autismo li intrappola in una quarta parete che li separa inesorabilmente dal fuori, in un’eterna stanza dei giochi. Diventa sempre più difficile distinguere tra sogno e realtà, tra immaginazione e dati di fatto, tra attore e personaggio. I personaggi sono ora dei risuonatori, dei trampolini che permettono ai tre attori di pervenire a picchi intellettivi ed emozionali mai raggiunti nel grigiore quotidiano. Cerimonia richiama in scena poeti punk e maledetti, Vladimir Majakovskij, Pier Paolo Pasolini, Jean Genet, Nico, Iggy Pop, Ian Curtis, numi tutelari del vuoto e assenze evocative, artisti che non sono riusciti a coniugare la loro visione dell’arte con la vita quotidiana, feriti a morte dalla loro stessa arte.


Lorenzo Gleijeses

Attore e regista. Dopo una prima formazione “classica”, si confronta con maestri internazionali come Lindsay Kemp, Eimuntas Nekrosius, Yoshi Oida, Eugenio Barba, il Workcenter di Jerzy Grotowski, Augusto Omolù. Nel 2001 inizia la collaborazione con Julia Varley dell’Odin Teatret, insieme alla quale crea lo spettacolo Il figlio di Gertrude (Premio Ubu 2006 come “Nuovo attore”), e nel 2007 L’esausto o il profondo azzurro. Dopo la collaborazione con Egumteatro per Che tragedia!, nel 2011 per il Napoli Teatro Festival Italia interpreta e firma la regia della performance site specific A portrait of the artist as a young man, alla quale prendono parte, sotto la sua direzione, artisti come Pietro Babina, Kinkaleri, Antonio Rezza e Flavia Mastrella, TconZero, Vidal Bini e Carol Allaire, ZapruderFilmmakersgroup. Dal 2009 è ideatore e direttore artistico del festival internazionale Quirino Revolution MAD.

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