IN ASSENZA
RESISTENZE E RI-ESISTENZE DEL NUOVO TEATRO
RINO SUDANO | AR+JL
a cura di Fabio Acca
Il progetto nasce dalla volontà di indagare da una parte il lascito artistico della stagione epica del Nuovo Teatro italiano, quella romana degli anni Sessanta, nel cui nucleo storico ha militato Rino Sudano, maestro occulto e poco noto di quella avanguardia teatrale; dall’altra la sperimentazione di un gruppo emergente nel panorama italiano della performance, AR+JL, che senza alcun intento preordinato ha liberamente rielaborato alcune traiettorie di quell’esperienza.
Al centro di questa dialettica il concetto di “assenza”, e quindi anche di “presenza”, sia in termini di coraggiosa e quotidiana pratica politica, sia in termini più precisamente teatrali. Assenza (e presenza) nella memoria, come indispensabile veicolo di conoscenza storica; assenza (e presenza) nella categoria dello spettacolo, come esperienza critica del presente; infine assenza (e presenza) del corpo, come fronte estremo, utopico dell’esistenza stessa del Teatro.
Attraverso le testimonianze di studiosi e artisti appartenenti a diverse generazioni, il progetto insiste anche sulle nozioni di resistenza “al tempo” e “nel tempo”. Per certi versi anche un modo per elaborare una memoria che – appunto – resiste, per evocare il corpo assente di un attore (o dell’attore?), forza “al presente” del passato, di pasoliniana memoria.