Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna La Soffitta 2012 » Teatro » attori/attrici: Marisa Fabbri e Erland Josephson: Dipartimento di Musica e Spettacolo – Università di Bologna

ATTORI/ATTRICI
MARISA FABBRI E ERLAND JOSEPHSON

a cura di Laura Mariani

L’attore/attrice sta tornando soggetto centrale della creazione teatrale in questa fase di ridefinizione della regia, grazie anche a scoperte scientifiche che spingono il suo sapere antico a livelli di consapevolezza nuovi, e grazie a innovazioni tecnologiche che sfidano i limiti stessi della fisicità e dunque del teatrale.
L’attore/attrice è un esperto delle emozioni e un soggetto di necessità in movimento, trasforma la padronanza del suo corpo-mente in linguaggio d’arte, diventando “scrittura vivente” e “interprete” di scritture. Ma in primis possiede una cultura professionale: una questione centrale su cui tornare a riflettere, contrastando l’attrazione italiana per l’istintivismo e la “spontaneità”.
Iniziamo da due maestri, anche se non ho voluto usare nel titolo questa parola, talora abusata. Come ha scritto Claudio Meldolesi, la differenza fra attori grandi e medi è innanzitutto di consapevolezza: il possesso del mestiere, frutto di un apprendimento che non permette scorciatoie, è imprescindibile per tutti. Ma Marisa Fabbri e Erland Josephson maestri lo sono davvero, appartenenti a due diverse tradizioni teatrali: artisti artigiani grandissimi nell’umiltà, creatori anche quando sono stati “al servizio” di registi quali Luca Ronconi (la prima) e Ingmar Bergman (il secondo), capaci di mantenere l’autonomia della propria attorialità di fronte al mezzo cinematografico e televisivo e di innovare senza ignorare le pratiche del passato. Il tempo del teatro, si sa, non è mai lineare.
Per entrare nella loro officina ho scelto delle figure di accompagnamento particolari, che non fossero solo di studiosi intellettuali ma in assoluto di artisti di teatro: dotate dunque di un’intelligenza allenata dalle leggi sceniche oltre che di una competenza specifica: tre attori e un regista. Il racconto teatrale richiede un’assunzione di responsabilità e, quando riesce, può produrre un’esperienza spettatoriale vera e propria oltre che un momento di informazione e formazione. In particolare, lo studio dell’attore non può non affiancare alla scoperta folgorante e all’impressione a caldo una dedizione dai tempi lunghi. Si può così contribuire alla permanenza delle memorie irrinunciabili della scena, quali sono appunto le abilità recitative.

Il progetto

lunedì 19 marzo, h 16
Laboratori DMS - Teatro

MARISA FABBRI
intervengono Claudio Longhi e Sandro Lombardi | INGRESSO LIBERO

giovedì 22 marzo, h 16
Laboratori DMS - Teatro

ERLAND JOSEPHSON
intervengono Vanda Monaco Westerståhl e Marco Sgrosso | INGRESSO LIBERO

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