giovedì 22 marzo, h 16 | Laboratori DMS - Teatro
ERLAND JOSEPHSON
intervengono Vanda Monaco Westerståhl e Marco Sgrosso | INGRESSO LIBERO
Per gli strumenti che usa, Erland Josephson può essere considerato un attore del 2000. Prediletto da Bergman, ha tuttavia conservato la propria autonomia. Né santo né demone. Fa sue le parole degli altri con un esercizio costante. Corpo e voce dentro il testo. Cambiare: nuove parole. Attore di teatro e di cinema: Tarkovskij, Angelopoulos, Montaldo. In scena e in cinepresa: Max von Sydow, Liv Ullmann, Gunnel Lindblom, Harvey Keitel, Gian Maria Volontè. Erland crede nel cambiamento come anima del mestiere. «Un attore non è parte del suo tempo - dice Erland - un attore è il suo tempo». Tra vari filmati, Vanda Monaco Westerståhl e Marco Sgrosso leggeranno pagine dalle sue memorie confrontandole con il loro lavoro di attori.
Vanda Monaco Westerståhl ha curato Memorie di un attore (Bulzoni, 2008) di Erland Josephson, suo maestro. Ha diretto la prima compagnia multietnica svedese (Tensta TeaterEnsemble) e ideato l’Emotional Theater (EMTH), che si ispira alle scoperte dei neuroscienziati Damasio, Ramachandran e Rizzolatti. Lavora a New York, Los Angeles e Stoccolma come attrice a spettacoli basati su EMTH e prodotti dalla Relational Medicine Foundation di cui è direttrice artistica. Sta lavorando con Marco Sgrosso a un progetto sul grande autore drammatico norvegese Jon Fosse.
Marco Sgrosso, attore di teatro, regista e pedagogo, dal 1985 al 1999 fa parte della compagnia di Leo de Berardinis, prendendo parte agli spettacoli più importanti del periodo bolognese, come Il ritorno di Scaramouche o i Lear. Nel 1993 fonda con Elena Bucci la Compagnia Le Belle Bandiere, che si distingue per appassionate riletture di classici come per sperimentazioni a tutto campo nella forma di assolo. Attore di eloquente fisicità, sa dar vita alle inquietudini più contemporanee anche quando usa la maschera e il dialetto napoletano.