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dal 1° al 3 aprile | Arena del Sole e Laboratori DMS
GIFUNI E GADDA
SULLA DITTATURA
a cura di Gerardo Guccini
in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
GIFUNI E GADDA
SULLA DITTATURA
a cura di Gerardo Guccini
in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
venerdì 1 e sabato 2 aprile, h 21; domenica 3 aprile, h 16 | Arena del Sole - Sala InterAction
L’ingegner Gadda va alla guerra
(o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro)
con Fabrizio Gifuni | regia Giuseppe Bertolucci
sabato 2 aprile, h 16 | Laboratori DMS - Auditorium
Incontro con Fabrizio Gifuni
Coordina Gerardo Guccini | INGRESSO LIBERO
GIFUNI E GADDA
SULLA DITTATURA
a cura di Gerardo Guccini
in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
Interprete
cinematografico e protagonista di sceneggiati televisivi che lo hanno
visto rivestire i panni di De Gasperi e Paolo VI, Fabrizio Gifuni
conduce in scena un’appassionante ricerca sulle possibilità recitative
e le valenze comunicative di testi non teatrali, ma a tal punto
contrassegnati da visioni introspettive e modulazioni oralizzanti da
costituire – come i personaggi drammatici – identità in cerca di corpi.
Affrontando le pagine di Pavese (Non
fate troppi pettegolezzi), di Pasolini (’Na specie de cadavere
lunghissimo) e ora di Carlo Gadda (L’ingegner Gadda va alla guerra),
Gifuni modella da attore una presenza scenica elastica, duttile e
ricettiva, che accoglie e riformula in assenza d’ensemble (i suoi
spettacoli sono quasi sempre per attore solo) gli input recitativi dei
testi e riferimenti che spaziano dalla phonè di Carmelo Bene alla
cinematografia pasoliniana (avvicinata con la mediazione di Giuseppe
Bertolucci, regista anche di quest’ultimo Gadda).
In questi spettacoli, le parole acquistano una evidenza fisica e morale che ne testimonia l’attualità. E cioè la capacità d’incidere percorsi di senso. Il teatro, dice Gifuni, sparge segni: “gesti e parole che possano aiutarci a tracciare una mappa cromosomica del nostro Paese e di noi stessi”.
La progettualità della Soffitta segue questo vitale percorso a partire da ’Na specie de cadavere lunghissimo incluso, durante la stagione del 2005, nell’articolato complesso di iniziative che facevano capo a P.P.P. Progetto per Pasolini (a cura di Cristina Valenti, con la collaborazione di Stefano Casi). Allora Gifuni univa la prosa politica e polemica di Pasolini agli endecasillabi romaneschi di Giorgio Somalvico, vivendo in scena, in un corpo e in una voce sola, la degenerazione da vittima a carnefice. Ora, con la prosa di Gadda, ci mostra invece le patologie osservate nel mondo sociale e nelle personalità narcisistiche che ne sono a capo.
In queste, dice Gadda riferendosi a Mussolini, si riscontra come elemento caratterizzante “l’incapacità alla costruzione etica e giuridica: poiché tutto l’ethos si ha da ridurre alla salvaguardia della loro persona, che è persona scenica...”. Parole che fanno pensare.
In questi spettacoli, le parole acquistano una evidenza fisica e morale che ne testimonia l’attualità. E cioè la capacità d’incidere percorsi di senso. Il teatro, dice Gifuni, sparge segni: “gesti e parole che possano aiutarci a tracciare una mappa cromosomica del nostro Paese e di noi stessi”.
La progettualità della Soffitta segue questo vitale percorso a partire da ’Na specie de cadavere lunghissimo incluso, durante la stagione del 2005, nell’articolato complesso di iniziative che facevano capo a P.P.P. Progetto per Pasolini (a cura di Cristina Valenti, con la collaborazione di Stefano Casi). Allora Gifuni univa la prosa politica e polemica di Pasolini agli endecasillabi romaneschi di Giorgio Somalvico, vivendo in scena, in un corpo e in una voce sola, la degenerazione da vittima a carnefice. Ora, con la prosa di Gadda, ci mostra invece le patologie osservate nel mondo sociale e nelle personalità narcisistiche che ne sono a capo.
In queste, dice Gadda riferendosi a Mussolini, si riscontra come elemento caratterizzante “l’incapacità alla costruzione etica e giuridica: poiché tutto l’ethos si ha da ridurre alla salvaguardia della loro persona, che è persona scenica...”. Parole che fanno pensare.
GIFUNI E GADDA
SULLA DITTATURA
a cura di Gerardo Guccini
in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
venerdì 1 e sabato 2 aprile, h 21; domenica 3 aprile, h 16 | Arena del Sole - Sala InterAction
L’ingegner Gadda va alla guerra
(o della tragica istoria di Amleto Pirobutirro)
con Fabrizio Gifuni | regia Giuseppe Bertolucci
sabato 2 aprile, h 16 | Laboratori DMS - Auditorium
Incontro con Fabrizio Gifuni
Coordina Gerardo Guccini | INGRESSO LIBERO