LA VOCE DEL CORPO (La Recitazione e il Movimento Coreografico) è un progetto di ricerca teorica e di sperimentazione pratica applicate all’arte dello spettacolo e alla pedagogia artistica, che si propone come snodo di cooperazione tra diverse aree scientifico disciplinari: umanistica, motoria e medico-complementare. Basato sulla congiunzione di varie competenze teoriche e pratiche, il progetto trova il suo punto focale nello studio comparato di movimento, voce, suono e linguaggio, avendo come obiettivo, attraverso una sperimentazione empirica, l’integrazione di metodologie di ricerca differenti. La volontà è di sviluppare e definire un rinnovato metodo integrato di formazione psicofisica riguardante l’uso della voce e del corpo secondo ogni possibile sfaccettatura, nell’ambito artistico innanzitutto, ma anche in quello professionale o privato.
La ricerca, quindi, intesa come cross-over disciplinare, ruota attorno all’interazione movimento-voce e mira a fornire gli strumenti atti a un corretto uso della voce, passando da un preventivo lavoro sul movimento, considerato come il mezzo principale per superare blocchi che limitano espressività e potenzialità vocali.
Constatato l’innaturale e forse in alcuni casi inevitabile modello di vita contemporaneo, e le alterazioni degli stati psicologici ed emozionali che esso apporta, individuiamo l’arte dello spettacolo quale fondamento di cura e bellezza, alla ricerca della semplice salute fisiologica o del benessere creativo del corpo-mente.
L’innovazione di questo approccio risiede nella compresenza e nell’integrazione delle diverse arti sceniche e pratiche pedagogiche quali il training teatrale, la danza, l’euritmia, lo sport, la recitazione e il canto, per uno studio approfondito del suono organico, del linguaggio, del movimento corporeo e dell’evoluzione dello psicosoma umano.
Aldilà di qualunque riduttiva o necessaria distinzione tra ricerca e insegnamento, virtuosismo artistico e funzionalità, professionismo e amore per l’arte come diletto, si vuole inoltre intra-vedere una via psicofisica, culturale e scientifica attraverso cui la produttività artistica dello spettacolo possa acquisire slancio innovativo.
In questa prima fase, l’impegno del gruppo di lavoro che propone la presente rassegna è quella di dare avvio ad un primo nucleo di ricerca e operatività artistica, considerando il fine di far nascere a Bologna un centro interdisciplinare di sperimentazione, formazione e produzione, che compenetri scopi etici, artistici e scientifici, nel porre al centro l’arte dello spettacolo dal vivo come luogo privilegiato e fertile di scambio in presenza.
L’impulso creativo dei lavori presentati nasce nel contesto dell’esperienza artistica delle poetiche contemporanee, e scopre il disorientamento della sensibilità umana, immersa nel nuovo mondo in continua travolgente trasformazione e restio a chiare interpretazioni.
Grazie all’attenzione e alla volontà di innovazione dell’Accademia di Belle Arti, sede di produzione e di programmazione degli eventi di spettacolo, del Dipartimento di Musica e Spettacolo/La Soffitta e degli altri enti sostenitori o partner che da diverso tempo «cullano» il progetto, il gruppo di lavoro appena creatosi trova una «casa» prestigiosa e accogliente per dare concretamente avvio a questo viaggio di esplorazione e sperimentazione tra le arti, nonostante il tempo infausto per l’economia della cultura.