Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna ATTIVITÀ DI RICERCA » Attività  di ricerca » Musica » Travestimento e inversione nelle tradizioni orali e scritte della musica: Dipartimento di Musica e Spettacolo – Università di Bologna

TRAVESTIMENTO E INVERSIONE NELLE TRADIZIONI ORALI E SCRITTE DELLA MUSICA

Responsabile: Nico Staiti
Collaboratori: Paola Bignami

Il travestimento, inteso in tutte le sue implicazioni, è alla base di molte manifestazioni culturali, fortemente caratterizzate in senso musicale.
Il travestimento travalica da un lato i confini geografici dell'Occidente, poiché ha a che fare con dinamiche trans-nazionali, dall'altro quelli della cultura “ufficiale”, prestandosi a incursioni nel campo delle subculture contemporanee. Del primo aspetto si occupa principalmente l'unità  bolognese, attenta in particolar modo alla “inversione”, intesa in senso specificamente sessuale. La musica eseguita dagli omosessuali e dalle donne rom all'interno delle feste tradizionali in Kosovo rappresenta il punto di partenza dell'indagine. Il ruolo di primo piano assunto da fasce solitamente marginali della società  in quest'area mette in discussione un'idea rigida e stereotipata dei rapporti sociali. Esplora inoltre una tradizione finora sconosciuta e interessante sia sul piano dei linguaggi musicali che su quello delle implicazioni sociali: la musica delle donne e degli omosessuali rom è diversa, proprio sul piano tecnico, da quella eseguita dagli altri: ne costituisce addirittura, per certi aspetti, un “rovesciamento”. Il gruppo di ricerca bolognese si propone anche di ricostruire la storia di questi riti e repertori che appartengono con ogni probabilità  a un sostrato arcaico di musiche rituali. Questa tradizione viene esplorata sia sul piano etnografico che su quello storico, collocandola nel quadro pi๠ampio, ancora da disegnare compiutamente, di tradizioni musicali legate al femminile, all'omosessualità , all'inversione in un'area assai ampia, che va dall'India al bacino del Mediterraneo. La prospettiva storica, anche in questo caso complementare all'indagine etnomusicologica, si occupa anche dell'uso del “cross dressing” in ambito teatrale. Ad esso si associa spesso una connotazione sessuale, né maschile né femminile (dai cantanti evirati del teatro d'opera secentesco e settecentesco, agli spettacoli en travesti dei Legnanesi, fino al caso attuale delle Drag Queens).

Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna