Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2005

LA SOFFITTA - Centro di promozione teatrale


LA SOFFITTA 2005
TEATRO
19 gennaio - 23 maggio

 

1-4 marzo

I SOGNI DI LENZ
Percorso nel progetto triennale Calderón

a cura di Cristina Valenti

La trasduzione
dell'opera di Calderón
nella visione di Lenz Rifrazioni

seminario teorico
condotto da Maria Federica Maestri
con un intervento di Claudio Longhi

Laboratori DMS - Teatro,
1 e 3 marzo, ore 13-15

LA VITA È SOGNO

di Pedro Calderón de la Barca

regia di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto
con Giuseppe Barigazzi, Giuseppe Imprezzabile, Elisa Orlandini, Alessandro Sciarroni, Sandra Soncini e Barbara Voghera
musiche di Andrea Azzali e Adriano Engelbrecht

Laboratori DMS - Teatro
2 marzo, ore 21

“Calderón. Dal Laboratorio di Prato
al Laboratorio di Lenz”


incontro con la compagnia Lenz Rifrazioni

coordina Cristina Valenti
intervengono Maria Federica Maestri, Francesco Pititto e gli attori della compagnia

Laboratori DMS - Auditorium
3 marzo, ore 16

Rassegna movies
“FIGURE MOSSE”

La ricerca estetica e la citazione, la sottrazione
e il libero arbitrio della Bellezza


proiezione di videodocumenti:
Imagoturgia (44’), Camera 102 (17’)
e Figure Mosse. Pratiche di teatro sociale (70’)

presentazione a cura di Francesco Pititto

Laboratori DMS - Auditorium
3 marzo, ore 17.30

FÁBRICA NEGRA
Canciones del alma
y coplas a lo divino


da Juan de la Cruz (1542-91)

traduzione, direzione performance e film
di Francesco Pititto

performer Sandra Soncini

Laboratori DMS - Teatro
4 marzo, ore 21
Foto di scena dallo spettacolo La vita è sogno

Un percorso nel progetto triennale dedicato a Calderón de la Barca, intitolato I sogni di Lenz, a indicare quella che “è diventata la questione fondante della visione estetica e politica” della compagnia Lenz Rifrazioni, ovvero “la relazione tra reale e irreale, tra vita e sogno, tra normalità e non normalità”. In programma l’ultimo spettacolo della trilogia calderoniana, La vita è sogno, il cui protagonista sembra appartenere, nella visione di Lenz, alla condizione dell’attore diversamente abile: condizione di margine che la compagnia sta indagando da diversi anni. E inoltre la rassegna Figure mosse, con la proiezione di tre videodocumenti sulle “pratiche di teatro sociale” e la ricerca estetica di Lenz; e la performance Fábrica Negra, che assembla la costruzione poetica e retorica di Calderón con testi di Juan de la Cruz. Completano il progetto un incontro con la compagnia e un seminario teorico sulla “trasduzione dell’opera di Calderón”.

Cristina Valenti

 

LENZ RIFRAZIONI
Büchner, Hölderlin, Lenz, Kleist, Rilke, Dostoevskij, Majakovskij: questi gli autori che hanno segnato i progetti monografici e pluriennali di Lenz Rifrazioni, a partire dal 1985. A Shakespeare e al Faust di Goethe sono stati dedicati i recenti progetti triennali del teatro di ricerca di Parma. Il primo (1997-2000) si è concluso con l’allestimento di Ham-let, invitato in importanti teatri e rassegne italiane tra cui il Festival del Teatro d’Europa. Il secondo, dedicato al Faust (2000-2002), ha visto la messinscena di Urfaust, Faust I e Faust II, tre spettacoli che hanno ricomposto il grandioso affresco del capolavoro di Goethe. Il Progetto Grimm di Lenz Rifrazioni è nato invece nel 2001, a partire da un frammento drammaturgico inserito nell’Urfaust, tratto dalla fiaba Sotto il ginepro dei Fratelli Grimm.
     Prime tappe del progetto sono Cenerentola e Biancaneve, visionari allestimenti fedeli al testo originale dei due celebri cult dell’immaginario dell’infanzia, invitati in importanti festival e rassegne a Lille, Madrid, Il Cairo e Shanghai. Cappuccetto Rosso e Pollicino sono le fiabe che compongono il secondo dittico. Il Progetto triennale 2002-2005 è dedicato alle opere di Pedro Calderón de la Barca, con la messinscena de La vita è sogno, Il magico prodigioso e Il principe costante.
     Un’estrema e radicale fedeltà alla parola del testo, sviscerata, tradotta e adattata per la scena e un lungo lavoro laboratoriale con gli attori. Un ensemble artistico stabile che comprende al suo interno attori disabili intellettivi e fisici. La poetica di Lenz Rifrazioni si compie nella messinscena di grandi testi classici considerati irrappresentabili per la loro sperimentalità linguistica o drammaturgica. Proseguendo con assoluto rigore il proprio percorso estetico e poetico, Lenz esprime una progettualità artistica riconosciuta come una delle più originali ed interessanti nel teatro di ricerca italiano.
     La drammaturgia e la regia delle messinscene sono di Maria Federica Maestri e Francesco Pititto. Adriano Engelbrecht cura un progetto pluriennale dedicato alla poesia. Le scene e i costumi delle opere di Lenz sono realizzate da Maria Federica Maestri, segnalata dalla critica per il suo lavoro di “drammaturgia della materia”, per il sistema di segni visivi che costituiscono il suo personalissimo “paint-acted”. Nel 1997 a Lenz Rifrazioni è stato assegnato il Premio per la Ricerca Teatrale dall'Associazione Nazionale Critici Teatrali. Dal 1996 Lenz Rifrazioni cura la direzione artistica e organizzativa del Festival Internazionale Natura Dèi Teatri - Laboratorio delle arti, che si svolge in luoghi storici, monumentali e naturali della provincia di Parma.
     Un progetto articolato, denominato Pratiche di Teatro, caratterizza Lenz Rifrazioni nel campo della formazione teatrale. Si tratta di Laboratori per la Formazione dell’Attore che si suddividono in Laboratorio Base, Avanzato, Perfezionamento e Scuola. Pratiche di Teatro Sociale attiva percorsi di sensibilizzazione teatrale che prevedono la progettazione di laboratori integrati rivolti a disabili intellettivi e psichici.
     La compagnia ha la propria sede a Lenz Teatro, spazio di origine industriale di circa 1000 mq completamente ristrutturato, dotato di due sale, uffici, camerini e laboratorio.

 


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