Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2005

LA SOFFITTA - Centro di promozione teatrale


LA SOFFITTA 2005
Presentazione

 

La stagione 2005 del Centro di promozione teatrale La Soffitta prende avvio in una situazione di difficoltà finanziaria del Dipartimento di Musica e Spettacolo. Spetterà al nuovo direttore, prof. Franco La Polla, di parlarne, se lo riterrà opportuno. Tuttavia, la mia duplice veste di direttore uscente e di nuovo responsabile scientifico del Centro mi impone di farvi cenno, se non altro per i riflessi che essa rischia di avere sulla vita futura della Soffitta stessa. Detto in breve, queste difficoltà dipendono in gran parte dai costi di funzionamento molto pesanti che comportano i tre laboratori della Manifattura delle Arti dati in gestione dall’Ateneo al nostro dipartimento tre anni fa. Credo che sia diventata ormai improcrastinabile una soluzione del problema non più “una tantum” ma in via strutturale e permanente.

Ad aggravare un quadro già tutt’altro che roseo, si aggiunge - per il Centro La Soffitta - il lento ma inesorabile assottigliarsi dei contributi versati da alcuni dei partner istituzionali, come il Ministero per i Beni e le Attività Culturali, la Provincia, la Fondazione Carisbo (che addirittura ha cancellato del tutto il suo pur modesto finanziamento). Per fortuna, in controtendenza risulta l’Ateneo, senza il cui aiuto del resto la Soffitta semplicemente non esisterebbe - e mi piace darne atto ancora una volta al Rettore Calzolari. All’elenco delle istituzioni sovvenzionatrici manca ancora, da cinque anni, il Comune di Bologna. Ma - e si tratta della seconda buona notizia - penso di poter annunciare che questa “latitanza” sta per finire, avendo personalmente ricevuto ampie assicurazioni in tal senso dall’assessore alla cultura Angelo Guglielmi (il quale, per altro, dovrebbe essere presente il 13 gennaio e quindi potrà confermare a voce).

A scanso di equivoci, debbo aggiungere che, nonostante il mio esordio pessimistico, il programma della stagione 2005 è sicuramente all'altezza dei precedenti e non risente quasi per nulla delle difficoltà cui mi è sembrato doveroso fare cenno. Tuttavia, se questi problemi permanessero, non mi sentirei più di garantire che lo stesso accadrà anche per il futuro; nonostante la nostra collaudata capacità di far fruttare miracolosamente le poche risorse a disposizione, capacità che è stato proprio il nostro Rettore a riconoscerci in precedenti conferenze stampa gli anni scorsi.

Venendo finalmente al cartellone, il mio primo pensiero non può non essere per il nutrito e qualificato Gruppo di lavoro che lo ha partorito (ne fanno parte, oltre al sottoscritto, Giovanni Azzaroni, Michele Canosa, Sergio Colomba, Giuseppina La Face Bianconi, Nico Staiti, Cristina Valenti e Lamberto Trezzini, in qualità di coordinatore generale dei Laboratori DMS della Manifattura), rispettando le assestate, tradizionali articolazioni del dipartimento (Cinema, Musica, Teatro e Danza) ma pigiando ancor più che in passato sul pedale dell’interdisciplinarità e sulle sinergie con l’altro centro del DMS, il Cimes. Per l’illustrazione dettagliata delle proposte del programma, oltre al materiale in cartella, ci saranno i responsabili dei settori e i curatori dei principali progetti. A me spetta sottolinearne il profilo complessivo, che cerca di coniugare con il consueto equilibrio le diverse esigenze di cui un Centro universitario come il nostro non può non farsi portatore: da un lato, e in primo luogo, la valenza didattico-scientifica di iniziative rivolte innanzitutto agli studenti del Dams, e dell’intero Ateneo, ma dall’altro, nello stesso tempo, la valenza artistico-culturale per un’utenza più ampia, costituita dalla città di Bologna e dall’intera regione; da una parte, la necessità di dare spazio a esperienze difficili e poco conosciute, come quelle che operano nell’ambito del cosiddetto “teatro sociale” o “delle diversità”; dall’altra, l’obbligo di presentare - nella misura del possibile - alcune delle proposte più qualificate e originali dell’“altra scena” (regionale ma non soltanto), le quali - nella difficile congiuntura attuale - incontrano sempre maggiori difficoltà a circolare e a raggiungere una piazza importante come quella del capoluogo emiliano.

Non credo di fare torto a nessuno se evidenzio nel cartellone di quest’anno, al di là del punto di forza rappresentato dai concerti musicali all’Aula Absidale (ormai un appuntamento tradizionale per tanti appassionati della nostra città), e dell’iniziativa di Danza (dedicata in questa occasione al grande maestro giapponese Kazuo Ohno, di cui il DMS ospita, unico in Italia, un importante archivio), due progetti particolarmente prestigiosi: il primo riguarda il ritorno in Italia del londinese Théâtre de l’Ange Fou, compagnia di mimo di tradizione decrouiana fra le più importanti nel mondo, con la sua nuova creazione in anteprima italiana assoluta, The Orpheus Complex; il secondo, a cura di Cristina Valenti, celebrerà invece il trentennale della scomparsa di Pier Paolo Pasolini con quattro spettacoli (oltre a cicli di proiezioni e ad una giornata di studio): uno dei quali (‘Na specie de cadavere lunghissimo, con Fabrizio Gifuni, regia di Giuseppe Bertolucci) vedrà impegnato un gruppo di nostri studenti, guidato dallo stesso Giuseppe Bertolucci, nella ripresa video, di cui sarà presentato un primo montaggio a conclusione della stagione, nella seconda metà di maggio.

Non a caso, i progetti citati sono anche quelli che non avremmo potuto realizzare senza l’appoggio di due importanti realtà teatrali cittadine: innanzitutto, l’Arena del Sole-Nuova Scena-Teatro Stabile di Bologna, che partecipa anche ad altre iniziative in forza di un’ormai collaudata convenzione con il DMS, e poi l’ITC-Teatro di San Lazzaro/Compagnia del Teatro dell’Argine, con il quale ci si augura di poter instaurare un’analoga collaborazione. Ma, in realtà, la lista degli enti da ringraziare sarebbe molto più lunga, includendo, fra l’altro, il Teatro Duse, i Teatri di Vita, l’Associazione Jurta, il Cassero, l’Hidden Theatre e Giardini Pensili, la cui presenza nel nostro cartellone 2005 avverrà a titolo gratuito. E anche il settore musicale presenta quest’anno alcune collaborazioni importanti: con Musica Insieme, con l’Orchestra Mozart e con l’Istituto musicale “Verdi” di Ravenna. Una menzione particolare spetta, infine, ad un altro nostro partner tradizionale (oltre che vicino di casa in Manifattura, adesso), e cioè la Cineteca del Comune di Bologna, senza il cui appoggio una parte di rilievo dei progetti della sezione Cinema avrebbe avuto sicuramente molte difficoltà a vedere la luce.


Marco De Marinis
Responsabile scientifico del Centro La Soffitta

 


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