Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna
Facoltà
di Lettere e Filosofia
Corso di laurea in Discipline dell'Arte, della Musica e dello
Spettacolo / Indirizzo Musica
a. a. 2000/2001
STORIA
DELLE TEORIE MUSICALI
Dott.
MAURO MASTROPASQUA
Guida allesame
Le indicazioni che seguono sono state realizzate per rendere più agevole la preparazione dellesame di Storia delle Teorie Musicali. Alcune, ad integrazione della bibliografia desame, sono indispensabili per sostenerne la parte scritta. La lettura di queste pagine è fortemente consigliata soprattutto agli studenti non frequentanti che intendano sostenere lesame, e raccomandata ai laureandi nella stessa materia la cui tesi si svolga nellambito dellanalisi musicale. Ogni indicazione teorico-analitica ivi contenuta è strettamente limitata a questi fini pratici. I riferimenti bibliografici, laddove manchino, sono contenuti nei programmi desame
Esame (prova scritta)
Esercizio 2a (a.a. 1999/2000)
Esercizio 2b (a.a. 2000/2001)
Tesi di laurea
Argomenti e modalità di presentazione
Le tesi di laurea in Storia delle Teorie Musicali possono essere sia di carattere storico che di taglio teorico-analitico. È in allestimento una bacheca con una lista di aree tematiche per tesi da assegnare a studenti che intendano laurearsi in questa disciplina. Settori privilegiati (ma non esclusivi) sono: la trattatistica teorica dal Settecento al Novecento e lanalisi di repertori musicali dello stesso periodo (in particolare del Novecento).
Largomento di tesi deve essere in via preliminare proposto al docente e, se accettato da questi, presentato in forma di progetto (non più di quattro cartelle da 1800 battute al massimo, ossia 30 righe da 60 battute) corredato da bibliografia, ad entrambi i relatori perché sia approvato. Lo stato della ricerca deve essere periodicamente sottoposto al relatore in forma di dattiloscritti di non oltre quindici cartelle. La consegna ai relatori della redazione conclusiva del lavoro deve precedere di almeno un mese la scadenza della sua consegna alla segreteria.
Prassi analitiche privilegiate: letture
Nel caso in cui si intenda proporre una tesi di taglio analitico, si tenga presente che tra i vari tipi di analisi, sono privilegiati (a parte quella basata sulla teoria funzionale dellarmonia): 1) lanalisi motivica e 2) lanalisi secondo il modello di L . B. Meyer. Per quanto riguarda il punto 2) si rimanda alla lettura della sezione Esercizio 2a (a. a. 2000/2001) contenuta in questo documento e alla scheda su The Rhythmic Structur of Music. A proposito del punto 1), si consiglia vivamente la lettura dei seguenti testi (tutti contenuti nella dispensa per la.a. 1999/2000; lultimo è reperibile anche in formato web):
- A. Schönberg, La proposizione; Il motivo; Collegamento di diverse forme motivo, da: Elementi di composizione musicale, Suvini Zerboni, Milano 1969 (pp. 3-19).
- D. Epstein, La Grundgestalt di Schönberg, in: Id., Al di là di Orfeo. Studi sulla struttura musicale, Ricordi, Milano 1998 (pp. 34-40).
- P. C. van den Toorn, Whats in a Motive? Schoenberg and Schemker revisited, "The Journal of Musicology", XIV/3.
- N. Cook, Rudolph Réti, da: Guida allanalisi musicale, Guerini, Milano 1991 (pp. 120-127,142-147).
- C. Dahlhaus, Relazioni tra i motivi, in: Beethoven e il suo tempo, EDT, Torino 1990 (pp. 100-105).
- C. Dahlhaus, Che cosa significa "variazione in sviluppo"?, da: G. Borio (a cura di), Schönberg, Il Mulino, Bologna 1999 (pp. 129-135).
- M. Mastropasqua, Analisi motivica. Definizioni e norme pratiche