. Scheda riassuntiva (pp.
1-63)
Questa scheda
riassuntiva dei fondamenti analitici del ritmo
formulati nel volume di Cooper & Meyer, ha
fini unicamente didattici e strettamente pratici:
contiene concetti ed esempi il cui studio è
necessario per la preparazione dellesame
(questi concetti sono solo in parte enunciati nel
testo di Meyer compreso nel programma
desame; alcuni di questi esempi sono stati
commentati nel corso delle lezioni della.
a. 2000/2001).
Gli aspetti
particolari della terminologia e i principi
generali utili alla piena comprensione dei
contenuti di questa scheda devono essere
preliminarmente acquisiti con lo studio delle
pagine seguenti (comunque parti del programma
2000/20001, cui si rimanda):
- pp. 144-170
di Emozione e significato nella musica
(ES) di L. B. Meyer
- pp. 98-114 di
Guida allanalisi musicale di
N. Cook
- pp157 e
186-189 di Canone infinito di L.
Azzaroni.
I Definizioni e
principi
LIVELLI
ARCHITETTONICI
(pp. 1-2) I moduli
ritmici di livello inferiore (primary rhythmic
levels) sono articolati in altri moduli più
estesi (livelli ritmici superiori). I moduli di
base sono raggruppamenti di pulsazioni
atone (più deboli) intorno ad un accento.
A volte lanalisi mette in rilievo livelli
secondari inclusi nei raggruppamenti di base
(vedi oltre).
(p. 3) Come già
in ES, si delinea limportanza della
tendenza alla conservazione di un
"modulo" ritmico durante
lascolto, una volta che si sia insediato
nella coscienza dellascoltatore (la
tendenza alla ritenzione di
unorganizzazione ritmica nel flusso di termini
sonori va posta in relazione alla legge
gestaltica di semplicità (buona formazione) e
allinsieme di conoscenze di sfondo relative
al sistema di probabilità ammesso da uno stile
(cfr. ES).
(p. 6) "Il
ritmo è indipendente dal metro in due diversi
sensi. In primo luogo, il ritmo può esistere
senza la presenza di una periodicità metrica,
come nel caso del canto gregoriano o del
recitativo secco. [
] In secondo luogo,
[
] ciascun dei suddetti raggruppamenti
ritmici [trocheo, giambo, dattilo, anapesto,
anfibraco] può aver luogo in qualsiasi tipo di
organizzazione metrica [
] Le stanghette di
battuta [
] non delimitano necessariamente
un raggruppamento ritmico".
(p.7) ACCENTO
Non ha
ununica possibile spiegazione psicologica
(può dipendere da ogni fattore intrinseco al
processo musicale, e alla sua interazione con
altri processi). Esso è tutto ciò che è
"marcato dalla coscienza", e pertanto
costituisce "un concetto basilare,
assiomatico, comprensibile come esperienza anche
se non definibile in termini causali".
(p. 8)
INTENSIFICAZIONE DINAMICA (STRESS)
Non è un
accento. Può coincidere con questo (nel
senso che può contribuire a determinarlo), ma
può essere posta su una pulsazione che in un
raggruppamento risulti non accentata. Sebbene non
determini di per sé un accento, lenfasi
dinamica ha quasi sempre uninfluenza sul
raggruppamento (cioè sul tipo di ordinamento
della sequenza di impulsi). Unenfasi
dinamica quasi sempre segna linizio di un
raggruppamento. (In ES a p. 150, e ivi,
p. 10, Meyer enuncia la stessa regola: le
differenze dintensità tendono a
determinare un raggruppamento accentato
allinizio. Di conseguenza, trocheo e
dattilo sono più il prodotto di differenze di
intensità che di durata. Al contrario, giambo e
anapesto sono più il prodotto di differenze di
durata (la differenza di durata tende a
determinare un raggrupamento accentato nella sua
conclusione).
Nellesempio
seguente, la presenza degli sf
accentua il carattere anacrusico delle note
sullultimo tempo di battuta. Ne risulta,
conseguentemente, una serie di gruppi
anfibrachici:
Es. 29, p. 26 (F.
J. Haydn, Sinfonia n. 104 in Re M., terzo
movimento)
(click
sull'immagine per ingrandirla)
(p. 9)
RAGGRUPPAMENTO
Un raggruppamento,
ad ogni livello della sintassi, è "il
risultato di somiglianze e differenze,
prossimità e lontananza dei suoni percepiti e
organizzati dalla mente".
(p. 10).
Enunciazione delle 3 regole
1) differenti
valori tendono a accento finale (à giambo
o anapesto);
2) differenze di
intensità tendono ad accento iniziale (à
trocheo e dattilo);
3) associazioni di
differenti valori con differenti intensità
tendono ad accento centrale (à
anfibraco)
II Ritmo su
livelli architettonici inferiori (p. 12)
Trocheo e
giambo in battute a suddivisione pari
I raggruppamenti
dipendono da ragioni di prossimità, somiglianza,
ripetizione delle note. Determinare la posizione
degli accenti è solo il primo passo
dellanalisi ritmica questa consiste
propriamente nel ripartire questi accenti in
raggruppamenti. La percezione dei fattori
ritmici non è univoca, e comporta quindi
interpretazioni differenti, a volte compresenti
alla coscienza dellascoltatore (normalmente
distinti in raggruppamenti prevalenti e
secondari). Si presenta quindi la necessità di
rappresentare possibilità alternative di
raggruppamento. I raggruppamenti secondari
si segnano sopra quelli principali (es. 2:
raggruppamento principale = trocheo;
raggruppamento secondario = giambo):
Es. 2 (p. 12)
(click
sull'immagine per ingrandirla)
(p. 13)
LINFLUENZA DELLE DURATE
Si può mostrare
come le modificazioni intra- o interparametriche
di un modello risultino in differenti
interpretazioni del ritmo, cambiando le durate
del precedente esempio come avviene in quello
seguente (il raggruppamento trocaico diviene
giambico). Questa nuova caratteristica ritmica
risulta immediatamente chiara se ci si immagina
che unanacrusi di croma preceda la serie
ritmica (perciò Cooper e Meyer scrivono una
doppia stanghetta a conclusione del passaggio):
Es. 3 (p. 13)
(click
sull'immagine per ingrandirla)
Maggiore è la
prossimità temporale (ma anche intervallare,
vedi appena oltre) tra le note, più marcata
risulta la tendenza a percepirle come congiunte
in un unico raggruppamento. Cfr. il commento
ulteriore (p. 23) "Quanto maggiore è la
differenza dei valori quanto più brevi
sono le note di unanacrusi rispetto alla
successiva nota accentata tanto più
marcato sarà leffetto di questo
accento".
(p. 14)
LINFLUENZA DELLA MELODIA
Il passaggio dal
raggruppamento trocaico delles. 2 ad uno
giambico può essere ottenuto anche in virtù
della modificazione del disegno melodico.
Nellesempio che segue, lintroduzione
della sensibile del V grado modifica la
percezione del raggruppamento da trocaico a
giambico, che da quel momento in poi tende a
mantenersi nellorganizzazione percettiva.
Il cambiamento da un piede ritmico allaltro
è messo in evidenza dalla sovrapposizione dei
simboli di raggruppamento
Ex. 5 (p. 15)
(click
sull'immagine per ingrandirla)
Linee melodiche
ascendenti tendono ad essere percepite come
anacrusiche [interamente, o a partire da un certo
momento del loro corso] rispetto al punto di
arrivo quindi a presentare almeno un
gruppo giambico (in conclusione). Linflusso
degli altri parametri sulla formazione di un
raggruppamento ritmico riguarda certamente anche
fattori armonici e di trama sonora (pp. 16-17).
Anfibraco,
dattilo, anapesto in batture a suddivisione pari
Ex. 12 (p. 18)
(click
sull'immagine per ingrandirla)
Cooper & Meyer
fanno notare come il raggruppamento di questo
esempio, se fosse privo di anacrusi "sarebbe
probabilmente inteso come anapestico".
SOTTOGRUPPI
COMPOSTI (FUSIONE PERCETTIVA)
(p. 22) Principio
di equivalenza: "La mente cerca di
raggruppare gli stimoli nel modo più semplice e,
non appena sia possibile, a far equivalere le
parti accentate e quelle non accentate del
ritmo". Questa affermazione va intesa nel
senso della tendenza della mente a orientare la
percezione rappresentandosi, allinterno di
un raggruppamento, fusioni di più valori
ritmici, annullando così la percezione di
"sottogruppi" (ossia di gruppi
secondari). Ecco un esempio, alle b. 1, 3, 5
(Haydn, Finale della Sinfonia n. 92 in Sol M.
"Oxford"):
(click sull'immagine per
ingrandirla)
Ex. 31 e 32 (p.
27)
Qui le cinque note
precedenti laccento sono intese come
ununica anacrusi in un raggruppamento
anfibrachico. La "fusione" di queste
note è evidente tanto più data la loro
possibile interpretazione alternativa
(complementare, non contraddittoria con la
precedente) sia a livello dei sottogruppi di
crome (es. 32 a) che di quelli di semiminime (es.
32b). Per rappresentare questo tipo di fusione
gli autori avrebbero potuto utilizzare anche un
simbolo come ( ) ( (per quattro delle cinque note
del modulo: vedi la lista di simboli
allinizio di questo testo).
(p. 24)
Raggruppamenti di tre unità (dattilo, anapesto e
anfibraco) in metri con suddivisione binaria
della battuta, necessitano di norma (per essere
tali) di figure ritmiche con note di valore
differente (cfr. ES, p. 151, es. 21). Lo stesso
vale per trochei e giambi in suddivisioni dispari
(p. 40).
III Strutture
ritmiche più complesse
(p. 61)
CONSIDERAZIONI TEORICHE
Tensioni e
rilassamenti armonici assolvono un ruolo
più importante nellarticolazione dei livelli
ritmici superiori che in quella dei livelli
inferiori. Al contrario, nei livelli superiori è
minore limportanza dellenfasi
dinamica: "è quasi impossibile apprezzare
una funzione articolante dellenfasi
dinamica in un periodo di tempo di una certa
estensione; essa non è decisiva per
raggruppamenti più estesi di una o due
battute". Sempre nei livelli ritmici
superiori, considerevolmente importanti sono le
differenze tra i valori di durata. Poiché queste
differenze risultano in raggruppamenti accentati
alla fine, non è una sorpresa che i gruppi
giambici e quelli anapestici siano i più comuni
nel ritmo dei livelli superiori.
Il solo fatto che
un raggruppamento più esteso inizi, è
sufficiente a farne percepire uno successivo come
conclusivo, "e quindi laspettativa è
orientata ad unenfasi (accento) del
raggruppamento complementare (successivo). Un antecedente
appare diretto verso un conseguente che ne
sia meta. Questa meta appare stabile e accentata
un punto di riferimento in confronto alla
tensione che la precede".
(p. 62)
"Quando ascoltiamo della musica, noi
anticipiamo il corso futuro degli eventi allo
stesso tempo in cui valutiamo il significato di
quelli trascorsi". Questo vale anche per il
ritmo. "Un raggruppamento di livello
inferiore può, nello spazio di tempo in cui
viene percepito, sembrare caratterizzato da un
certo tipo di organizzazione [
] ma il suo
significato - la sua relazione con ciò che lo ha
preceduto e ciò che lo seguirà può
mutare una volta che lintero segmento
temporale di cui è parte sia giunto a
compimento". Ad es., un raggruppamento
mentre si dipana il suo corso può
avere ipoteticamente il significato di un
elemento accentato; ma questo significato, una
volta che si sia venuti a conoscenza delle
relazioni del gruppo con i successivi, può
apparire non accentato. Un ottimo esempio di come
la nostra rappresentazione mentale operi
riorientando il significato dellelemento
iniziale di un raggruppamento è il seguente
(vedi il livello 2), dalla Passione secondo S.
Matteo di J. S. Bach ("Sind Blitze, sind
Donner"):
Es.78 (p. 63)
(click
sull'immagine per ingrandirla)
Le note si-la
(semicrome) alla quarta battuta sono ciò che
Cooper & Meyer chiamano
"note-perno" (pivot-notes) tra
due raggruppamenti: il mutamento dei valori
semicrome al posto di crome - fa emergere
un gruppo anapestico che si sovrappone alla
successione anfibrachica ed è responsabile
delleffetto particolarmente incisivo
dellaccento alla battuta 5.
|