Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2009

25/27 febbraio 09
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno
TEATRO DELLE ALBE
FRA RAVENNA E SCAMPIA


a cura di Cristina Valenti

La non-scuola a Scampia
Incontro-presentazione dei Progetti Arrevuoto e Punta Corsara
con la proiezione del video Ubu sotto tiro di Alessandro Renda
intervengono Emanuele Valenti, Alessandro Renda, Gerardo Guccini
coordina Cristina Valenti
25 febbraio • ore 16 • Laboratori DMS

Rosvita
lettura concerto
di Ermanna Montanari
con Cinzia Dezi, Michela Marangoni, Ermanna Montanari,
Laura Redaelli
regia di Marco Martinelli
venerdì 27 marzo • ore 21 • Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno

Conversazioni nel foyer
incontro con Ermanna Montanari e Marco Martinelli
a cura di Cira Santoro e Cristina Valenti
Teatro Comunale A. Testoni
27 febbraio dopo lo spettacolo



Il Teatro delle Albe nasce nel 1983, fondato da Marco Martinelli, Ermanna Montanari, Luigi Dadina e Marcella Nonni. Fin dai primi anni, la compagnia coniuga la ricerca del «nuovo» con la tradizione teatrale. Marco Martinelli scrive i suoi testi ispirandosi agli antichi e al tempo presente, e costruisce storie pensate per i suoi attori, che diventano veri e propri co-autori degli spettacoli. Dal 1988 la formazione diventa afro-romagnola con l’ingresso di alcuni attori senegalesi: Mandiaye N’Diaye (da allora «colonna» africana della compagnia), Mor Awa Niang e El Hadji Niang. Nasce un originale meticciato teatrale che coniuga drammaturgia e danza, ricerca musicale e sonorità dialettali.
Fondamentali all’interno del Teatro delle Albe, accanto al lavoro registico e drammaturgico di Martinelli, sono il lavoro vocale di Ermanna Montanari, il lavoro di attore-autore di Luigi Dadina e inoltre l’apporto di attori e attrici cresciuti nella fucina della non-scuola. Nel 1991 le Albe danno vita a Ravenna Teatro, Teatro Stabile di Innovazione che si pone fin dall’inizio come «stabile corsaro», portando avanti, con il sostegno del Comune di Ravenna, un’originale pratica di «coltura» teatrale della città, intrecciando le programmazioni del Nobodaddy al Teatro Rasi, cantiere del «nuovo», con la stagione del Teatro Alighieri, «teatro di tradizione». Di tale strategia la non-scuola è uno dei punti di forza, sviluppando una rete di laboratori teatrali all’interno dei licei e degli istituti tecnici e professionali di Ravenna. Nel 2006 la non-scuola approda a Napoli dando vita ad Arrevuoto, un progetto triennale del Teatro Mercadante a cura di Roberta Carlotto, diretto da Martinelli con la collaborazione di Maurizio Braucci. Il «primo movimento» del progetto vede debuttare lo spettacolo Pace!, riscrittura da Aristofane; nel 2007 il «secondo movimento», intitolato Ubu sotto tiro, è una riscrittura da Alfred Jarry; nel 2008 il triennio si conclude con il «terzo movimento»: L’Immaginario malato. Affresco da Molière. Il Teatro delle Albe produce spettacoli che hanno una circuitazione nazionale e internazionale e per la sua attività ha ricevuto premi e riconoscimenti in Italia e all’estero tra i quali otto Premi Ubu, il Premio Lo Straniero dedicato «alla memoria di Carmelo Bene», il Premio dell’Associazione Nazionale Critici di Teatro e due Golden Laurel al Festival Internazionale «Mess» di Sarajevo.
25/27 febbraio 09
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno


TEATRO DELLE ALBE
FRA RAVENNA E SCAMPIA


a cura di Cristina Valenti


Il progetto si muove fra i due principali poli artistici e geografici dell’attività attuale delle Albe: la produzione artistica di Ravenna Teatro, con il lavoro di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari; e l’attività pedagogica della non-scuola, che dalla Romagna è approdata a Napoli con il progetto triennale Arrevuoto, rivolto ai giovani e agli adolescenti del quartiere Scampia e del centro storico cittadino.
Lo spettacolo presentato, Rosvita, è il frutto di un lavoro ormai decennale che ha impegnato fin dal 1991 la scrittura e la ricerca vocalica e recitativa di Ermanna Montanari, insieme al lavoro registico di Marco Martinelli. La nuova versione del lavoro accentua la dimensione sonora della lettura-concerto affidando al canto gregoriano l’evocazione di suggestioni visive e disegnando uno spazio-luce capace di contenere qualunque riferimento ambientale.
Il video Ubu sotto tiro di Alessandro Renda sarà al centro dell’incontro dedicato ai progetti Arrevuoto e Punta corsara coi quali Marco Martinelli e le Albe hanno trasferito a Scampia il metodo della non-scuola. Insieme all’autore del video, parteciperanno all’incontro Emanuele Valenti, codirettore di Punta Corsara, e lo studioso Gerardo Guccini, col coordinamento di Cristina Valenti, curatrice del progetto per il Centro La Soffitta. Dedicato al «secondo movimento» di Arrevuoto, ossia allo spettacolo allestito da Marco Martinelli nel 2007 con un centinaio di ragazzi di Scampia, mescolati agli studenti dei licei del centro storico di Napoli, il video ripercorre la messinscena dell’Ubu re in versione partenopea, che fra invenzioni patafisiche e vicende tragicomiche mette davvero sotto tiro non solo l’emblema del tiranno guerrafondaio, ma un’intera città.
 













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