a cura di Tihana Maravić Il ragazzo criminale con Eleonora Sedioli, Caterina Cidda, Federica Cangini, Catia Gatelli, Lorenzo Bazzocchi ideazione e regia di Lorenzo Bazzocchi 6 marzo, ore 21 Arena del Sole – Sala Grande Il demone meridiano Laboratorio condotto da Masque Teatro 7-9 marzo, Laboratori DMS – Teatro a numero chiuso; riservato a studenti DAMS; iscrizioni dal 19 febbraio al 2 marzo ore 10-13 presso i Laboratori DMS Il demone meridiano incontro con Masque Teatro e Adriano Piccardi coordina Tihana Maravics 13 marzo, ore 16 Laboratori DMS – Auditorium Materia cani randagi con Eleonora Sedioli, Andrea Basti, Paolo Carbone, Matteo Gatti, Lorenzo Bazzocchi, Catia Gatelli ideazione e regia Lorenzo Bazzocchi 15-16 marzo, ore 21 Laboratori DMS - Teatro |
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Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna 6 marzo, ore 21 Arena del Sole - Sala Grande IL RAGAZZO CRIMINALE con Eleonora Sedioli, Caterina Cidda, Federica Cangini, Catia Gatelli, Lorenzo Bazzocchi architetture sceniche di Lorenzo Bazzocchi, Eleonora Sedioli suono e luci di Lorenzo Bazzocchi, Andrea Basti, Lia Pari ideazione e regia di Lorenzo Bazzocchi Quando desiderio e noia li superano, i prigionieri si strofinano il sesso contro il muro, soffiano fumo di sigaretta l’uno sull’altro, danzano la gloria della solitudine. Là dentro si respira di piedi sudati, di ascelle, di cosce, di umido. Incubo di solitudini e erotismi, lo spettacolo si ispira all’unico film di Genet, Un chant d’amour del 1950, dove i delinquenti vivono in un’atmosfera poetica e eroica, pulsanti di vita e di sesso. Uno spettacolo dal fascino oscuro e violento, in cui è proprio l’orrore dello sporco e del tetro a esaltare ambigui carcerati che finiscono per apparire sotto la lente della santità, inquadrati nella fredda architettura della prigione. Il ragazzo criminale è un’elegia per gli esclusi e i perdenti, angeli dannati ed eroi ribelli. Oltre il filo spinato che separa la scena della reclusione dalla platea della libertà, prende forma l’imponente spazio scenico. Qui, tra il fango, vivono le loro esistenze solitarie i criminali, mettendo in scena un rituale enigmatico fatto di disperazione e esaltazione. Sono microcosmi in cui l’identità si sgretola e frammenta, perdendosi e elevandosi allo stesso tempo, fondendo carne e spirito. |