Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2009

9/14 marzo 09
in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
TEATRINO GIULLARE

a cura di Gerardo Guccini

Voce e materia nella drammaturgia contemporanea
laboratorio condotto dal Teatrino Giullare
9, 10, 11 marzo • Laboratori DMS
(a numero chiuso, riservato a studenti DAMS; iscrizioni dal 16 febbraio al 2 marzo, ore 10-13, Laboratori DMS)

Alla meta
di Thomas Bernhard
Premio speciale Ubu
diretto e interpretato da Teatrino Giullare
12, 13, 14 marzo • ore 21.30 • Arena del Sole

Incontro con il Teatrino Giullare
coordina Gerardo Guccini
13 marzo • ore 16 • Laboratori DMS  



9/14 marzo 09
in collaborazione con
Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna


TEATRINO GIULLARE

a cura di Gerardo Guccini


Il progetto prevede lo spettacolo Alla meta di Thomas Bernhard (2006), un laboratorio dal titolo Voce e materia nella drammaturgia contemporanea e un incontro con la compagnia.

Il Teatrino Giullare è costituito da Enrico Deotti e Giulia Dall’Ongaro, due attori-registi-costruttori che coniugano interpretazione e artigianato, sperimentando le possibilità dell’interazione fra le persone e i manufatti, come i pupazzi di legno e di argilla, le maschere, le protesi e gli altri marchingegni scenici, che escono dalla loro  casa-laboratorio sulle colline di Sasso Marconi.
Deotti e Dall’Ongaro debuttano nel 1995 all’interno del Corso di Drammaturgia di Giuliano Scabia (DAMS, Università di Bologna) con Alcesti di Euripide; seguono lavori su Aristofane (1996), Plauto (1997), la Commedia dell’Arte (1997), Shakespeare (2002). Nel 1998 la Compagnia crea il progetto Visioni con ingegni ed attori di legno da cui nascono Re di bastoni Re di denari, scrittura originale presentata al Festival di Santarcangelo in prima nazionale nel luglio del 1999 e Fortebraccio contro il cielo (2003). Intensa l’attività all’estero con numerose tournée internazionali, ma lo spettacolo che impone Deotti e Dall’Ongaro all’attenzione, suscitando entusiasti approfondimenti critici, è Finale di partita di Samuel Beckett (Festival Armunia di Castiglioncello, 2005). L’anno seguente pubblicano presso la casa editrice Titivillus, il volume Giocando «Finale di Partita», visioni sull’allestimento da scacchiera del dramma di Samuel Beckett, presentazione di Giuliano Scabia (2006). Tra i riconoscimenti più recenti il Premio Nazionale della Critica (2006), il Premio Speciale Ubu 2006 e il Premio Speciale della Giuria e Premio Brave New World per la regia al 47° Festival Internazionale di Teatro MESS di Sarajevo (2007). Da poco ha debuttato l’ultimo lavoro Lotta di negro e cani di Bernard-Marie Koltès.









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