Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2009

5 marzo/8 aprile 09
in collaborazione con Emilia Romagna Teatro Fondazione
Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno
CESAR BRIE/TEATRO DE LOS ANDES

a cura di Cristina Valenti

Il teatro, il presente, la forma, la persona, l’io e il noi, l’attore
Incontro/seminario con César Brie
coordina Cristina Valenti
5 marzo • ore 10-13 e ore 14.30-17 • Laboratori DMS

Teatro de los Andes, Emilia Romagna Teatro Fondazione,
Fondazione Pontedera Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi
Odissea
testo e regia di César Brie
con Mia Fabbri, Alice Guimaraes, Lucas Achirico, Daniel Aguirre, Gonzalo Callejas, Karen May Lisondra, Paola Oña, Ulises Palacios, Juliàn Ramaciotti, Viola Vento
7, 8 aprile • ore 21 • Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno

Conversazioni nel foyer
incontro con César Brie
a cura di Cira Santoro e Cristina Valenti
8 aprile • ore 18 • La Casa della conoscenza - Biblioteca C. Pavese di Casalecchio di Reno



César Brie nasce a Buenos Aires, Argentina. Arriva in Italia a 18 anni con la Comuna Baires, gruppo teatrale di cui è cofondatore, recitando in più produzioni, dirette da Renzo Casali e Liliana Duca. Con questo gruppo comincia a sviluppare un’arte apolide, a stretto contatto con le molte realtà incontrate in una vita passata per scelta in esilio. Dopo il 1975 crea a Milano il Collettivo teatrale Tupac Amaru, tra gli spettacoli prodotti c’è Ehi, in collaborazione con Danio Manfredini. Dal 1981 al 1990 lavora insieme a Iben Nagel Rasmussen nel Gruppo Farfa e poi nell’Odin Teatret come autore, regista e attore. Tra gli spettacoli di questi anni: Matrimonio con Dio e Talabot, con la regia di Eugenio Barba. A seguito di queste esperienze, fonda in Bolivia, nel 1991, il Teatro de los Andes col quale crea spettacoli che partono dalla storia o dai classici per calarsi profondamente nell’attualità: una serie di lavori esemplari destinati a girare il mondo (Romeo e Giulietta, Ubu in Bolivia, Solo gli ingenui muoiono d’amore, Dentro un sole giallo, Iliade, Fragile, Otra vez Marcelo). Di Iliade Fernando Marchiori ha scritto «Ci sono spettacoli – pochi, imprevedibili – che incantano e s’imprimono nella memoria come un’esperienza irripetibile. Gli spettatori se li raccontano a distanza di anni alimentandone il mito. Iliade del Teatro de los Andes è uno di questi [...]. Presentato in mezzo mondo, ha ovunque trascinato pubblico e critica in un consenso unanime, facendo gridare al capolavoro. Quasi duecento repliche in due anni. Tutti i temi del teatro di Brie sembrano fondersi qui in una profonda riflessione sulla violenza e sul tempo, nel tentativo di rivedere la tragedia antica alla luce della propria storia».
César Brie partecipa inoltre ad altre produzioni, come autore o regista: Il cielo degli altri, realizzato in Italia con gli attori del Teatro Setaccio; Zio Vanja di Anton Cechov, di cui cura la regia insieme a Isadora Angelini; Todos los ausentes, realizzato a Santiago del Cile con l’attore Hector Noguera del Teatro Camino; I clienti, di cui scrive la drammaturgia per la Compagnia Arti e Spettacolo, con la regia di Giancarlo Gentilucci.
7, 8 aprile • ore 21
Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno

Teatro de los Andes, Emilia Romagna Teatro Fondazione,
Fondazione Pontedera Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi


ODISSEA

testo e regia di César Brie
con Mia Fabbri, Alice Guimaraes, Lucas Achirico, Daniel Aguirre, Gonzalo Callejas, Karen May Lisondra, Paola Oña, Ulises Palacios, Juliàn Ramaciotti, Viola Vento
Produzione Teatro de los Andes, Emilia Romagna Teatro Fondazione, Fondazione Pontedera Teatro, Armunia Festival Costa degli Etruschi

Conversazioni nel foyer
incontro con César Brie
a cura di Cira Santoro e Cristina Valenti
8 aprile • ore 18 • La Casa della conoscenza
Biblioteca C. Pavese di Casalecchio di Reno


Nelle sue note di regia César Brie indica alcuni punti salienti per la messa in scena: «Odissea racconta anche la guerra, ma soprattutto la perdita e il ritorno. Il viaggio, l’esilio, l’amore passionale, l’amore sublimato, la discesa nell’Ade, il canto delle sirene che è allo stesso tempo desiderio allo stato puro e voce del ricordo.
Ulisse è il migrante, il curioso, il guerriero, il naufrago.
Se la sua figura incarna nostalgia, scaltrezza, disperazione, lotta per la sopravvivenza, altri personaggi incarnano fedeltà, attesa, ricerca del padre, nostalgia.
Persino i morti si accalcano di fronte al sangue degli animali sgozzati in sacrificio per dire la loro, per testimoniare.
Ci sono nell’Odissea tutti gli aspetti del racconto. La fiaba, la magia, gli eventi, i ricordi, la lotta contro la natura, contro i propri compagni, contro i mostri e contro se stessi.
Chi sono gli Ulisse di oggi? Gli artisti nel loro perenne viaggio attraverso le forme, gli impiegati, ancorati nei loro uffici che vanno via immobili con la loro immaginazione, i migranti che arrivano sulle nostre spiagge naufraghi, fuggendo dai mostri della miseria e la guerra, e la cui fuga adesso si vuole sanzionare come delitto. Di tutto questo parla Odissea. Il racconto dei racconti agli albori dell’uomo».




 













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