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marzo 2003 - ore 15
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marzo 2003 - ore 10 · ex
Macello - Teatro, via Azzo
Gardino 65/a
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- Il vestito della
festa
- Dalla fonte orale
a una possibile drammaturgia
- Tre lezioni di
Ascanio Celestini.
Mi chiamo
Ascanio Celestini,
figlio di Gaetano Celestini e
Comin Piera.
Mio padre rimette a posto i
mobili,
mobili vecchi o antichi è nato
al Quadraro e da ragazzino
lhanno portato a lavorare
sotto padrone in bottega a San
Lorenzo.
Mia madre è di Tor Pignattara,
da giovane faceva la parrucchiera
da uno che aveva tagliato i
capelli al re dItalia e a
quel tempo ballava il liscio.
Quando sè sposata con mio
padre ha smesso di ballare.
Quando sono nato io ha smesso di
fare la parrucchiera.
Mio nonno paterno faceva il
carrettiere a Trastevere.
Con lincidente è rimasto
grande invalido del lavoro,
è andato a lavorare al cinema
Iris a Porta Pia.
La mattina faceva le pulizie,
pomeriggio e sera faceva la
maschera, la notte faceva il
guardiano.
Sua moglie si chiamava Agnese, è
nata a Bedero.
Io mi ricordo che si costruiva le
scarpe coi guanti vecchi.
Mio nonno materno si chiamava
Giovanni e faceva il boscaiolo
con Primo Carnera.
Mia nonna materna è nata ad
Anguillara Sabazia e si chiamava
Marianna.
La sorella, Fenisia, levava le
fatture e lei raccontava storie
di streghe
2001 - 2002
Riceve il Premio Speciale Ubu 2002
"per il complesso della sua
ricerca".
Fabbrica. Uno
spettacolo sulla storia del lavoro in
Italia, che ha visto un primo studio alla
Biennale di Torino il 1° maggio 2002 e
il suo debutto definitivo a settembre al
Benevento Città Festival. Nel progetto
sono coinvolti alcuni tra i più
importanti centri di ricerca teatrali in
Italia (laboratori e incontri si sono
tenuti alla Piaggio di Pontedera, alle
cave di Santarcangelo, nelle miniere del
Monte Amiata
).
LAssociazione
Nazionale dei Critici di Teatro gli
assegna il premio per lanno 2002.
Nel mese di maggio è uscito
il libro + cd Cecafumo,
racconti a voce alta edito
da Donzelli. Cecafumo
è anche uno spettacolo di racconti e
fiabe della tradizione popolare.
Partecipa come narratore ad
alcune puntate della trasmissione
televisiva La Storia siamo noi
su Rai Educational.
Il suo ultimo testo Le
Nozze di Antigone, non
ancora messo in scena, ha ricevuto una
segnalazione al Premio Riccione per il
teatro nel settembre del 2001 e il
premio Oddone Cappellino 2002.
2000 - 2001
Radio Clandestina. Racconto costruito
a partire dal libro Lordine è
già stato eseguito di Alessandro
Portelli, premio Viareggio 99,
raccoglie la memoria orale legata
alleccidio delle Fosse Ardeatine
del 24 marzo 1944. È stato presentato
nei locali dellex-carcere nazista
di Via Tasso (ora Museo della
Liberazione) in forma di studio per i Luoghi
della Memoria manifestazione
organizzata dal Comune di Roma e dal
Teatro di Roma.
Lo spettacolo è stato
trasmesso in diretta su RADIO TRE il 23
marzo 2001 in occasione del 57°
anniversario dellazione partigiana
di via Rasella.
Per la radio Ascanio
Celestini ha prodotto il
radiodocumentario Guerra e
pace andato in onda su
RADIO TRE dal 26 al 30 marzo 2001; dal 27
agosto Milleuno. Racconti minonti
buffonti un ciclo di 25
puntate sul racconto orale. E altre 6
nuove puntate nei giorni di Natale 2001.
Sempre per RADIO TRE ha
curato la lettura della vita di Fabrizio
De Andrè andata in onda dal 17 al 21
dicembre 2001.
1999 - 2000
Porta in scena la terza parte della
trilogia Milleuno: La fine del
Mondo. Qui loralità non ha
più alcun legame con la tradizione. Non
cè né fiaba o leggenda, né rito,
ma tutto è assorbito esclusivamente
dalla storia di vita. La
fine del Mondo è tra i vincitori
del premio Sette spettacoli per un
nuovo teatro italiano per il 2000 e
coprodotto dal Teatro di Roma. Ha
debuttato alla fine di giugno in prima
nazionale al Teatro Argentina di Roma.
1998 - 1999
Porta in scena con il Teatro del
Montevaso Baccalà, il
racconto dellacqua e Vita
Morte e Miracoli, primo e secondo
movimento di "Milleuno, progetto per
una trilogia sulla narrazione di
tradizione orale". Ma se Baccalà
è un lavoro sulla vera e propria
letteratura orale, cioè sulla fiaba e la
leggenda di fondazione basati
sullaccostamento emotivo, Vita
Morte e Miracoli utilizza materiali
provenienti dal rito, dal racconto
di sogni contadini, dalla scansione del
tempo rituale in rapporto agli eventi
storici che, in questo caso, riguardano
la seconda guerra mondiale vista come
argomento di epica contemporanea.
Nel 1999 partecipa allo
spettacolo Indizi del Tempo
prodotto dalla Corte Ospitale di Reggio
Emilia per la quale tiene un laboratorio
e scrive, dirige e interpreta lo
spettacolo per ragazzi Trecento
passi.
Del 1998 è Cicoria.
In fondo al mondo, Pasolini
scritto e interpretato con Gaetano
Ventriglia sullimmaginario
nellopera di Pasolini, presentato
nella rassegna romana Senza fissa
Dimora, al festival VolterraTeatro99,
oltre che finalista alla Pergola di
Firenze per Il Debutto di Amleto.
Lavora con la compagnia
Teatro del Montevaso di Livorno e con
Canti per l'Agresta di Roma, gruppo
musicale che svolge unattività di
raccolta e rielaborazione di canti e
musiche popolari. Ha realizzato maschere
per diversi artisti e compagnie italiane.
Tiene laboratori di teatro, tecniche del
racconto orale e costruzione della
maschera per attori professionisti.
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