Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna La Soffitta 2003 - MUSICA
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dipartimento di musica e spettacolo
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LA SOFFITTA 2003
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regione emilia romagna · assessorato alla cultura
provincia di bologna · assessorato alla cultura
facoltà di lettere e filosofia
27 novembre 2002 - 25 marzo 2003
CONCERTI

AMOR DI DONNA

Krista Adams Santilli soprano
Enrico Arias pianoforte
 
Martedì 4 marzo 2003, ore 21
AULA ABSIDALE DI S. LUCIA · via de’ Chiari 23a
 
Presentazione di Alice Borciani e Avarino Caracò
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Ingresso gratuito
PROGRAMMA

Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809 - 1847)
Die Liebende schreibt, op. 86 n. 3
Es weiß und rät es doch Keiner, op. 99 n. 6

Fanny Mendelssohn Hensel (1805 - 1847)
Sehnsucht
Verlust
, op. 9 n. 10

Johann Vesque von Püttlingen (1803 - 1883)
Der deutsche Professor
Der Nachbar
Der Tänzer

Franz Schubert (1797 - 1828)
Gretchen am Spinnrade, op. 2 D. 118
Du bist die Ruh, op. 59 n. 3 D. 776

Clara Schumann (1819 - 1896)
Warum willst du andre fragen, op. 12 n. 11
Er ist gekommen in Sturm und Regen, op. 12 n. 2

Robert Schumann (1810 -1856)
Frauenliebe und Leben, op. 42
1. Seit ich ihn gesehen
2. Er, der Herrlichste von allen
3. Ich kann’s nicht fassen, nicht glauben
4. Du Ring an meinem Finger
5. Helft mir, ihr Schwestern
6. Süßer Freund, du blickest
7. An meinem Herzen, an meiner Brust
8. Nun hast du mir den ersten Schmerz getan

Hugo Wolf (1860 -1903)
da
Italienisches Liederbuch nach Paul Heyse
Du denkst mit einem Fädchen mich zu fangen
Auch kleine Dinge können uns entzücken
Ich hab’ in Penna einen Liebsten wohnen


KRISTA ADAMS SANTILLI

Si è laureata in "Vocal Performance" nell’Università dell’Alabama studiando canto, dizione e arte scenica. Ha vinto diversi concorsi e nel 2000 ha ottenuto la menzione d’onore al concorso "Metropolitan Opera Competition". Il suo repertorio comprende opere di Mozart (Don Giovanni, Le nozze di Figaro, Die Entführung aus dem Serail), Meyerbeer (Dinorah, ou Le pardon de Ploërmel), Donizetti (Don Pasquale, L’elisir d’amore, Linda di Chamounix), Offenbach (Les contes d’Hoffmann), Delibes (Lakmé), Richard Strauss (Ariadne auf Naxos). Canta regolarmente nell’ambito dell’attività teatrale programmata dall’Università dell’Alabama, interpretando ruoli come la Regina della notte nella Zauberflöte di Mozart, Sophie nel Werther di Massenet, Cunegonde nel Candide di Bernstein, Monica in The Medium di Menotti. Si è esibita nel ruolo di Poppea nell’Agrippina di Händel messa in scena dall’OTMFL, University of Cincinnati, e in quello di Gilda nel Rigoletto allestito dalla Cheju Opera (Corea).

ENRICO ARIAS

Si è diplomato in pianoforte e in lettura della partitura nel Conservatorio di Bologna e si è perfezionato con Nicoletta Conti, Raimondo Campisi, Andrea Dindo. Si dedica principalmente all’attività di pianista accompagnatore e si è specializzato nel repertorio operistico e in quello vocale da camera. È stato assistente musicale alla produzione di due opere di Andrea Centazzo, Tina (1997) e Memento (2001). Tra il 1999 e il 2001 ha lavorato nel Teatro Borgatti di Cento come maestro collaboratore agli allestimenti dell’Inganno felice, La cambiale di matrimonio, La scala di seta e La finta giardiniera diretti da Claudio Desderi. In qualità di tastierista ha partecipato all’allestimento di The Death of Klinghoffer di John Adams realizzato nel 2002 dai teatri di Ferrara e Modena. Dal 1994 è maestro collaboratore e insegna canto corale nella "Bernstein School of Musical Theater and the Performing Arts" di Bologna.


Il concerto odierno propone un breve percorso antologico che conduce nel cuore del romanticismo tedesco. Gli storici della musica ritengono che i Lieder di Franz Schubert su testi di Goethe siano la prima compiuta manifestazione del romanticismo musicale. Gretchen am Spinnrade è composto nel 1814 dal diciassettenne Schubert, che già vanta decine di Lieder e altre composizioni in diversi generi. Egli intona un brano del Faust, e riesce a conferire alla passione che brucia nell’animo di Margherita in attesa dell’amato un carattere musicale straordinariamente intenso, nel canto e nell’accompagnamento pianistico, ugualmente importanti.

Gli oltre seicento Lieder composti da Schubert sono, per quantità e qualità, centrali nel suo catalogo e nella storia della musica dell’800. Forse non si può dire altrettanto per i Lieder di Felix Mendelssohn-Bartholdy. Genio prolifico e precoce quanto Schubert, egli scrive un’ottantina di Lieder; grazie alla semplicità e linearità della condotta compositiva che di solito li caratterizza, essi ebbero all’epoca notevole diffusione tra i dilettanti borghesi, ai quali il genere Lied si rivolge in prima istanza.

Più assidua nella composizione di Lieder (circa duecentocinquanta) è la sorella di Felix, Fanny Mendelssohn, sposata Hensel, cui gli storici della musica – invero, comprensibilmente, soprattutto le storiche – si sono interessati in misura crescente negli ultimi anni. Il talento straordinario di Fanny è ampiamente riconosciuto dai contemporanei, in primo luogo proprio dal fratello, il quale tuttavia, come il padre, tende a negarle il diritto ad una carriera pubblica di musicista e di compositrice, in linea con la rigida divisione dei ruoli sociali tra uomini e donne. Pertanto la maggioranza delle opere di Fanny rimangono inedite; in più, è indicativo che alcuni Lieder di Fanny, come Verlust, siano pubblicati in una raccolta, i Zwölf Lieder op. 9, che va sotto il nome di Felix (1830).

Clara Schumann, moglie di Robert, è una delle più grandi pianiste del secolo. Per lei la composizione è un’attività saltuaria: i suoi pochi Lieder (una trentina) nascono per lo più come doni al marito, ricambiati, in occasioni festive come il compleanno o il natale. I due brani che ascolteremo sono inclusi nei Zwölf Gedichte aus Friedrich Rückert’s Liebesfrühling, pubblicati a doppio nome come op. 37 di Robert e op. 12 di Clara nel 1841.

Frauenliebe und Leben di Robert Schumann, l’unico ciclo di Lieder in programma, è costituito da otto componimenti che raccontano l’amore smisurato e incondizionato di una giovane donna nei confronti del suo uomo. Risale al 1840, come la maggior parte dei Lieder di Schumann: certamente non a caso, è l’anno del matrimonio, lungamente agognato, tra Clara e Robert.

Il tema centrale dei Lieder – è ovvio – è l’amore, e la gioia e il dolore intensissimi che esso può infondere nell’animo umano. Johann Vesque von Püttlingen, diplomatico di mestiere e compositore per diletto, per i suoi Lieder sceglie invece generalmente poesie di tono leggero e ironico. Suo poeta prediletto è Heine, di cui intona tutte le ottantotto poesie della raccolta Die Heimkehr (1851). Per certi versi altrettanto leggeri sono i temi e il tono dei Lieder di Hugo Wolf – il più grande liederista del secondo ’800, insieme a Brahms – tratti dall’Italienisches Liederbuch (1892-96): nei tre brani in programma, Wolf intona, nella libera traduzione in tedesco di Paul Heyse, poesie italiane nell’antica forma del rispetto, raccolte a metà ’800 da due illustri letterati, Giuseppe Tigri e Niccolò Tommaseo.

Alice Borciani, Avarino Caracò, Katrin König
studenti DAMS
coordinamento e redazione: Saverio Lamacchia, Paola Soffià
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