CIMES || progetti di cultura attiva 10|11
A partire dal 2006, il CIMES ha riunito
le sue programmazioni musicali, teatrali e cinematografiche sotto la
comune denominazione di “laboratori per la città”. Il nostro progetto
mirava a stabilire una dialettica fra esperienza e conoscenza, che
formasse cerchie di “esperti” sempre più larghe e interessate.
Dopo
quattro anni di attività impiantate sulle connessioni fra momenti
d’apprendimento critico e pratiche laboratoriali, ci sembra giunto il
momento di proporre per il CIMES una nuova denominazione che rifletta
le consapevolezze acquisite e le prospettive aperte nel frattempo.
Preferiamo ora parlare di “progetti di cultura attiva” non perché i
laboratori – sempre presenti con vari formati e contenuti – siano stati
superati o sostituiti da altre forme di coinvolgimento ma perché le
esperienze compiute ci hanno mostrato – in piena sintonia con le
trasformazioni culturali in atto – che ciò che decide la dinamicità e
il grado d’assimilazione individuale d’un apprendimento non è tanto il
mezzo che la veicola – pratico o teorico, corporeo o di pensiero,
proiettato sul fare o rivolto alla comprensione dei principi – quanto
il suo inquadramento in orizzonti di realtà di cui il destinatario si
senta (e sia) elemento partecipe e determinante.
Le pratiche
culturali e disciplinari – come la letteratura, la matematica, la
filosofia – hanno recentemente acquisito inedite attrattive di tipo
spettacolare che si sono tradotte in festival di grande impatto. È un
fenomeno che non ha niente a vedere con la travolgente spettacolarità
diffusa, che, sempre più, connette coazione all’acquisto e immaginario
collettivo. Qui ciò che rende interessante anche in senso performativo
la presenza di autori, filosofi e scienziati è l’offerta di
approfondimenti che toccano dimensioni condivise dagli stessi
partecipanti, mostrandone la modificabilità. Si tratta d’una modalità
nella quale abbiamo acquisito competenze che ci sembra opportuno
ricordare.
Infatti, in questi quattro anni di “laboratori per la
città”, il CIMES si è posto interrogativi ad ampio raggio circa i
possibili impatti delle ricerche specialistiche sull’uomo colto del XXI
secolo, intendendo con quest’espressione – “uomo colto” – un individuo
culturalmente attivo; disposto, cioè, a ricavare dagli apprendimenti
appropriati strumenti d’intervento. Così, la Sezione Musica ha
affrontato con musicologi e insegnanti le problematiche della didattica
musicale; la Seziona Cinema ha proposto connessioni fra il linguaggio
cinematografico e la psicanalisi, il lavoro, la dimensione del corpo;
la Sezione Teatro ha impostato un’attività di ricerca sulla funzione
della parola nella civiltà dei multimedia.
Per questo motivo
parliamo di “progetti”, per evidenziare la pluralità degli argomenti e
il loro risolversi in approfondimenti conoscitivi ed esperienze
laboratoriali. Parliamo di “cultura attiva” per indicare come la
decantazione delle ricerche artistiche e disciplinari in strumenti di
intervento culturale, sia la principale ragion d’essere del nostro
Centro.
Condizione essenziale allo svolgimento e al radicamento di
queste iniziative è la collaborazione con istituzioni e realtà
culturali. Il CIMES ha così stabilito una vitale rete di rapporti che
comprende il Saggiatore Musicale, la Cineteca Comunale di Bologna e il
Centro Studi – Archivio Pier Paolo Pasolini, la Compagnia Teatro
dell’Argine – ITC Teatro di San Lazzaro, il Centro Studi Pier Paolo
Pasolini di Casarsa della Delizia.
Gerardo Guccini
Responsabile Scientifico del CIMES
CIMES
Centro di Musica e Spettacolo
Laboratori DMS
via Azzo Gardino 65/a
40122 - Bologna
tel. +39 051 20 92 410-11
fax. +39 051 20 92 417