Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna CIMES Progetti di cultura attiva 10|11 - Musica

10/11 MUSICA

da ven 22.10 h 11 a dom 24.10.10 h 9.30 • Laboratori DMS/auditorium
LA MUSICA NEGLI OCCHI. MUSICA D’ARTE E TELEVISIONE
Convegno internazionale

In collaborazione con l’Associazione «Il Saggiatore musicale – SagGEM».

Partecipano Marco Aleotti (Roma); Pietro Cavallotti (Basel); Fedele Confalonieri (Milano); Michele Dall’Ongaro (Roma); Angela Ida De Benedictis (Firenze); Pietro Favari (Bologna); Paolo Gallarati (Torino); Maurizio Giani (Bologna); Hanns-Werner Heister (Hamburg); Piero Maranghi (Milano); Elena Mosconi (Milano); Giacomo Manzoli (Bologna); Enrico Menduni (Roma); Maddalena Novati (Milano); Hector Julio Pérez López (Valencia); Guglielmo Pescatore (Bologna); Carlo Piccardi (Lugano); Raffaele Pozzi (Roma); Emanuele Senici (Roma); Gaia Varon (Bologna); Delphine Vincent (Fribourg).
 
Comitato scientifico:
Marco Aleotti; Paolo Cecchi; Pietro Favari; Giuseppina La Face; Giacomo Manzoli; Guglielmo Pescatore.
 
 
Il tema del convegno riguarda le modalità con cui la televisione sin dai suoi esordi ha diffuso, divulgato e discusso (e in non pochi casi ignorato) la musica d’arte occidentale.
Il problema della regia televisiva di spettacoli operistici verrà affrontato da una relazione introduttiva dedicata alle vicende delle riprese di opere liriche per il piccolo schermo in Italia; da un intervento dedicato all’esperienza estetica della fruizione di un’opera in musica attraverso la mediazione del mezzo televisivo; e da un’analisi di come si trasformano in una regia audiovisiva gli allestimenti di quelle opere, come ad esempio la Lulu di Alban Berg, che prevedono l’uso strutturale, definito dal compositore, di inserti cinematografici finalizzati alla rappresentazione di una parte dell’azione drammatica. Sono inoltre previsti due contributi dedicati rispettivamente alle realizzazioni operistiche a carattere multimediale del regista canadese Robert Lepage, e ad un’analisi della regia televisiva della celeberrima edizione di Patrice Chereau e Pierre Boulez del Ring, andata in scena a Bayreuth nel 1976. Infine un intervento riguarderà le commistioni e le influenze culturali e tecnico-registiche che nel panorama televisivo italiano sono intercorsi tra i film-opera concepiti per la televisione e le riprese video di allestimenti operistici tradizionali. La complessa questione della regia televisiva nella ripresa dei concerti cameristici e sinfonici (cosa deve “far vedere” la telecamera mentre la musica scorre e organizza il tempo mediante un linguaggio astratto e non semantico? Quali relazioni si stabiliscono tra le inquadrature di un concerto, le strutture formali della musica eseguita e l’esperienza dell’ascolto?) verrà affrontata da tre diversi punti di vista: le questioni tecniche e linguistiche connesse alla trasmissione sul piccolo schermo di alcune esecuzioni di sinfonie beethoveniane; la descrizione dell’esperienza pratica di un regista e delle sue scelte di ripresa ed inquadratura di un evento concertistico; un’analisi dei rapporti che intercorrono tra la tradizione e l’ideologia sociale dell’ascolto della musica classica e l’attuale riproposizione in video di concerti sinfonici e cameristici
Due interventi del convegno saranno dedicati alla musica contemporanea: il primo tratterà della funzione che la regia televisiva può adempiere nel favorire la comprensione delle opere delle avanguardie del secondo dopoguerra, con esempi tratti da esecuzioni di partiture di Stockhausen e Lachenmann; il secondo ricostruirà la genesi di alcune delle realizzazioni compositive per filmati televisivi effettuate soprattutto presso lo Studio di Fonologia della Rai di Milano da autori d’avanguardia quali Bruno Maderna e Luciano Berio. Infine due relazioni riguarderanno il ruolo che la televisione italiana ha avuto nell’ambito dell’educazione e della divulgazione della musica d’arte: un contributo più generale discuterà il rapporto, contrastato e problematico, della televisione soprattutto pubblica con la musica classica e operistica; mentre una relazione più specifica sarà dedicata ad una rilettura storico-critica del celebre ciclo di trasmissioni intitolato “C’è musica e musica”, curato nel 1972 per la RAI da Luciano Berio, che rappresentò un isolato tentativo di divulgare in modo problematico ed innovativo alcuni momenti ed alcune questioni linguistiche fondamentali della tradizione musicale occidentale e della musica d’avanguardia del secondo dopoguerra.
Nell’ambito del convegno si terrà inoltre una tavola rotonda dedicata alle possibilità educative e didattiche del mezzo televisivo in campo musicale, alla quale parteciperanno musicologi, critici musicali, studiosi dei mezzi audiovisivi ed esponenti dei maggiori poli televisivi italiani.

Il programma completo del convegno è consultabile sul sito www.saggiatoremusicale.it
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