- Laboratorio di
critica e cronaca teatrale
- LO SGUARDO CHE
RACCONTA
- Cronaca
e critica teatrale
Ormai lo
sappiamo tutti: la critica teatrale è
morta, per mancanza di spazio, perché
non cè ricambio, per disinteresse
e per mille altre colpe.
Eppure i
teatri sono pieni, e i giovani vedono
questarte come uno dei pochi veri
luoghi dove in questo mondo plastificato
è possibile creare, confrontarsi,
approfondire, esplorare il mondo e i
sentimenti.
Osservare,
connettere, analizzare, rintracciare fili
di memoria, emozionarsi, andare sotto,
dentro, di sé, dentro lo spettacolo,
oltre la superficie spettacolare
Gli
scritti qui raccolti sono il frutto di
alcuni mesi di lavoro con un gruppo di
una decina di giovani a osservare,
descrivere, analizzare a fondo spettacoli
e processi di creazione.
Un
laboratorio dello sguardo e della
scrittura, al CIMES (Centro di Musica e
Spettacolo) dellUniversità di
Bologna.
Massimo
Marino
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- Scritti
e foto riguardanti:
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- Teatro
delle Albe
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- L'isola
di Alcina
- Baldus
- TAM
Teatromusica
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- Sogno
di Andrej
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- Motus
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- Orpheus
Glance
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- Teatrino
Clandestino
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- Otello
Scritti
sulla critica teatrale
Laboratorio a cura
di Massimo Marino, con Enrico
Cagalli, Silvia Pischedda, Delia
Giubeli, Tiziana Longo, Raffaella
Cenni, Elisa Fontana, Laura
Romasco, Valentina Bertolino,
Livia Lupattelli, Andrea Ferrari,
Simonetta Fallini
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- Parole
per vedere
Ti
racconto una favola: Cera
una volta
Ti
racconto un fatto: È
successo ieri
Ti
racconto il teatro: Mi mancano
le parole
Sì, perché uno sguardo
che racconta non è bocca che
dice, ma pelle che trasuda, cuore
che pulsa, occhio che osserva,
mente che giudica, ricordo che
riaffiora. Raccontare un evento
teatrale è rivivere sotto forma
di parole un universo di segni,
scavare nella memoria e magari
trovare un significato diverso,
un senso nuovo. Spettatore
creativo che assorbe, elabora e
produce punti di vista: un
labirinto affascinante, in cui è
stato bello perdersi per tre
mesi, in compagnia di un
consigliere e di spettatori forse
consapevoli, o desiderosi di
diventarlo. Un viaggio
allinterno del mondo di
Orfeo di Motus, naufragando
sullIsola di Alcina
attraverso il Cantiere Orlando
delle Albe, sbirciando il
Teatrino Clandestino e le
acrobazie del Cirque Eloize.
Teatro di parole scritte e
dibattute, con un palcoscenico di
carta su cui recitano idee e
sensazioni, speranzosi di aver
acquisito quel pizzico di
consapevolezza in più
per
non dover dire mai: "mi
mancano le parole
".
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