Lunedì 5 marzo e martedì 6 marzo, ore 15-18, aule Picchi e Ferrero
Tendenze attuali della ricerca teorico-critica sul cinema
ciclo di incontri a cura di Monica Dall’Asta
Rosanna Maule, La grande imagière: Marguerite Duras e il cinema
Le due lezioni della Prof.a Maule verteranno sull’originale contributo di Marguerite Duras al cinema moderno. Il rapporto di Duras con il cinema è ben rappresentato dalla metafora della “chambre noire”, da lei impiegata per descrivere l’esperienza della scrittura, lavoro solitario condotto nell’isolamento per arrivare a “proiettare” la propria “ombra interiore” sulla pagina bianca. Ma la “camera nera” è al tempo stesso una metafora della sala cinematografica e dunque, per estensione, dell’esperienza filmica.
Duras sovverte le forme convenzionali dell’enunciazione cinematografica che conducono lo spettatore a sviluppare un’identificazione positiva con la diegesi e la narrazione. I suoi film costruiscono insoliti rapporti tra immagine e suono, elementi diegetici ed extra-diegetici, dimensioni testuali e intertestuali della rappresentazione filmica. In tal modo, pongono il pubblico in una posizione del tutto nuova rispetto allo schermo. Il singolare approccio di Duras alla rappresentazione cinematografica viene analizzato da una prospettiva interdisciplinare che spazia dalla teoria del film alla teoria letteraria, alla psicoanalisi, agli studi di genere.
Nel corso del seminario saranno proiettati brani dei film: India Song (1975), Le camion (1976), Aurélia Steiner: Vancouver (1979).