gio 26.01.2012 h 17 • Salone Marescotti
Incontro sul Neveu de Rameau di Diderot
Partecipano Lorenzo Bianconi e Paolo Casini
Coordina Paolo Gozza
Il Neveu de Rameau (1762-1778) è il dialogo tra un filosofo e un musicista, ed è arduo a volte stabilire dove finisca l’uno e cominci l’altro. Concluso da un malizioso rira bien qui rira dernier, il dialogo chiede di essere rinnovato dalla conversazione tra il musicologo e il filosofo d’oggigiorno. L’incontro di due saperi che hanno condiviso una composita tradizione culturale sembra un obiettivo non trascurabile: a suggerirlo non è un’astratta metodologia interdisciplinare, è l’oggetto stesso della ricerca — il dialogo di
Diderot — a richiederlo.
Il tema che nel Neveu forse meglio sollecita il dialogo tra filosofia e musicologia è il lemma passione. La passione irride la ragione e la sua capacità di contenere l’uomo; il filosofo (Moi) e il musico (Lui) sono innanzitutto nella satira di Diderot la mise en scène della scissione nell’uomo tra razionalità e istinto. Su un altro
versante, il tema della passione ispira un’estetica musicale che non ha nulla della misura apollinea con cui Diderot aveva inaugurato la propria carriera di filosofo della musica: il sarcasmo del Nipote verso la musica francese e la speculare esaltazione dello stile italiano sono le premesse di un’estetica della musica ispirata agli accenti della passione, alla mimèsi di pathe asociali.
Siamo alla scissione tra etica ed estetica, tra filosofia e musica? tra il filosofo, che abbandona il campo e si ritira nella botte di Diogene, e il musicista delirante che sogna di distruggere l’armonia del mondo col cri animal?