TEATRO E COMUNITÀ
a cura di Cristina Valenti
con la collaborazione di Giada Russo
dove: Laboratori delle Arti + via D'azeglio pedonale
quando: 22-23 aprile e 3-14 maggio
Il progetto nasce con l’obiettivo di indagare i confini della relazione fra teatro e comunità attraverso la presentazione di esperienze particolarmente significative, ciascuna portatrice di una peculiare idea di comunità.
Il teatro comunitario in senso proprio nasce in Argentina, a partire dagli anni Ottanta, alla fine della dittatura militare. Si tratta di comunità teatrali civili, aperte e inclusive, formate da “cittadini-attori” non professionisti, che attraverso gli spettacoli raccontano la storia del quartiere, i suoi miti, le sue leggende. Un teatro che nasce dalla e per la comunità, autrice e destinataria essa stessa di un prodotto artistico di forte significato sociale e politico.
Ma di teatro comunitario si può parlare anche a proposito di esperienze artistiche che si rivolgono a comunità specifiche con le quali interagiscono dando vita a risultati di grande rilievo. È il caso della compagnia Gli Amici di Luca, composta da ragazzi con esiti di coma, che ha come obiettivo la creazione di una comunità teatrale d’eccezione. Il recente incontro con Babilonia Teatri ha dato vita a Pinocchio, un lavoro che costruisce “un matrimonio di necessità” per “mettere in gioco il proprio vissuto” e “rivendicare un ruolo”. Seconda compagnia ospitata, il Teatro Due Mondi di Faenza che ha avviato recentemente due progetti teatrali con le operaie licenziate della Omsa e con i rifugiati politici. Dal progetto Omsa nascono la performance di strada Brigate teatrali, che irromperà pacificamente lungo via d’Azeglio nell’ora del “passeggio”, e lo spettacolo Lavoravo all’Omsa, che rilegge la vertenza delle operaie attraverso Santa Giovanna dei Macelli di Brecht e vede in scena un’ex operaia inserita nel gruppo degli attori. Terza compagnia, il Tam Teatromusica di Padova con Tutto quello che rimane, che racconta in forma performativa e multimediale vent’anni di lavoro teatrale in carcere. La mappa si completa con una rassegna video che permetterà di avvicinare la realtà argentina capostipite e altre esperienze italiane.
Filo conduttore del progetto: il processo di costruzione di identità a partire dalla creazione di comunità di individui che si uniscono per fare teatro (l’esperienza argentina e le sue filiazioni) oppure, in situazioni di convivenza forzata (il carcere) o di condizioni affini (l’esilio, la malattia, il licenziamento), trovano nel teatro una pratica e una finalità condivise.
Il progetto
- TEATRO, COMUNITÀ CIVILI E COMUNITÀ SPECIFICHE
- lunedì 22 aprile, h 15 | Laboratori delle Arti/auditorium
- PINOCCHIO
- martedì 23 e mercoledì 24 aprile, h 21 | Laboratori delle Arti/teatro
- LAVORAVO ALL’OMSA
- venerdì 3 maggio, h 21 | Laboratori delle Arti/teatro
- BRIGATE TEATRALI OMSA
- sabato 4 maggio, h 17 | via D’Azeglio pedonale
- TUTTO QUELLO CHE RIMANE
- martedì 14 maggio, h 21 | Laboratori delle Arti/teatro