LA FORTUNA DI ARNOLD SCHÖNBERG IN ITALIA, 1945-1980
Convegno internazionale
dove: Laboratorio delle Arti/auditorium
quando: mer 12.12.2012 h11-19 + gio 13-12-2012 h.9.30-19
Comitato scientifico: Paolo Cecchi, Francesco Finocchiaro, Maurizio Giani, Hartmut Krones, Nicola Sani, Nikolaus Urbanek
Partecipano: Gianmario Borio (Pavia-Cremona), Paolo Cecchi (Bologna), Paolo Dal Molin (Cagliari), Francesco Finocchiaro (Bologna), Maurizio Giani (Bologna), Hartmut Krones (Vienna), Mauro Mastropasqua (Bologna), Christoph Neidhöfer (Montreal), Raffaele Pozzi (Roma), Veniero Rizzardi (Venezia), Francisco Rocca (Venezia), Graziella Seminara (Catania), Paolo Somigli (Bolzano-Bressanone), Nikolaus Urbanek (Vienna), Giada Viviani (Venezia)
In collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale di Bologna nell’ambito del progetto «The Schoenberg Experience»
Con il riconoscimento scientifico dell’Associazione «Il Saggiatore musicale» di Bologna e dello Arnold Schönberg Center di Vienna
Il convegno – al quale parteciperanno studiosi italiani e stranieri – è dedicato all’indagine di alcune delle molteplici e complesse modalità di recezione del lascito compositivo e teorico di Arnold Schönberg in Italia nei decenni compresi tra l’immediato dopoguerra e l’inizio degli anni ’80, quando andò definitivamente attenuandosi l’influenza estetica ed ideologica delle avanguardie compositive seriali e post-seriali.
La fortuna che l’opera del compositore austriaco conobbe in quegli anni nel nostro paese va considerata come un intreccio di differenti ‘strati’ ricettivi, tra loro interconnessi in modo discontinuo e spesso contraddittorio. Basti qui ricordare l’influenza diretta o mediata dell’opera di Schönberg sulla concezione e sulla prassi compositive di alcuni dei maggiori musicisti italiani del dopoguerra – da Maderna a Nono, da Togni a Clementi a Manzoni –; la recezione del teorico e del saggista, grazie soprattutto alle precoci traduzioni di numerosi suoi scritti e trattati; l’alterna e combattuta fortuna delle composizioni schönberghiane nella programmazione concertistica ed operistica nazionale, e la loro valutazione da parte della critica giornalistica militante. Fu inoltre significativa la conoscenza della figura e dell’opera saggistica di Schönberg (conoscenza certo parziale, e spesso segnata da fraintendimenti e idealizzazioni superficiali, ma non irrilevante per la storia della cultura italiana di quegli anni) da parte settori intellettuali estranei all’ambito musicale – in particolare tra circoli e protagonisti dell’intellighenzia progressista – fenomeno che si intersecò con la recezione di alcuni dei capisaldi dell’ estetica musicale di Theodor W. Adorno, in particolare della Filosofia della musica moderna, saggio nel quale la discussione dell’opera e della concezione compositiva di Schönberg ha un ruolo fondamentale.
Programma:
Mercoledì 12 dicembre 2012, ore 11-13
Saluti del direttore del Dipartimento delle Arti; del Sovrintendente
e del Consulente artistico del Teatro Comunale di Bologna;
di Nuria Schoenberg Nono
Presiede LORENZO BIANCONI
Relazione introduttiva
GIANMARIO BORIO (Pavia-Cremona)
Schönberg e la cultura italiana: storia di un rapporto contraddittorio
PAOLO SOMIGLI (Bolzano-Bressanone)
Gli equivoci del rigore e della libertà:
la dodecafonia a Firenze tra gli anni Quaranta e i Cinquanta
ore 15-19
Presiede GIANMARIO BORIO
PIETRO MISURACA (Palermo)
Schönberg in Italia: il contributo di Luigi Rognoni
MAURO MASTROPASQUA (Bologna)
La recezione italiana delle teorie armoniche di Arnold Schönberg
FRANCESCO FINOCCHIARO (Vienna e Bologna)
Sulla traduzione italiana della terminologia teorica schönberghiana
HARTMUT KRONES (Vienna)
The Reception of Schoenberg by the Austrian and German ‘Leftists’
giovedì 13 dicembre 2012, ore 9.30-13
Presiede RAFFAELE POZZI
VENIERO RIZZARDI (Venezia)
Luigi Nono e la costante Schönberg
CHRISTOPH NEIDHÖFER (Montreal)
Arnold Schoenberg and the Early Serial Music of Bruno Maderna
GRAZIELLA SEMINARA (Catania)
«L’unico musicista italiano che possa dichiararsi allievo personale di Schönberg»:
Alfredo Sangiorgi didatta e compositore dodecafonico
GIADA VIVIANI (Venezia)
Il pensiero dodecafonico in Camillo Togni e la riflessione teorica su Arnold Schönberg
ORE 15-19
Presiede NICOLA SANI
RAFFAELE POZZI (Roma)
La dodecafonia come liberazione
PAOLO CECCHI (Bologna)
Il primo Congresso per la dodecafonia (Milano, 1949):
aspetti ideologici ed effetti ricettivi
PAOLO DAL MOLIN (Cagliari)
L’impatto in Italia del «Survivor from Warsaw» (1950-1951)
FRANCISCO ROCCA (Bologna)
Il ruolo di Hermann Scherchen nella diffusione della musica di Schönberg
nell’Italia del dopoguerra
Copyright immagine: La foto di Arnold Schönberg compare per gentile concessione dello Arnold Schönberg Center di Vienna