CIMES || Progetti di cultura attiva 14|15
Cambio di passo
Con i progetti dell'anno 2014/2015 il CIMES conclude la sua lunga esistenza istituzionale per confluire nel Centro La Soffitta, che, a partire dal 2015, presenterà una programmazione estesa all'intero anno solare, da febbraio a dicembre. Due Centri operativi interni ad uno stesso Dipartimento, con rassegne, stagioni spettacolari ed esperienze di ricerca applicata, avevano senso finché potevano perseguire autonome dinamiche di sviluppo e crescita, puntando, il CIMES, sulle pratiche laboratoriali, sui convegni, sulle interazioni fra formazione e pratiche artistiche, e La Soffitta sulla stabilizzazione d'un canale di rapporto privilegiato e organico fra gli studenti universitari, la cittadinanza e le proposte più interessanti e qualificate della produttività artistica in campo teatrale, musicale e cinematografico. Dopo aver compiuto percorsi paralleli e articolati nel tempo – La Soffitta fa parte del Dipartimento dal 1989, il CIMES dal 1995 –, i due Centri si trovano a gestire situazioni di eccellenza in stato di equilibrio. Le difficoltà economiche del sistema paese si riflettono infatti anche nel nostro microcosmo culturale. Di qui, l'esigenza di compensare con sinergie più dirette, progettualità integrate e razionalizzazioni organizzative, il rischio di uno stallo, che potrebbe intaccare, se non la qualità della ricerca e delle programmazioni, il loro slancio inventivo.
Il CIMES sparisce come sigla, ma le sue funzioni culturali continueranno a riprodursi nel nuovo contesto. Si tratta, per l'appunto, di un cambio di passo col quale l'Ateneo bolognese e, più particolarmente, il Dipartimento delle Arti intendono mettere in sicurezza il mandato fondamentale dei Centri, che è quello di coniugare il sapere storico e teorico con quel saper fare artistico, che, come ha ricordato Massimo Cacciari in occasione del conferimento della Laurea Honoris Causa nell'Aula Magna di Santa Lucia (24-5-2014), era per i greci il sapere tout court: «In Atene si persegue e onora il saper fare, e per saper fare è necessario pensare, saper dare ragione di ciò che si opera, compito impossibile senza discussione, competizione, agòn». E cioè, impossibile senza relazionalità diretta, condizione necessaria tanto alla discussione che alla competizione. I Centri, quindi, sono stati e continueranno ad essere, nella loro espressione unificata, un luogo di relazionalità variamente composte e orientate. Queste, per gli studenti, integrano la frontalità didattica, per la cittadinanza, ne fanno in qualche modo le veci, consentendo possibilità d'esperienza e partecipazione.
Non è ora necessario riassumere dettagliatamente i contenuti progettuali di quest'ultimo anno. Gli interessati potranno leggerli nelle pagine che seguono. Va però notato come, nell'imminenza del suo scioglimento e confluenza, il CIMES presenti al pubblico degli interessati un rosa di scelte all'altezza delle sue tradizioni. Si va dalle iniziative sull’arte giapponese e il teatro kyōgen alle tavole rotonde internazionali condotte nell'ambito del XVIII colloquio di musicologia del Saggiatore musicale; dall'Happening Jelinek dedicato al premio Nobel per la Letteratura 2004 Elfriede Jelinek al proseguimento del progetto Tesori ritrovati: interpretare il Sei-Settecento musicale emiliano; dai convegni sul Teatro di Massa e sui rapporti fra documentazione artistica e tecnologia digitale agli incontri con gli attori. A parte vorrei ricordare l'appuntamento Ricordare Meldolesi con la presentazione di pubblicazioni a lui dedicate.
Infine due ringraziamenti particolarmente sentiti: al Rettore Ivano Dionigi che ha conservato e difeso l'assegnazione degli spazi laboratoriali di Via Azzo Gardino al Dipartimento delle Arti, consentendo di guardare all'unificazione dei Centri come a un momento di razionalizzazione e rilancio; e al Direttore del Dipartimento, prof.ssa Giuseppina La Face, una musicologa che ha saputo farsi appassionata e consapevole interprete, nell'azione di sponda fra Ateneo e Centri, delle esigenze della ricerca applicata anche in campo teatrale e cinematografico.
Gerardo Guccini
Responsabile scientifico del CIMES
- CIMES 14/15 || TEATRO
- a cura di Gerardo Guccini
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