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PATRIA PUTTANA

venerdì 4 maggio, ore 20.30
Arena del Sole/Sala Thierry Salmon

Compagnia Enzo Moscato

PATRIA PUTTANA

Testi e regia Enzo Moscato | con Cristina Donadio, Enzo Moscato, Giuseppe Affinito | organizzazione Claudio Affinito | produzione Compagnia Teatrale Enzo Moscato/Casa del Contemporaneo

Emergono come fantasmi o figure evocate dall’universo espressivo e narrativo dei testi di Enzo Moscato, reperti di archeologia teatrale che prendono corpo, parole, vita, scena e popolano la sua fantasia, di “cantore della Differenza e della Contro-serialità”, da oltre trent’anni.
Protagoniste assolute ed emblematiche di questa partitura sono le Puttane: dalla Signora di Piece noire all'Assunta di Bordello di mare con città, dalle Omologate - nel mestiere Lulù 1, Lulù 2, Lulù 3 di Trianon alla stessa Luparella fino a Bolero Film e Grand Hotel di Ragazze sole con qualche esperienza.
Patria Puttana accoglie in un’unica creazione, l’inclinazione e l’amore di Moscato per le figure marginali, indecenti, perturbanti – come le prostitute o i travestiti – che diventano personaggi di una mitologia paradossale e, al contempo, portatrici di umanità e sapienza, capaci di gesti di ribellione e forza, contro quella “Storia” gestita da millenni dal maschile.
Patria Puttana è un rapsodico, ma profondo omaggio a quella sorta di casa, territorio, comune luogo di giacenza e resistenza - 'patria' appunto - che Enzo Moscato ritiene di dividere e con-dividere con la Donna (e con la Prostituta) facce entrambe, nella sua scrittura, di un “materno” feroce e tenerissimo.

 

“Le puttane – le cosiddette 'donne di piacere' hanno tutte rappresentato un punto fermo e privilegiato nel dare voce e corpo al concetto/prassi di una scena tesa a smascherare - con malinconia ma anche con tanta ilarità – la presunta insufficienza e marginalità di ciò che viene detto il femminile. Soprattutto quello ferito, venduto, comprato, mercificato, ingannato e mistificato da una Storia gestita da millenni, in assoluto, dal maschile” (Enzo Moscato).