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CECHOVIANA

Alessia Mete in "3 to 1", di Teatringestazione (foto Francesca Paciello)

RISCRITTURE DI UN CLASSICO NELLA SCENA CONTEMPORANEA

a cura di Silvia Mei

La fortuna di Anton Čechov (1860-1904), scrittore e drammaturgo indissolubilmente legato alla rifondazione teatrale primonovecentesca, è stata fino ad oggi garantita dalle diverse stagioni del cosiddetto “teatro di regia”, che gli stessi drammi cechoviani hanno del resto contribuito a definire a partire dalla prima moscovita del Gabbiano (17 dicembre 1898) ad opera di Stanislavskij e di Nemirovič-Dančenko. Nel secondo Novecento, da Brecht a Strehler a Nekrošiuš, Čechov ha sempre costituito una sfida, riconoscendo nella recitazione il fuoco di interesse della messinscena: una recitazione che gioca col personaggio, con la sua memoria e il suo immaginario.

Superato lo psicologismo di un teatro illustrativo e didascalico, il Čechov dei nostri giorni non racconta solo di solitudini, disincanti e rassegnazioni umane. Storia ed esistenza entrano oggi ancora più apertamente in conflitto mentre i personaggi (e i loro attori) galleggiano sopra le righe di una recitazione logorroica, isterica, nervosa, che spesso niente ha a che vedere con le pause e i silenzi del Čechov che abbiamo in mente. Emblematico è il caso, ad esempio, delle (fedelissime) riscritture ad opera del geniale teatrista argentino Daniel Veronese, che allestisce sotto pseudonimo i drammi cechoviani. La scena contemporanea preferisce infatti riscrivere Čechov: non solo quello dei grandi drammi, spesso poco maneggevoli, ma soprattutto l’autore dei racconti – che tanto influenzarono lo scrittore americano Raymond Carver – e degli atti unici. Tra gli altri segnaliamo la drammaturgia originale Senza trama e senza finale di Carmen Giordano, ispirata alla narrativa, e Villa dolorosa. Tre compleanni falliti, testo liberamente tratto dalle Tre sorelle, della drammaturga tedesca Rebekka Kricheldorf, in Italia messo in scena da Roberto Rustioni, che già aveva accostato i celebri tre atti unici – La proposta di matrimonio, L’orso e L’anniversario – oggi riproposti anche dalle Belle Bandiere di Elena Bucci e Marco Sgrosso con interpolazioni dal carteggio dell’autore con la moglie e attrice Olga Knipper.

Dei recenti e nuovi Čechov la lista sarebbe lunga. Qui offriamo un campione rappresentativo delle proposte talora radicali che la scena attuale ha promosso.

 

IL PROGETTO

da lunedì 7 a mercoledì 9 novembre, ore 14-18 | Laboratori delle Arti/Teatro
IL CORPO ANIMALE. FORME DELL’ATTESA E DELLA STASI
Laboratorio condotto da Anna Gesualdi e Giovanni Trono | partecipazione gratuita riservata agli studenti dell’Università di Bologna

da martedì 8 a venerdì 11 novembre
ČECHOV AL CINEMA

Una selezione di film ispirati all’opera di Anton Čechov con introduzione alla visione | INGRESSO LIBERO

giovedì 10 novembre, ore 21 | Laboratori delle Arti/Teatro
TEATRINGESTAZIONE
3 TO 1

da Le tre sorelle di Anton Čechov | regia Anna Gesualdi e Giovanni Trono | con Alessia Mete, Ilaria Montalto, Beatrice Salvatore

a seguire
INCONTRO CON TEATRINGESTAZIONE
Coordina Silvia Mei

venerdì 11 novembre, ore 21 | Laboratori delle Arti/Teatro
ÒYES
VANIA

Ideazione e regia Stefano Cordella | con Francesca Gemma, Vanessa Korn, Umberto Terruso, Fabio Zulli | costumi e realizzazione scene Stefania Coretti, Maria Barbara De Marco | disegno luci Marcello Falco | drammaturgia collettiva | organizzazione Giulia Telli | Produzione Oyes con il sostegno di fUnder 35. Progetto vincitore del Premio Nazionale “Giovani Realtà del Teatro” 2015

a seguire
INCONTRO CON ÒYES
Coordina Silvia Mei