ČECHOV AL CINEMA
Una selezione di film ispirati all’opera di Anton Čechov
con introduzione alla visione
martedì 8 novembre, ore 18.30 | Laboratori delle Arti/Auditorium
VANJA SULLA 42A STRADA
Di Louis Malle (USA – Gran Bretagna / 1994 - 119’) | introduce Giuseppe Liotta
INGRESSO LIBERO
Un gruppo di attori guidati dal noto regista underground André Gregory, che “interpreta” se stesso, sta provando, in un teatro destinato alla demolizione sulla 42a strada a New York, Zio Vanja di Čechov. In un continuo slittamento tra vita e commedia, ripresa delle prove e vita della rappresentazione, l’attualità del dramma conquista a tal punto gli smaliziati attori (tra cui Wallace Shawn e una giovanissima Julianne Moore) da rendere estremamente vivo il conflitto e i sentimenti dei diversi caratteri di una famiglia della Russia dell’Ottocento.
mercoledì 9 novembre, ore 18.30 | Laboratori delle Arti/Auditorium
IL GABBIANO
Di Marco Bellocchio (Italia / 1977 - 133’) | introduce Gerardo Guccini
INGRESSO LIBERO
Non poteva esserci migliore (e nostrana) ambientazione per il dramma del crepuscolare e frustrato artista Kostja, con la sua amata Nina, e della madre e diva Arkadina col marito scrittore Trigorin, della Villa Mantovani-Orsetti di Casale sul Sile a Treviso. Un suggestivo e plumbeo set per la trasposizione in film televisivo del Gabbiano, che Bellocchio restituisce con un cast magistralmente diretto e irripetibile: Laura Betti, Pamela Villoresi, Remo Girone e Giulio Brogi, nei personaggi principali.
venerdì 11 novembre, ore 18.30 | Laboratori delle Arti/Auditorium
PARTITURA INCOMPIUTA PER PIANOLA MECCANICA
Di Nikita Mikhalkov (Russia / 1976 - 106’) | introduce Silvia Mei
INGRESSO LIBERO
Tratto dall’opera giovanile, ma già emblematica, di Čechov, Platonov, il film di Mikhalkov (qui interprete del medico Trileckij) è una perlustrazione psicologica del protagonista, il maestro snob e provinciale Mikhail Platonov. Durante un ricevimento a casa di Anna Petrovna, questi ritrova Sophia, sua antica fiamma, che rompe l’incanto del suo compiacimento intellettualistico e gli ricorda gli ideali rinnegati, arrivando ad aprire su un melodramma esistenziale fatto solo di amarezze e delusioni.