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TEATRINGESTAZIONE

3 TO 1

da Le tre sorelle di Anton Čechov | regia Anna Gesualdi e Giovanni Trono | con Alessia Mete, Ilaria Montalto, Beatrice Salvatore

Il silenzio e il vuoto diventano quasi rassicuranti per chi non ha la forza di realizzare i propri desideri. Il niente a portata di mano è tutto ciò di cui hanno bisogno gli esseri fragili per esistere, sperando ogni giorno in un nuovo mattino, come le tre sorelle, che aspettano l’occasione buona. E allora cantano, ballano, parlano da sole, o rivolgendosi ad altri leggono parti di libri: una prigione fatta di regole, di ordine, di educazione. E la vita scorre nella completa inazione. Certi giorni passano senza che si sia detto niente o quasi, senza che si sia fatto niente o quasi. Un salto nel buio ci vorrebbe, una corsa ad occhi chiusi come da bambini; un ballo in maschera, la musica che ti ubriaca, l’amore quello vero, un lavoro proprio quello fatto per te. A Mosca! A Mosca! A Mosca!

In un viaggio tra Čechov e Beckett ci inabissiamo nella fragilità di tutti i sommersi, i dimenticati. In un’epoca dominata dalla rinuncia, l’abitudine è la salvezza degli umili. Una carcerazione a cui ci si prepara fin dall’infanzia, con l’educazione, la scuola, la famiglia, l’amore. Le vite delle tre sorelle scorrono, ogni giorno uguale a quello precedente, come se il tempo non potesse andare avanti, inceppato in un eterno imperfetto verbale. Ciò che resta di Čechov e Beckett è l’atmosfera, i suoni, i silenzi, le linee dure del significante, è la solitudine delle occasioni perdute. Un dispositivo che porta attori e pubblico all’immobilità, inchiodati alla tragedia dell’inattività, dell’ineluttabilità di certi destini.

 

a seguire
INCONTRO CON TEATRINGESTAZIONE

Coordina Silvia Mei

 

TEATRINGESTAZIONE nasce a Napoli nel 2006. La sua opera muove dall’esigenza di svincolare l’atto performativo dal contesto spettacolare e di qualificare la scena come sede di una socialità sperimentale. Cura progetti trasversali quali il festival Altofest a Napoli. Tra le sue creazioni: Bestiale Copernicana (2015), Absolute Beginners (2013), Canto Trasfigurato (2012), 3 to 1 (2011). Ospite di rassegne e festival nazionali e internazionali, il suo lavoro è stato accolto, tra gli altri, dall’Institut für Theater-Film und Medienwissenschaft - Goethe Universität di Frankfurt am Main (Germania); Ella Fiskum Danz R.E.D. (Norvegia); Apache (Milano); Italian Performance Platform - Ipercorpo (Forlì); Trasparenze Festival di Modena; Napoli Teatro Festival. Nel 2011 è vincitore del premio DE.MO./ Movin’UP a supporto della circuitazione dei talenti italiani emergenti nel mondo (GAI e MiBAC). Nel 2006 inaugura un progetto teatrale permanente nel Manicomio Giudiziario di Aversa basato su un’attività di risveglio espressivo e ricerca di spazi di dignità umana per i suoi internati, che prosegue attualmente con i detenuti del Carcere di Poggioreale.