Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2010

DANZA
a cura di Elena Cervellati



3/14 maggio in collaborazione con Teatri di Vita
SOLI AL MONDO?
a cura di Elena Cervellati e del gruppo di studio “Danza e Ricerca”
consulenza artistica di Alessandro Bedosti

Necessità economiche, agilità organizzative, sete di introspezione, esplorazione delle proprie possibilità, sicurezza di un corpo familiare, espressione di sé, narcisismo, autonomia creativa, autorialità totale: sono alcune delle motivazioni che hanno spinto diversi coreografi-danzatori a coltivare lungo tutto il secolo scorso - e oggi - la forma dell’assolo danzato.
Il progetto Soli al mondo?, attraverso momenti performativi e di incontro, si propone di aprire una finestra su questa modalità di creazione, di offerta di sé e di relazione con il pubblico. Dopo una rassegna di documenti video, introdotti e commentati, che presenteranno una scelta ragionata di assoli che hanno segnato tappe significative nei percorsi tracciati dalla danza teatrale tra l’inizio del Novecento e oggi, il nucleo centrale del progetto si articolerà in due serate di spettacolo in cui si alterneranno Silvia Bugno, Paola Bianchi, Aline Nari, Francesca Pennini, Sayoko Onishi, Alessandro Bedosti: autori e al tempo stesso interpreti degli assoli portati in scena, tutti radicati nel territorio italiano ma connotati da eterogenee esperienze professionali, pratiche di lavoro e poetiche artistiche, testimoniano appieno la ricca e feconda molteplicità che appartiene alla scena coreica di oggi. Verrà infine dedicato uno spazio alla riflessione e al dialogo nella tavola rotonda aperta al pubblico in cui gli artisti invitati si confronteranno con alcuni studiosi intorno al tema del progetto.

3 maggio, ore 17-19, Laboratori DMS – Auditorium
RIVOLUZIONI E CODIFICHE NOVECENTESCHE: I MAESTRI
videoproiezioni commentate a cura di Sara Dal Corso /// ingresso libero
 
5 maggio, ore 17-19, Laboratori DMS – Auditorium
LA MOLTEPLICITÀ DELL’OGGI: PANORAMA INTERNAZIONALE
videoproiezioni commentate a cura di Lucia Oliva /// ingresso libero 
 
7 maggio, ore 17-19, Laboratori DMS – Auditorium
LA MOLTEPLICITÀ DELL’OGGI: IL CASO ITALIA
videoproiezioni commentate a cura di Giulia Taddeo /// ingresso libero 
 
14 maggio, ore 10-13, Laboratori DMS – Auditorium
SOLI AL MONDO?
tavola rotonda
con gli artisti ospiti del progetto e Stefano Casi, Eugenia Casini Ropa, Elena Cervellati, Stefano Tomassini.
ingresso libero
 



13 maggio, ore 21.15, Teatri di Vita
GRAFFIO
di e con Silvia Bugno
musiche Niccolò Paganini, Arcangelo Corelli /// disegno e realizzazione costume Antonietta Favaro
durata 20’

“Penso al graffio come a una carezza che diviene altro per gioco o per necessità. È la sua natura ambigua ad attrarmi, il suo essere allo stesso tempo doloroso e appassionato. Testimonianza scritta in cui il corpo diviene strumento, superficie lacerata e incisa da ciò che rimane di una lotta, di un incontro, di un passaggio. Inteso nella sua accezione di verbo (io graffio) diviene confessione di un agire, di una volontà. Può essere interpretato come un avvertimento, un monito legato a un istinto di sopravvivenza e di difesa tipico dell’universo femminile. Mi incuriosisce, in questo senso, vedere come il corpo agisca e reagisca istintivamente ai pericoli con una parte così apparentemente fragile e delicata quale è la mano, trasformandola in un’arma tagliente ed efficace. Accarezzare e graffiare. L’essere remissivo e accogliente e l’essere attivo ed efficace. La pelle si lacera per testimoniare mentre le dita si arricciano per colpire” (Silvia Bugno).
www.silviabugno.com


UNO. Frottola contemporanea
di e con Paola Bianchi
testi Giuseppe Genna (estratti da Italia De Profundis)
elaborazione suono e voce Paola Bianchi /// disegno luci Paolo Pollo Rodighiero /// foto Valentina Bianchi /// produzione Agar /// si ringrazia Istituzione musica teatro eventi – Comune di Rimini, Valentina Buldrini, Chiara Girolomini, Città di Ebla, Veglie in volo /// durata 20’

“UNO è un atto senza parole, senza soluzione, senza finale, senza partita. Uno si trova lì e dice: devo fare. Allora uno si siede. Uno cerca aria nella sua stanza d’ospedale. Uno si veste. Uno cerca una strada. Uno sparisce dietro una parrucca. Uno si sente vivo solo quando è camuffato. Uno prova con la forza. Uno si arrende. Uno parla. Uno potrebbe non rispondere. Uno potrebbe andarsene. Uno è unico e chiunque al tempo stesso. Che volto ha ‘io’? All’interno delle nostre stanze virtuali cambiamo identità e umori misurandone l’effetto su spettatori da schermo – platea frammentata in singole unità. Questa stanza decadente si colora ad hoc delle tinte necessariamente inutili di un’esistenza fasulla. Qui non succede mai niente. E in questa solitudine uno non è nemmeno in grado di ballare...” (Paola Bianchi).
www.paolabianchi.com


FORMALINE
ideazione, coreografia, interpretazione Aline Nari /// musica Edil B, A. Fontana, Chritophe produzione Associazione UBIdanza/Associazione Sosta Palmizi /// disegno luci Francesco Ziello /// durata 20’

“Signore e signori, benvenuti a ‘Siamo tutti antologisti!’. Questa sera il programma prevede... me. Formaline contiene il mio nome e gioca col riferimento alla sostanza che muta l’organico in inorganico. E’un suono bianco, un personaggio che si muove in un confine permeabile tra buio e luce, una soglia liquida in cui sperimentare il disequilibrio fra tensioni contrapposte e desideri contraddittori e riproporre la domanda intorno all’idea di forma. Indizi di un percorso sospeso sulla memoria, sul pudore e sul desiderio di raccontarsi” (Aline Nari). www.ubidanza.com


14 maggio, ore 21.15, Teatri di Vita

::D
2|2 monoscritture retiniche sull’oscenità dei denti
concept, regia, azione in scena Francesca Pennini /// azione fuori scena Andrea Amaducci /// luci e video Francesca Pennini /// produzione CollettivO CineticO arti performative sperimentali /// frammento del Progetto c/o /// ricerca sviluppata durante il progetto Choreoroam con sostegno di: Operaestate Festival Veneto (I), Dance Week Festival (HR), Dansescenen (DK), Dansateliers (NL)Certamen Coreografico di Madrid (E), The Place (UK) /// durata 25’ ca

“A partire dalla bocca, spazio architettonico originario per eccellenza, saletta corporea celata e lampeggiante, si apre una riflessione sull’osceno attraverso un sorriso che si mostra come identificazione, oscenazione senza volontà muscolare né emotiva, rovesciamento dello scheletro dentale all’esterno. Sorriso della cinica messa in posa per una foto ricordo, di un accattivante brand pubblicitario o di uno slogan elettorale. Sorriso che rende il corpo un’immagine su supporto organico. L’osceno, ciò che per definizione deve rimanere fuori scena, viene portato alla luce dalle tenebre del cavo orale incistandosi nella dimensione della normalità e rendendo lo spazioscenico merce perla retina. Ob-scene, Ob-seen. Un invito all’accecamento volontario” (FrancescaPennini). www.collettivocinetico.it
 

QUANDO VEDREMO UN TUO BALLO?
di e con Alessandro Bedosti /// con l’aiuto di Chiara Romersa e Alice Marzocchi /// si ringrazia l’associazione Cantharide di Zola Predosa /// durata 20’

“Si tratta di un breve ritratto attraverso il quale, in un’assoluta (e desiderata) povertà di mezzi, mi propongo di sperimentare uno stato d’attesa in cui i movimenti nascano da una reale trasformazione di tutto il mio essere. Mi esercito a non di-mostrare e mi faccio da parte. Cerco di spogliarmi più che posso, di decadere, di impoverire, nel tentativo di dare spazio ad uno sguardo altro, ad altre voci, ad altri desideri” (Alessandro Bedosti).


ANIMAL SCIENCE
di e con Sayoko Onishi /// musica Tony Loyd /// direzione artistica Hermann Markard /// 20’
 
Lo scienziato deformava la vita degli animali per sviluppare una loro nuova forma. Ma la loro furia si rivoltò verso di lui. Alla fine loro e lui si mescolarono per diventare un’unica energia dell’universo.
Lo spettacolo ha vinto il primo premio al Concorso internazionale solista di danza contemporanea ad Augusburg (Germania) nel 1996.
www.butoh.it




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