CONCERTI
21 gennaio, ore 21
· Aula absidale di Santa Lucia
Miracoli,
sortilegi, incantesimi
Enrico
Pace pianoforte
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ROBERT SCHUMANN (1810
- 1856)
Kreisleriana: Fantasien op.
16 (1838)
1. Äußerst bewegt - 2. Sehr
innig und nicht zu rasch
3. Sehr aufgeregt - 4. Sehr
langsam - 5. Sehr lebhaft
6. Sehr langsam - 7. Sehr rasch -
8. Schnell und spielend
FRANZ LISZT
(1811- 1886)
Deux légendes (1863)
Saint François dAssise: la
prédication aux oiseaux
Saint François de Paule marchant
sur les flots
* * *
SERGEJ PROKOFEV
(1891 - 1953)
Dieci
pezzi op. 12 (1906 -
1913)
1.
Marche - 2. Gavotte - 3. Rigaudon
- 4. Mazurka
5. Caprice - 6. Légende - 7. Prélude
- 8. Allemande
9. Scherzo humoristique - 10.
Scherzo
IGOR STRAVINSKIJ
(1882 - 1971)
GUIDO AGOSTI (1901
- 1989)Loiseau de
feu (1910, 1928)
Danse
infernale du roi Kastcheï
Berceuse
Final
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Enrico Pace
è nato a Rimini. Ha studiato
pianoforte con Franco Scala, prima al
Conservatorio "Rossini" di
Pesaro e successivamente allAccademia
Pianistica di Imola. Ha inoltre studiato
direzione dorchestra e composizione.
La sua carriera ha avuto una svolta
decisiva nel 1989 con la vincita del
primo premio al Concorso internazionale
"Franz Liszt" di Utrecht.
Da allora
Enrico Pace si è esibito spesso in
recital in tutta Europa, con apparizioni
al Concertgebouw di Amsterdam (dove ha
suonato per quattro volte nel ciclo Master
Pianists), a Milano (Sala Verdi del
Conservatorio e Teatro alla Scala), Roma,
Firenze, Berlino, Monaco di Baviera,
Dortmund, Dublino. Nel 1999 ha effettuato
una tournée in Sud America e ha suonato
nei Festspiele di Salisburgo e alla
Wigmore Hall di Londra. Nellestate
del 2001 ha preso parte ai festival
pianistici di La Roque-dAnthéron e
Klavieraritäten di Husum dove è
stato nuovamente invitato nel 2002; lo
stesso anno ha anche partecipato al
festival di Dinard.
Il pianista
ha suonato con lOrchestra
filarmonica di Rotterdam, lOrchestra
filarmonica della Radio Olandese, le
orchestre sinfoniche di Melbourne e
Sydney, il Berliner Sinfonie-Orchester,
il MDR-Sinfonieorchester di Lipsia, lOrchestra
filarmonica di Varsavia (rimpiazzando
Martha Argerich in una serie di concerti
in Svizzera e in Italia), la Gelders
Orchestra e le orchestre di Johannesburg
e Cape Town. Ha collaborato, fra gli
altri, con direttori quali Eliahu Inbal,
Mark Elder, Janos Fürst, Roberto Benzi,
Jan Latham-Koenig, Kazimierz Kord, Bruno
Weil, Vassily Sinaisky, Andrej Boreyko,
Gianandrea Noseda, Stanislav
Skrowaczewski. Agli impegni solistici
Enrico Pace affianca unintensa
attività cameristica: ha collaborato con
il Quartetto ostakovic, con la
cornista Marie Luise Neunecker, e ha
preso parte a vari festival di musica da
camera a Delft, Risør (Norvegia),
Rheingau (Germania), Kuhmo (Finlandia),
West Cork (Irlanda), Stresa e Lucerna.
Dalla stagione 1997/98 ha instaurato unassidua
collaborazione col violinista Frank Peter
Zimmermann, col quale ha dato recital in
Germania, Italia, Francia, Spagna, Paesi
Bassi, Corea, Giappone, Inghilterra.
Nel maggio
del 2000 ha debuttato come direttore dorchestra;
come direttore-solista ha collaborato nel
2002 con la New Sinfonietta di Amsterdam.
Nel 2003 ha
tenuto concerti in Spagna, Svezia,
Inghilterra, Germania, Svizzera, ha
effettuato una tournée in Sud America e
ha debuttato con lOrchestra
filarmonica di Monaco di Baviera e lOrchestra
sinfonica di Bamberga.
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. Miracoli,
sortilegi, incantesimi
La musica "deve
riunire Dio e le persone". Le parole
del ventitreenne Liszt rivelano laspirazione
di una vita: per lui, come per altri
musicisti del secolo XIX che aderiscono
al cosiddetto movimento ceciliano, musica
e canto sono un veicolo per diffondere la
religione, "cantare il grazie delluomo
a Dio" e creare "il punto dincontro
tra i due mondi, finito ed infinito".
Da questidea nasce il ciclo delle Légendes
del 1863: nel Saint François dAssise:
la prédication aux oiseaux (ispirata
alle Petites fleurs de St. François dAssise
pubblicate a Parigi nel 1860) Liszt
utilizza un motivo dal proprio Cantico
del sol di san Francesco dAssisi del
1862; nel Saint François de Paule
marchant sur les flots (ispirato ad
un quadro di Edward Steinle) un tema dal
proprio coro del 1860 An den heiligen
Franziskus von Paula).
I Kreisleriana
op. 16, ciclo di otto fantasie
composto da Schumann nel 1838 e riveduto
nel 1850, sono dedicati a Chopin, di cui
Schumann era ammiratore e scopritore,
tanto da additare il giovane polacco
"come una stella rara nelle tarde
ore della notte". Il titolo rimanda
alla Biografia frammentaria del
direttore dorchestra Johannes
Kreisler di E. T. A. Hoffmann, ma larticolarsi
delle idee musicali schumanniane sviluppa
un reticolo di impressioni parallele,
piuttosto che una puntuale parafrasi
degli episodi nel racconto di Hoffmann.
Schumann sembra inoltre proiettare nella
propria musica le vicissitudini della
storia damore con Clara Wieck, sua
futura sposa e vera protagonista dellopera:
alcuni studiosi parlano di un tema
di Clara, una breve melodia che
ricorre in molte delle fantasie; sono
rivelatrici le lettere che lautore
scrisse allamata, come quella in
cui le annunciò lopera: "Quando
starai accanto a me mentre siederò al
pianoforte, ah, allora piangeremo tutti e
due come bambini, lo so, mi sconvolgerà".
Prokofev
compone i Dieci pezzi op. 12 tra i
15 e i 22 anni. La Marcia, la Gavotta,
lo Scherzo nascono come
esercitazioni scolastiche nella classe
del compositore Anatolij Ljadov, e si
caratterizzano per uno stile
classicheggiante, aderente al
tradizionalismo del maestro. In seguito i
pezzi vengono rivisti e ampliati per
farne una raccolta, benché la Marcia fosse
già apparsa nei Piccoli studi del
1906. Oltre alla Gavotta lopera
conta altre danze, Rigaudon, Mazurka
e Allemanda, alcune desuete,
cariche di un senso della parodia che
culmina nella Gavotta
caratterizzata da una crescente
complessità di ordito e nello Scherzo
umoristico, che Prokofev
rielaborò in seguito per un singolare ensemble
di quattro fagotti. Il carattere
incisivo ed eccentrico dei pezzi rivela
anche il gusto di Prokofev per un
pianismo atletico e aggressivo, evidente
nel vivacissimo Scherzo che
riecheggia il famoso preludio in Si
bemolle minore di Chopin.
Luccello di fuoco, ispirato
a una fiaba russa, nasce quale nuovo
spettacolo per la stagione parigina dei Ballets
russes nel 1910. Per le musiche, limpresario
Diaghilev si era dapprima rivolto ad
Anatolij Ljadov, che non riuscì ad
ultimare la partitura entro la scadenza
pattuita, così che lincarico passò
a Igor Stravinskij, giovane
promettente allievo di Rimskij-Korsakov.
Stravinskij trasferisce nella propria
musica limpronta magica e
misteriosa della fiaba del principe Ivan,
che riesce a sconfiggere limmortale
mago Kacej grazie allincantesimo
dellUccello di fuoco: il linguaggio
stravinskiano, che risente dellimpronta
del proprio maestro, ma anche di Wagner e
Debussy, emerge con irresistibile
dinamismo e in tutta la sua potenza
ritmica soprattutto nelle scene dominate
dal sovrano malvagio. Stravinskij ha
tratto dallUccello di fuoco ben
tre suites orchestrali; questa sera viene
eseguita la trascrizione parziale per
pianoforte approntata nel 1928 dal
pianista e didatta italiano Guido Agosti,
e dedicata alla memoria di un
trascrittore insigne: Ferruccio Busoni.
Martina Clementi
e Daniela Picaro
studentesse DAMS
coordinamento e redazione:
Tarcisio Balbo
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