Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna La Soffitta 2004 - Presentazione generale

 LA SOFFITTA 2004

 
 
 
 
Presentazione generale

di Marco de Marinis, direttore del Dipartimento di Musica e Spettacolo

 

Mi si vorrà perdonare se, nel momento di rendere noto il programma 2004 del Centro di Promozione Teatrale La Soffitta, comincerò facendo riferimento alla situazione complessiva del Dipartimento di Musica e Spettacolo, cui del resto La Soffitta appartiene. Sarebbe artificioso, o ingenuo, immaginare che le attività di questo Centro non risentano delle vicessitudini della struttura che le promuove, garantendo loro l’indispensabile supporto scientifico e organizzativo.
     Se parlo di vicessitudini non è a caso. Il 2003 ha visto infatti iniziare, sia pure con un certo ritardo, i lavori di ristrutturazione di Palazzo Marescotti, in via Barberia 4. Questa sede resterà chiusa ancora per tutto il 2004, almeno, anche se purtroppo non siamo riusciti finora ad avere notizie più precise sul calendario dei lavori. Per tutto questo periodo, e già dallo scorso settembre, le attività che avevano luogo in via Barberia sono state spostate in altre sedi, a cominciare da quella di via Mascarella 86, che è attualmente la più importante per quanto riguarda la didattica.
     Una delle conseguenze della chiusura di Palazzo Marescotti è stato l’accentuarsi della già considerevole dispersione del nostro personale e delle nostre attività in punti diversi della città, con conseguente, forte disagio per i docenti, i non-docenti e, soprattutto, gli studenti. Senza contare che la gran parte del personale (tranne l'Amministrazione e la Direzione) è rimasta, ma sarebbe meglio dire che si è accampata, negli ex locali dell'Istituto Gramsci, cioè in spazi attigui al cantiere di Palazzo Marescotti, del quale risentono pesantemente. Ad esempio, in dicembre, un incidente di lavoro ha prodotto la rottura dell’impianto di riscaldamento e, per diversi giorni, l'intero personale (docenti, tecnici e ausiliari) è rimasto al freddo, prima che - con colpevole ritardo, per la verità - si approntassero delle soluzioni alternative, inevitabilmente precarie. Ma i disagi sono anche altri: a causa dell’apertura del cantiere, il personale si è trovato privo, dall’oggi al domani, dei permessi di parcheggio in via Collegio di Spagna; e d’altro canto, l'Amministrazione Centrale, pur sollecitata più volte al riguardo, fino ad oggi non ha ritenuto di dover considerare la possibilità di concedere al nostro Dipartimento - vista la situazione di emergenza - qualche permesso extra per i sovraffollatissimi parcheggi di via Filippo Re e di via Zamboni.
     Possono sembrare questioni di poco conto, e forse lo sono, ma nella vita di un dipartimento universitario (come di qualsiasi altra struttura, credo) il sommarsi di disagi come questi, piccoli e meno piccoli (ad ogni buon conto, gelare durante il rigido dicembre bolognese, in spazi del tutto privi di riscaldamento, non mi sembra un dettaglio trascurabile), produce scontento, disaffezione e quindi - alla fine - inefficienza, ritorcendosi inevitabilmente a danno dei nostri utenti primari, e cioè gli studenti.
     Tutto ciò lo si dice non per fare polemiche (in certi casi doverose, comunque) ma per ricordare che il programma odierno è stato approntato dallo staff della Soffitta (coadiuvato dall'intero personale del DMS) lavorando in queste condizioni, che definire precarie non mi sembra eccessivo. E se esse non hanno influito più di tanto sul programma stesso (come a me pare, immodestamente), questo va ad ulteriore merito di colleghi e collaboratori.

Prima di venire più specificamente alle proposte del nostro "cartellone" (nei cui dettagli entrerà di più il collega Trezzini), mi si consenta un’altra premessa, questa volta non negativa però.
     Se siamo qui, in questo confortevole Auditorium, a tenere la conferenza stampa, è perché il 2003 non è stato soltanto - se Dio vuole - l’annus horribilis del trasloco ma anche molte altre cose, tutte liete: innanzitutto, il DMS ha festeggiato i suoi venti anni di esistenza e lo ha fatto - fra l'altro - concedendosi una volta tanto il lusso di pubblicare un bell’annuario, che ci ha attirato molti riconoscimenti. Ma il festeggiamento maggiore è consistito, appunto, nell’acquisizione dei tre laboratori di via Azzo Gardino, che l’Ateneo ha dato in gestione al mio dipartimento, e nei quali abbiamo avviato sperimentalmente le prime attività già dal gennaio dell’anno passato. Quello attualmente in corso è dunque il nostro primo anno ufficiale nella neonata Manifattura delle Arti, fra l'altro nuova sede dei nostri due storici Centri (La Soffitta, ovviamente, ma anche il Cimes) e, per loro tramite, di gran parte delle attività extracurriculari del DMS.
     L’ho detto in occasione della conferenza stampa di un anno fa, lo ripeto oggi: quella della Manifattura delle Arti è una grande opportunità che la città e l’università bolognese si sono date; sta a tutti noi, DMS, Ateneo, Amministrazione comunale, altri Enti locali, fare in modo che questa opportunità venga colta e valorizzata compiutamente. A tale scopo sono necessari, evidentemente, un’attenzione e un impegno costanti, anche e in particolare dal punto di vista finanziario. I primi segnali mi sembrano - nonostante tutto - molto incoraggianti e il programma della Soffitta che presentiamo oggi ne è - credo - una conferma. Nel frattempo, stiamo lavorando a una convenzione da stipulare con il nostro principale "vicino di casa", la Cineteca Comunale, per cercare di offrire un quadro istituzionale più stabile e più certo alle collaborazioni che già da anni sono in essere fra noi, a vario titolo, ma che la compresenza nella Manifattura delle Arti non potrà non intensificare.
     La stagione della Soffitta che divulghiamo oggi, ma anche quella del Cimes e del festival Suoni dal Mondo svoltesi in autunno, non sarebbe stata realizzabile senza la sensibilità dimostrata anche in questa occasione dall’Ateneo bolognese e in particolare, personalmente, dal suo Rettore, che ci tengo quindi a ringraziare in maniera non formale. Questo sostegno, tanto più significativo perché rinnovato in un momento che è notoriamente di stretta finanziaria per tutti gli Atenei italiani, ci dà la forza per proseguire nel nostro impegno con moltiplicata energia, a dispetto di tutte le difficoltà.
     Da ultimo vorrei dire qualcosa sul senso e sul valore delle proposte artistiche e culturali che il DMS offre attraverso le sue molteplici attività a svariati livelli, e in particolare attraverso il Centro di Promozione La Soffitta, nei Laboratori della Manifattura. Non dobbiamo mai dimenticare, nel caso della Soffitta, che non si tratta di un centro teatrale qualsiasi ma di una realtà universitaria: ciò vuol dire che essa deve istituzionalmente prefiggersi obiettivi che siano innanzitutto coerenti con la sua identità universitaria e con i compiti che ne discendono: in primo luogo - direi - compiti didattico-scientifici di divulgazione e diffusione della cultura teatrale, cinematografica e musicale, soprattutto nelle sue espressioni più rigorose, innovative e, magari, meno note. Si tratta di compiti che noi assumiamo (certamente non da oggi) in primo luogo nei confronti dei nostri referenti naturali, gli studenti, ma anche verso l’intera comunità cittadina e, più ampiamente, verso tutti coloro che a Bologna, e fuori, siano interessati a incontri significativi con esperienze artistiche e culturali di qualità nei campi del teatro, della musica e del cinema.
     Credo che il programma 2004 della Soffitta rifletta particolarmente bene questa nostra identità e i compiti di cui ho appena parlato, dal momento che si compone prevalentemente di progetti a basso costo ma ad alta densità scientifico-culturale e tuttavia non privi di un sicuro appeal spettacolare. Basterebbe pensare alle manifestazioni teatrali incentrate su diversi aspetti del Seicento barocco: dalla poesia del Marino alla nascente Opera lirica, alla Commedia dell’Arte; oppure alla iniziativa della sezione Cinema sull'immaginazione melodrammatica; per non parlare degli ormai tradizionali e sempre affollatissimi appuntamenti musicali con i concerti nell’Aula Absidale e con le conferenze-lezioni. E spero non me ne vorrete se, per un momento, lascio il mio ruolo istituzionale super partes e segnalo con particolare rilievo il progetto con cui il DMS festeggerà, spero degnamente, i quarant’anni dell’Odin Teatret di Eugenio Barba, un gruppo teatrale ormai leggendario e ancora oggi fra i più importanti nella scena internazionale.
     Il progetto sull’Odin mi offre fra l'altro la possibilità di concludere la mia presentazione, ricordando che esso si è avvalso della collaborazione del Teatro Nuova Scena/Arena del Sole. Con questo teatro esiste da tempo una convenzione che è negli obiettivi di entrambi confermare e rafforzare, se possibile, adattandola alla nuova situazione, che vede di nuovo La Soffitta dotata di uno spazio teatrale adeguato nella Manifattura delle Arti.

 

Home Page · Programma 2004 · Presentazione · La Soffitta e il DMS · Informazioni · Organigramma

Dipartimento di Musica e Spettacolo

 

 

Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna