CONCERTI
18 febbraio, ore 21
· Aula absidale di Santa Lucia
Il
canto dei cigni
Duo
Zappa-Mainolfi
violoncello e pianoforte
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CLAUDE DEBUSSY (1862-1918)
Sonata in Re minore
Prologue
Sérénade
Finale
LUDWIG
VAN BEETHOVEN (1770-1827)
Sonata in Re maggiore op.
102 n. 2
Allegro con brio
Adagio con molto sentimento daffetto
Allegro fugato
* * *
FRYDERYK CHOPIN (1810-1849)
Sonata
in Sol minore op. 65
Allegro moderato
Scherzo
Largo
Finale: Allegro
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Sorto nel 1993 nel
corso degli studi alla Juilliard School,
il duo Zappa-Mainolfi ha
debuttato al Lincoln Center di New York,
prendendo parte ai Chamber Music Evenings
nella Alice Tully Hall (1994). Il duo ha
proseguito la propria formazione con
artisti di fama, tra cui Harvey Shapiro,
Oxana Yablonskaya e Felix Galimir a New
York, Thomas Demenga e Gérard Wyss allAccademia
di Basilea, Maria Curcio a Londra e
Steven Isserlis, András Schiff e Ferenc
Rados ai Seminari di Prussia Cove in
Cornovaglia, ai quali i due artisti
prendono parte regolarmente dal 1999.
Attualmente si perfezionano nellAccademia
"Incontri col Maestro" di Imola
sotto la guida del maestro Pier Narciso
Masi.
Oltre che
in formazione cameristica, Mattia
Zappa e Massimiliano
Mainolfi sesibiscono
spesso come solisti. Nel 1996 Mainolfi saggiudica
il primo premio al concorso Young Concert
Artist International e debutta alla
Carnegie Recital Hall di New York. Zappa
ha suonato come solista accompagnato dallOrchestra
della Svizzera italiana di Lugano, dallOrchestra
darchi del Festival di Lucerna,
dalla Filarmonica da camera di Zurigo e
dallOrchestra sinfonica di Basilea.
Il duo
Zappa-Mainolfi ha tenuto di recente
concerti per importanti istituzioni
musicali in Germania, Olanda, Danimarca,
Svizzera, Francia e Italia. Sono stati
invitati ai Festival di Montreux in
Svizzera, di Prussia Cove in Cornovaglia,
di Lascours in Francia e al Summit Music
Festival di New York, nel quale ogni anno
insegnano come docenti di musica da
camera. Recentemente hanno suonato nella
Weill Recital Hall/Carnegie Hall di New
York. Il Duo ha registrato diverse volte
per la Radio Svizzera (Rete 2, Espace 2 e
DRS 2) e per RAI 3.
Nel 1999
sono risultati vincitori al Concorso
internazionale "Gaetano Zinetti"
di Sanguinetto (Verona), aggiudicandosi
anche il "Premio discografico ducale",
che ha permesso ai due giovani musicisti
di registrare un CD comprendente
composizioni di Busoni, Casella,
Malipiero e Luciano Chailly per la Casa
discografica ducale. Sempre nel 1999 si
sono aggiudicati il primo premio assoluto
al Sesto concorso internazionale di
musica da camera "Città di Pinerolo".
Lo scorso anno hanno ottenuto il secondo
premio al 52° concorso internazionale di
musica da camera "G. B. Viotti"
di Vercelli e nel 2002 il terzo premio al
concorso "Vittorio Gui" di
Firenze. Tra i prossimi impegni, da
segnalare il debutto in diretta
radiofonica nazionale alla Filarmonica di
Berlino.
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Il canto dei
cigni
Le tre sonate in
programma sono, in diversa misura, opere
"tarde": sono state composte
negli ultimi anni di vita dei rispettivi
autori. Scritte nel 1815, le due Sonate
op. 102 di Beethoven vengono pubblicate
due anni dopo, così come la Sonata op.
65 di Chopin che, cominciata nel 1845,
viene pubblicata nellottobre 1847.
Scritta per Joseph Linke, violoncellista
del quartetto Schuppanzigh (per il quale
Beethoven concepisce la maggior parte dei
propri quartetti darchi), lop.
102 n. 2 è lultima delle cinque
sonate per violoncello e pianoforte di
Beethoven e si colloca nel pieno dun
periodo di crisi creativa, dovuto anche a
motivazioni di carattere personale: la
sordità ormai quasi totale, la lunga e
dolorosa contesa famigliare, finita in
tribunale, per laffidamento della
tutela del nipote. Sono anche gli anni in
cui nasce il cosiddetto "terzo stile"
beethoveniano: le Sonate op. 102 si
possono includere tra le sue prime
manifestazioni. Tipico delle composizioni
tarde di Beethoven è lintroduzione
nel genere della sonata dello stile
contrappuntistico, se non proprio di vere
e proprie fughe, di solito nellultimo
movimento: proprio come nella Sonata op.
102 n. 2, che si conclude con un Allegro
fugato. Degno di nota è il movimento
lento, Adagio con molto sentimento daffetto,
che è lunico delle cinque sonate
per violoncello e pianoforte di Beethoven
ad essere in sé compiuto e indipendente,
anziché una breve transizione che
confluisce nellultimo tempo.
Anche
Chopin, nelle musiche degli ultimi anni,
impiega con assiduità il contrappunto.
Nella Sonata op. 65 lequilibrio tra
i due strumenti è notevole, anche se la
parte pianistica ? la cosa non
meraviglia, date le attitudini dellautore
? è più densa di quella
violoncellistica. Lop. 65 è lultima
composizione della quale lautore
cura la pubblicazione, ed è dedicata ad
Auguste Franchomme, illustre
violoncellista francese e grande amico di
Chopin.
Claude
Debussy scrive la Sonata per violoncello
e pianoforte di getto, nellestate
del 1915, dopo un periodo di forte
depressione nervosa causato dallo scoppio
della guerra e dalla grave malattia che
lo porterà alla morte in pochi anni. Per
tutta risposta agli eventi bellici, il
musicista francese coglie loccasione
per ritirarsi e dedicarsi ad un progetto
di "musica pura",
deliberatamente in contrasto con il
dilagante wagnerismo e con il ponderoso
gusto tardo-romantico. Nelle intenzioni,
comincia a comporre un ciclo di "sei
sonate per diversi strumenti",
rimasto incompiuto. Solo tre sonate
infatti sono portate a conclusione: in
ordine cronologico, per violoncello e
pianoforte, per flauto viola e arpa, e
per violino e pianoforte. Le sonate sispirano
alla musica dei grandi compositori
francesi del secolo XVIII, come Couperin
e Rameau, in un nostalgico recupero della
tradizione pre-classica: lo testimonia
anche la scelta dei titoli dei tre tempi.
Nella Sonata per violoncello e
pianoforte, già dalle prime note del
pianoforte savverte unaura
modale e arcaica. Tuttavia la sonata
un mirabile esempio delle verve
e dellironia debussiane non
è da considerarsi una semplice
riesumazione di stili e tecniche del
passato, quanto unopera
straordinariamente moderna e audace negli
esiti.
Claudia Picone
e Giacomo Serra
studenti DAMS
coordinamento e redazione:
Saverio Lamacchia
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