Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Suoni dal Mondo 2003 ENSEMBLE AZNACH

ALMA MATER STUDIORUM - UNIVERSITÀ DI BOLOGNA
DIPARTIMENTO DI MUSICA E SPETTACOLO
CIMES
Centro di musica e spettacolo

SUONI DAL MONDO 2003

L'ARTE DELLA VOCE

Sabato 15 Novembre
ENSEMBLE AZNACH
Voci femminili del Caucaso

Fin dal XVI secolo la popolazione del Caucaso, territorio che si estende dal Mar Nero al Mar Caspio, ha dovuto lottare per difendersi contro i vari tentativi, prima dell’impero russo, poi dell’URSS, di conquistare e colonizzare la regione, sottoponendola anche alla deportazione di massa (1944). Per reazione a questo vicende storiche, la popolazione caucasica ha cercato di affermare la propria identità in molti modi, sia attraverso la valorizzazione della cultura tradizionale, a cominciare dalla musica, sia attraverso la scelta di professare l’islam, adattato alle ancestrali tradizioni locali e divenuto per gli abitanti di questa regione un importante vettore di identità nazionale, in opposizione alla religione ortodossa imposta dall’esterno.

Fino al 1944 in tutto il Caucaso la musica era parte integrante della vita quotidiana e i ruoli degli esecutori erano attribuiti e rispettati con precisione. Il canto, generalmente, era appannaggio delle donne, in particolare per quanto riguardava i canti che accompagnavano i lavori svolti in comune. Ancora oggi il loro stile vocale non è cambiato ed è caratterizzato da un particolare tipo di polivocalità su bordone, proprio di quest’area, di grande fascino sonoro. In passato l’accompagnamento musicale spettava agli uomini, che suonavano vari strumenti tra cui il pondar, un liuto a tre corde, o il suo "cugino", il tchongouri a quattro corde, a volte sostituiti dalla mandolina (una sorta di balalaika) o dal kexal pondar, detto anche "liuto di carta", mentre oggi anche la pratica strumentale trova interpreti femminili.

Per accompagnare la danza, la musica caucasica utilizza sia brani strumentali che canti. In passato le danze avevano luogo dopo il lavoro durante le notti di luna piena; ma si danzava anche per i matrimoni, le feste e gli anniversari. Nei rituali religiosi le donne ballavano e cantavano, anche se in queste circostanze, soprattutto al momento della sepoltura erano anche gli uomini a prendere parte al canto, seppure separatamente dalle donne. Esisteva, inoltre, un repertorio puramente strumentale che non accompagna né il ballo né il canto.

Molte di queste tradizioni sono ancora vive, anche se la deportazione di massa del ’44 e, più in generale, settant’anni di regime sovietico hanno contribuito alla scomparsa di molti fenomeni culturali. Il crollo del’URSS ha ravvivato la coscienza nazionale nella regione caucasica, le cui pluriennali rivendicazioni sono oggi ampiamente conosciute dal pubblico occidentale.

I Kistes, popolazione a cui appartengono le cantanti dell’Ensemble Aznach, provengono dalla vallata di Pankissi, nella Georgia orientale, dove sono arrivati all’inizio del XIX secolo in seguito all’emigrazione dalla vallata dell’Argoun, regione vicina ai Khevsours georgiani. L’Ensemble Aznach (da aznach, voce) è un gruppo dalla geometria variabile. Riunisce cantanti e danzatrici della vallata di Pankissi ed è stato fondato nel 1995. Ha partecipato in seguito a numerosi festival in Georgia, nel 1996 è stato in tournée in Turchia e nel 2000 in Francia e a Ginevra, in Svizzera, dove ha registrato le musiche per il primo CD per la collezione "Ethnomad" dell’Atelier d’ethnomusicologie, offrendo così un sostanziale apporto alla conoscenza e alla documentazione della musica caucasica.

"Voce": se il gruppo ha scelto questo nome è, evidentemente, perché il canto ha un ruolo fondamentale nella loro musica ed è su di esso che si modellano anche gli accompagnamenti strumentali. Attualmente l’Ensemble Aznach è diretto da Bela Chavchelikvili, ricercatrice all’istituto di linguistica dell’Accademia delle scienze della Georgia e figlia del fondatore della scuola di Douissi, il principale villaggio della vallata. Questa scuola, nel corso degli anni è stata un mezzo importantissimo per mantenere viva la tradizione culturale, e musicale in particolare, del Caucaso. Manana Alkhanachvili, Lia Atchichvili, Daredjane Margochvili Moutochvili sono gli attuali membri dell’Ensemble e sono tutte madri di famiglia che vivono nella vallata di Pankissi. Oltre a cantare si accompagnano con il garmon (come viene chiamata da queste parti la fisarmonica), la mandalina e vari tipi di percussioni.


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