Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna CIMES || laboratori per la citta - Teatro

09/10 Teatro

SCRITTURE PER LA SCENA / Nella memoria di Claudio Meldolesi
 
mar 01.12.09 • Laboratori DMSAuditoriumh 16 
OLTRE IL DRAMMA: L’ATTORE NELLO SPAZIO DEL DRAMATURG
Conversazione con Renata M. Molinari
Introducono Gerardo Guccini e Cristina Valenti

L’incontro con Renata Molinari è un’occasione per riflettere su alcuni temi chiave del suo libro Il lavoro del dramaturg. Nel teatro dei testi con le ruote, scritto nel 2007 insieme a Claudio Meldolesi. “Attore-ombra”, “testo con le ruote”, “in-genuità operosa”, “sono solo alcuni dei termini coi quali Meldolesi percorreva le epifanie e le riflessioni legate all’attività del dramaturg: figura e funzione  teatrale ostica alle indagini di settore e perfino considerata estranea alla pratica della nostra scena. Meldolesi lo faceva con quel suo dire teatro sempre ‘aperto a nuove premesse’ e quel suo fare cultura sempre in bilico fra militanza e poesia, in un disequilibrio generoso dove era dato riconoscere (e felicemente riconoscersi!) nella vera condizione dell’attore, alla ricerca della sua definizione. Di questo disequilibrio operoso - dell’incessante movimento del riconoscere e riconoscersi nell’azione teatrale - cercheremo di dare conto, raccontando più che i risultati della ricerca testimoniata dal libro, il processo del suo farsi, in dialogo costante fra dramaturg e studioso. Uno studioso che ti spinge a prendere consapevolezza del tuo fare, a nominarlo, a cercarne i ‘fattori di generalizzazione’, quasi come il dramaturg fa con l’attore. E allora, ancora una volta su indicazione di Claudio Meldolesi parliamo di attore: un attore che traccia segni nella stanza del dramaturg”.

Renata M. Molinari è dramaturg, autrice e docente di drammaturgia. Ha condiviso il percorso artistico di Thierry Salmon, firmando la drammaturgia dei suoi principali progetti, da Le Troiane fino a L’assalto al cielo. Come dramaturg ha inoltre firmato diversi spettacoli tra cui: Artaud, una tragedia di Federico Tiezzi; La dodicesima notte di Giorgio Barberio Corsetti; Gioventù senza Dio di Marco Baliani; Al placido Don, di Luigi Dadina. Come studiosa ha realizzato alcuni dei contributi più significativi sul Nuovo Teatro, tra cui gli ultimi Diario dal Teatro delle Fonti (La Casa Usher, 2006); Il lavoro del dramaturg, insieme a Claudio Meldolesi (Ubulibri, 2007); Viaggio nel teatro di Thierry Salmon, (Ubulibri, 2008). Dal 1994 è docente di Drammaturgia presso la Scuola d’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano.




mar 01.12.09 • Laboratori DMSTeatroh 21 
IL CUSTODE DELLE PARTENZE
pagine di diario per attore solo

di Renata Molinari e Massimiliano Speziani
Dimostrazione spettacolo con Massimiliano Speziani

Alla base dello spettacolo, dedicato a personaggi, storie e parole dalla Trilogia della citta di K. di Agota Kristof, una domanda reciproca, fra attore e drammaturgo: come costruire un testo, a partire da temi, motivi, letture e lavoro assieme. Testo verbale e testo d’azioni, testo drammatico, senza altre specificazioni. Il Doppio, la menzogna, l’informazione e la verità, i linguaggi per raccontare la realtà, sono diventati i punti di approfondimento di un successivo laboratorio, dedicato alla scrittura di Durrenmatt. Siamo quindi tornati alla Trilogia, questa volta con l’atteggiamento di chi cerca di restituire un proprio sguardo e una propria realtà, a guisa di omaggio, su storie, personaggi e storie (e naturalmente temi) del libro. Ne è nato un lavoro autonomo in cui come attore e drammaturgo, ci si interroga su “quello che resta”, dopo un’esperienza che sovverte le abitudini e le certezze di una comunità, di vita, o più semplicemente di lettori e teatranti. Una comunità piccola, magari piccolissima, come quella che un attore può accogliere nella stanza di un drammaturgo. Titoli di storie, temi, immagini, sentenze, azioni, come cerniere fra livelli diversi di esperienza e di lavoro. Forse verso un teatro in cui si custodisce, al presente, “ciò che resta” delle nostre avventure di conoscenza.

Massimiliano Speziani è diplomato presso la Civica Scuola D’Arte Drammatica Paolo Grassi di Milano. Ha lavorato con Giancarlo Cobelli, Luca Ronconi, Massimo Castri. Nel 1994 lavora stabilmente con la Compagnia Katzenmacher, diretta da Alfonso Santagata, con cui vince nel 1997, insieme a Giuseppe Battiston, il premio Ubu come attore non protagonista per il lavoro svolto in coppia in Petito Strange. Dal 2002 è nella compagnia Lombardi – Tiezzi. Nell’estate 2009 ha debuttato a Spoleto in Le Nuvole da Aristofane per la regia di Antonio Latella. All’attività teatrale alterna quella radiofonica e quella didattica presso L’Accademia Nico Pepe di Udine.



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