in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
21/24 aprile in collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna a cura di Adele Cacciagrano 21 aprile ore 9-19 23 aprile ore 9-14 24 aprile ore 9-13 Laboratori DMS DMS Auditorium Who can catch a liar? indagine su esperienza reale e esperienza vicaria nella creazione e nella fruizione di un’opera teatrale condotta da Adele Cacciagrano, Piersandra di Matteo e Chiara Lagani (aperto agli studenti della specialistica; valutazione di curriculum vitae; iscrizioni dal 25 febbraio al 14 marzo, ore 10-13, Laboratori DMS) 22 aprile, ore 21 Arena del Sole - Sala Grande Heliogabalus ideazione Luigi de Angelis e Chiara Lagani regia di Luigi de Angelis con Filip Bilsen, Maarten Goffin, Mauro Milone 23-24 aprile, ore 21 Laboratori DMS - Teatro Him regia di Luigi de Angelis drammaturgia di Chiara Lagani con Marco Cavalcoli 24 aprile, ore 17 Laboratori DMS - Auditorium “Se non la realtà” incontro con Fanny & Alexander coordinano Adele Cacciagrano e Piersandra Di Matteo ingresso libero |
23-24 aprile, ore 21, Laboratori DMS - Teatro HIM If the wizard is a wizard you will see... regia di Luigi de Angelis con Marco Cavalcoli drammaturgia Chiara Lagani Al termine della sua famosa storia Dorothy giunge a Oz e, in procinto di essere esaudita, scopre che il suo mago è un falso mago e un vero artista: un ventriloquo, esperto d’aria e mongolfiere, di illusioni e altre cose inesistenti. Le alterne sembianze del mago - la grande testa, la bella dama, la bestia feroce - si rivelano fittizie e mendaci. Ma erano davvero un inganno? Se si volesse dar un volto a questo mago, concedere un’apparenza istantanea al suo smascheramento, forse più che un’immagine occorrerebbe una lacuna, una traccia, un lembo del suo possibile e misterioso aspetto. Quest’istantanea, però, sarebbe lunga quanto la storia che l’ha prodotta, o che dall’immagine si è generata, lunga quanto il racconto intero che le è sigillo e che lei sigilla. Il Mago, protagonista indiscusso della storia, artefice dell’inganno e della realtà dell’opera, ne è forse il primo e solo committente: inginocchiato, crudele e devoto, esile figurina desunta dalle pale di un altare barocco, spettro tridimensionale rubato alla storia o alla storia dell’arte, statuetta ambigua sottratta a un più maesstoso, ma invisible, monumento civile. |