VENT’ANNI IN SOFFITTA
1988/2008
Dopo un periodo iniziale di rodaggio, a partire dalla prima metà degli anni Novanta La Soffitta (la cui attività è stata inaugurata nel 1988 e dall’anno seguente ha avuto in gestione l’omonimo teatro di via d’Azeglio) si è affermata come uno dei centri teatrali più importanti a Bologna e nella regione Emilia Romagna, con un ampio spazio riservato anche alla danza, alla musica e al cinema. Il salto di qualità definitivo si è avuto nel 2003 con l’acquisizione dei laboratori di via Azzo Gardino nella ex Manifattura Tabacchi. Se dovessimo rispondere brevemente alla domanda “che cos’è oggi La Soffitta”, potremmo rispondere così: è un osservatorio critico permanente sui nuovi linguaggi della scena teatrale, musicale, cinematografica e di danza. Per quanto riguarda il teatro, che costituisce il settore più rilevante, da sempre La Soffitta riserva un’attenzione speciale, da un lato, alle realtà della nostra regione (che è del resto la più ricca d’Italia quanto a gruppi teatrali di alto livello artistico nell’area del nuovo) e, dall’altro, al cosiddetto teatro sociale o delle diversità (con disabili, emarginati, carcerati, immigrati e rifugiati politici). A chi si rivolge La Soffitta? In quanto Centro del Dipartimento di Musica e Spettacolo, non può non individuare come referente privilegiato gli studenti della nostra università, e in primo luogo quelli del DAMS, ai quali offre la conoscenza diretta di lavori artistici innovativi e rigorosi e, soprattutto, la possibilità di incontri ravvicinati con autori, registi e attori tra i più qualificati e originali in circolazione. A tale scopo, il nostro programma è costruito da sempre per progetti, i quali, accanto ai momenti spettacolari veri e propri, prevedono incontri, seminari e brevi stages. In secondo luogo, ma non secondariamente, La Soffitta si rivolge all’intera città, a tutti gli spettatori curiosi, inquieti, in cerca di esperienze teatrali (ma anche di danza, musica e cinema) che gli altri “cartelloni” bolognesi difficilmente consentono di fare.
Per festeggiare i vent’anni di attività del centro, il Gruppo di lavoro (che ringrazio sentitamente) ha composto un programma particolarmente denso e importante, che naturalmente si avvale (per limitarmi al settore teatrale) della consolidata convenzione con l’Arena del Sole-Nuova Scena-Teatro Stabile di Bologna ma anche della collaborazione con altre realtà teatrali cittadine, dall’ITC Teatro di San Lazzaro al Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno, dai Teatri di Vita al Teatro delle Celebrazioni.
Continuando, per il momento, a limitarmi al solo cartellone teatrale, il programma 2008 conferma la vocazione del nostro centro a dare spazio alle più importanti realtà regionali nell’ambito del teatro di ricerca e sperimentazione, ospitando Teatro della Valdoca, Socìetas Raffaello Sanzio, Teatro delle Albe, Fanny & Alexander. Due sono i progetti pilota di quest’anno (senza nulla togliere agli altri, ovviamente): 1) il progetto “Scuole di teatro: la formazione dell’attore oggi. Tre esempi eretici”, che intende affrontare la sempre più scottante e nonostante tutto irrisolta questione della formazione dell’attore, a partire dalla presentazione di tre esempi dichiaratamente “eretici” (ma di altissimo livello, visti i nomi dei gruppi teatrali che li promuovono): la Stoa della Socìetas Raffaello Sanzio, la non-scuola del Teatro delle Albe (oggi agli onori della cronaca nazionale per gli interventi a Scampia) e l’officina valdoca del Teatro Valdoca; 2) il progetto “Interscenario. Le generazioni del nuovo”, a cura di Stefano Casi, Andrea Paolucci e Cristina Valenti, realizzato con Teatri di Vita e ITC Teatro di San Lazzaro, in collaborazione con l’Associazione Scenario e Emilia Romagna Teatro Fondazione-Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno, che consiste, con ben otto spettacoli, in un’articolata presentazione del Premio Scenario, promosso dall’Associazione Scenario (di cui il Centro La Soffitta è socio) e sostenuto dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali.
Oltre al gradito ritorno a Bologna dello storico duo Remondi & Caporossi, e alle già ricordate presenze, con loro produzioni, di Teatro Valdoca, Teatro delle Albe e Fanny & Alexander, il programma del ventennale ospita Cani di bancata, di Emma Dante, in collaborazione con Il Teatro delle Celebrazioni; Lenz Rifrazioni, con Büchner_Tour Leonce und Lena; Scena Verticale, uno dei gruppi più interessanti dell’Italia meridionale, vincitore del Premio della Critica Teatrale nel 2003 e animatore da nove anni, a Castrovillari, del festival sui nuovi linguaggi scenici “Primavera dei Teatri”. Completano il cartellone teatrale la seconda puntata del progetto di Claudio Meldolesi dedicato a Leo de Berardinis, i consueti appuntamenti del Teatro dei Libri e, last but not least, il progetto Il Teatro dei Risvegli, in collaborazione con Gli amici di Luca-Casa dei Risvegli Luca de Nigris e Emilia Romagna Teatro Fondazione-Teatro Comunale A. Testoni di Casalecchio di Reno. Quanto alle altre sezioni, si esorta vivamente il lettore a consultare con attenzione la brochure che segue. Ma non si può non ricordare almeno i concerti musicali organizzati dalla Soffitta nell’Aula Absidale, che sono ormai diventati da anni un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati, così come le proposte sulla danza curate da Eugenia Casini Ropa, che quest’anno prevedono la presenza del duo Abbondanza-Bertoni e le rassegne di cinema, tra le quali occorre segnalare l’importante omaggio a Naruse Mikio, uno dei cinque grandi cineasti dell’epoca d’oro del cinema classico giapponese.
Marco De Marinis
Responsabile scientifico del Centro La Soffitta