Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Dipartimento di Musica e Spettacolo - La Soffitta 2008


29/31 gennaio

29, 30, 31 gennaio, ore 21
Arena del Sole - Sala Grande

Leben
di Marco Martinelli
ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari
regia di Marco Martinelli
con Alessandra Argnani, Luigi Dadina, Riccardo Dadina, Cinzia Dezi, Luca Fagioli, Marco Fariselli, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Massimiliano Rassu, Laura Redaelli, Alessandro Renda

31 gennaio, ore 11.30
Laboratori DMS

Incontro con Marco Martinelli
coordina Gerardo Guccini
ingresso libero
29, 30, 31 gennaio, ore 21
Arena del Sole - Sala Grande
Leben
di Marco Martinelli

con Alessandro Argnani, Luigi Dadina, Riccardo Dadina,
Cinzia Dezi, Luca Fagioli, Marco Fariselli, Roberto Magnani, Michela Marangoni, Ermanna Montanari, Massimiliano Rassu, Laura Redaelli, Alessandro Renda

coro delle vergini absidali: Sara Boccafogli, Silvia Bottoni, Costanza Buzio, Ilaria Cavezzali,
Letizia Cottignoli, Elena Cristiani, Eleonora Ferrari, Gaia Gardella, Erica Genova,
Camilla Giovannini, Klejdia Lazzari, Valentina Lisanti, Silvia Minarelli, Valentina Monari, Irene Montanari, Adele Palombo, Beatrice Pancaldi, Sara Panzavolta, Maria Passarelli,
Maria Francesca Ponteduro, Raffaella Rosano, Doina Rosca, Chiara Saviotti,
Arianna Tassinari, Carlotta Trevisanello, Maria Chiara Tumiatti, Chiara Venturi,
Alessia Versuro, Federica Vicari, Francesca Vitali

ideazione Marco Martinelli, Ermanna Montanari

regia di Marco Martinelli

produzione Ravenna Teatro


Il nostro LEBEN procede su due bande temporali.
    Nella prima siamo nell’oggi (sul fondale campeggia infatti la data del giorno in cui si svolge lo spettacolo) all’interno del palazzo della LEBEN (“vivere” in tedesco) azienda che vende ragazze-in-valigia. Non c’è confine tra palco e platea, agli spettatori si dà il ruolo di azionisti della LEBEN. Feste per l’aumento del fatturato, lezioni di Storia e altro. Condolcezza, la presidentessa dell’azienda, ama lo stile anni Trenta, per cui le ragazze-in-valigia cantano canzoncine del Trio Lescano e vestono da giovani italiane.
    Il teatro è azione. Dramma, appunto. In questo caso però le ‘azioni’ sono anche le quote di capitale della LEBEN.
Il giovane portiere del palazzo in cui ha sede la LEBEN sogna tutte le notti di essere un diavoletto, il quale a sua volta sogna tutte le notti di cadere sulla terra in piena estate e in pieno Ottocento e di congelare dal freddo (all’inferno faceva più caldo, ovvio!) in mezzo alla pianura padana. A questo diavoletto l’Ottocento fa orrore (un secolo in pantofole, dice lui...), ma non c’è niente da fare, il sogno si ripete implacabile ogni notte, fino a che un naturalista lo scopre congelato in mezzo ai campi e lo porta al castello del barone, al fine di osservare questo fenomeno inspiegabile.
    Il “devil-porter” è il trait d’union di due storie, due tempi, un unico spazio che si sdoppia: la scena è insieme il palazzo della LEBEN agito tra palco e platea, in cui lo spettatore-azionista è immerso, e il castello ottocentesco del barone, un astuccio, uno spazio conchiuso: all’inizio le storie corrono parallele, ma poi l’una inciampa sull’altra, come i binari di un treno destinato a deragliare.
    Il lavoro è diventato progressivamente anche una domanda sul Tempo: in che tempo viviamo? O meglio, in che tempo crediamo di vivere? In un Ottocento da cartolina (perché tale è l’incipit del sogno del diavoletto) o nelle festose visioni da incubo dell’azionariato del Male di inizio millennio? E come fare a rappresentare questo nostro spaesamento? Meglio, è rappresentabile?
    Che poi sarebbe meglio non nominarlo, il Male. Il Male non tollera alcun commento: non gli è necessario esibire mandanti né moventi. Il Male è una nuvola sterminata di notte. Nacht und Nebel, dicevano i nazisti. Un enigma indecifrabile, dicono altri. Tempo perso. E fanno intendere che è inutile stare lì a scervellarsi… che la biologia… che la ‘natura dell’uomo’. È lì che si annida l’inganno, in quella presunta indecifrabilità! Non fatevi sedurre.
    Essere cittadini reali del mondo, non controfigure di cittadini, qui sta il problema.

Marco Martinelli, Ermanna Montanari






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