Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna La Soffitta 2003 - CINEMA
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LA SOFFITTA 2003
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regione emilia romagna · assessorato alla cultura
provincia di bologna · assessorato alla cultura
facoltà di lettere e filosofia
gennaio - marzo
16 gennaio/18 febbraio 2003
CARL THEODOR DREYER. L'UNICA GRANDE PASSIONE
a cura di Francesco Pitassio
in collaborazione con Associazione Culturale Malombra (Bologna), Università degli Studi di Udine, Cineteca del Friuli, Cineteca di Bologna, Centro Espressioni Cinematografiche (Udine), Cinemazero (Pordenone)
Cinema Lumière, via Pietralata 55/a
PROGRAMMA
16 gennaio, ore 20.15
La passione di Giovanna D'Arco
(La passion de Jeanne D'Arc, Francia 1928, 80')
 
20 gennaio, ore 20.20
Gertrud
(Gertrud, Danimarca 1964, 126')
 
21 gennaio, ore 20.20
Vampyr
(Vampyr, Francia - Germania 1932, 70')
 
22 gennaio, ore 20.20
Dies Irae
(Vredens Dag, Danimarca 1943, 105')
 
30 gennaio, ore 18
Due esseri (Tva människor, Svezia 1945, 77') - Assistenza alle madri (Mødrehjælpen, Svezia 1942, 12')
 
31 gennaio, ore 20.20
Pagine del libro di Satana (Blade of Satans Bog, Svezia 1921, 110')
 
3 febbraio, ore 18
Il presidente (Præsidenten, Danimarca 1919, 45') - Giù le armi (Ned Med Vaabnene, Danimarca 1914, 45')
 
4 febbraio, ore 20.20
Ordet (Danimarca 1955, 94')
 
5 febbraio, ore 17.45
Michael - Desiderio del cuore (Mikael, Germania 1924, 73')
 
6 febbraio, ore 18
La vedova del pastore (Prastankan, Svezia 1920, 91') - Le chiese di campagna (Landsbykirken, Danimarca 1946, 14') - Thorvaldsen (Danimarca 1949, 10') - Shakespeare e Kronborg (Shakespeare og Kronborg, Danimarca 1950, 10') - Il ponte di Strorstrom (Strorstrømsbroen, Danimarca 1950, 7') - Un castello in un castello (Et slot i et slot, Danimarca 1954, 9')
 
10 febbraio, ore 18
L’angelo del focolare (Du skal din hustru, Danimarca 1925, 77')
 
13 febbraio, ore 17.45
Gli stigmatizzati (Die Gezeichneten, Germania 1922, 92')
 
18 febbraio, ore 18
C’era una volta (Der var engang, Danimarca 1922, 55') - La lotta contro il cancro (Kampen mod kræften, Danimarca 1947, 14') - La ricostruzione di Ronne di Nexo (Rønne og Nexøs genopbygning, Danimarca 1954, 24') - Raggiunsero il traghetto (De naaede frægen, Danimarca 1948, 12')

CARL THEODOR DREYER. L'UNICA GRANDE PASSIONE
a cura di Francesco Pitassio

Il cinema di Dreyer, perfetta espressione di rigore formale e perfezione estetica, è stato per anni il terreno su cui si è dibattuta la critica cinematografica, facendone oggetto di studi e di approfondimenti: ogni singolo film è stato analizzato nei minimi dettagli, e suo malgrado incasellato in categorie di genere per cercare di coglierne l’essenza. Forse, proprio la difficoltà nel classificare l’opera del regista danese in categorie predefinite ha contribuito ad avvolgere i suoi film in un’aurea di impenetrabilità; caratteristica che, amplificata dal carattere schivo e sfuggente del regista, ha finito per erigerlo ad icona di un certo tipo di cinema elitario, deformando inesorabilmente l’immagine che lo stesso cineasta avrebbe voluto dare di sé, attraverso i suoi film. Inevitabilmente, col passare degli anni Dreyer si è ritagliato una nicchia sempre più isolata, finendo per essere dimenticato proprio sul piedistallo su cui era stato collocato dalla stessa critica. Come se non bastasse, la difficoltà di ascriverlo ad una determinata cinematografia nazionale, la mancanza di caratteri specificatamente danesi nelle sue opere, hanno fatto di lui un regista apolide, capace di lavorare con facilità in paesi come la Norvegia, la Svezia, la Germania e la Francia, senza mai acquisirne totalmente le caratteristiche. Proprio la capacità di produrre film fuori dalle tradizioni culturali nazionali ha finito per precludere al regista una patria artistica - dunque una facile identità. È anche per riscoprire questo Dreyer dimenticato che si è rivelato necessario visionare nuovamente, con maggiore attenzione, i suoi film, imparando a conoscere l’autore dalle sue opere, anziché dalle opinioni espresse su di esse.

Riproporre i film di Dreyer significa ripercorrere una storia dai contorni non ben definiti, cercando di districarsi nel tortuoso cammino fatto di lacune incolmabili e di storie che si confondono nel mito. Riproporre i film di Dreyer significa lasciarsi sedurre dalle immagini impregnate di simbolismo e austerità, dalle singole inquadrature, sintesi di arte pittorica e influenze letterarie, dalla profondità dei personaggi ritratti a tutto tondo e colti nei loro drammi più intimi. Dagli intensi primi piani di Renée Falconetti, protagonista di Giovanna D’Arco alle lugubri e malsane atmosfere di Vampyr, passando per il misticismo di Ordet, fino ad arrivare a Gertrud, ultimo film girato dal cineasta e suo testamento spirituale, questa rassegna riscopre il cinema di Carl Theodor Dreyer. E lo trova nella sua migliore veste, attraverso la visione, su grande schermo delle migliori copie esistenti al giorno d’oggi, provenienti da differenti archivi europei, presentate nei più recenti restauri per rivelare, finalmente, il genio di un autore a tutt’oggi straordinariamente moderno.

La rassegna, organizzata dal Centro La Soffitta del Dipartimento di Musica e Spettacolo dell’Università di Bologna in collaborazione con la Cineteca di Bologna, la Cineteca del Friuli, l’Università degli studi di Udine, Cinemazero (Pordenone), il Centro Espressioni Cinematografiche (Udine) e l’Associazione Culturale Malombra (Bologna), si svolgerà presso la sala del cinema Lumière nei mesi di gennaio e febbraio. L’iniziativa è una tappa di un percorso di cui è parte un convegno internazionale dedicato al cineasta e alla sua opera, previsto presso l’Università degli Studi di Udine il 24 e il 25 gennaio 2003.

Francesco Pitassio e Associazione Culturale Malombra


per informazioni: Carmen Accaputo info@malombra.com

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