Benedetto Miceli,
Emanuele Modica e
Salvatore Modica
sono tra gli ultimi virtuosi suonatori di zampogna “a chiave” siciliana
(
ciaramedda) e cantori del repertorio sacro. In passato lo strumento
era presente anche nella cittā di Palermo, mentre oggi i pochi
zampognari ancora attivi provengono dalla vicina Monreale. Lo strumento
č com-posto da quattro canne di lunghezza differente: due bordoni (
quā
fitta e
fasettu) e due canne melodiche (
canta e
trummuni). Le
dimensioni della canna melodica sinistra (
trummuni), dotata di una
chiave per l’otturazione dell’ultimo foro, sono addirittura imponenti
(quasi un metro e mezzo). Questo tipo di zampogna si qualifica per una
vocazione esclusivamente devozionale (il suo impiego č limitato al
periodo del Natale) e le sue origini sono denotate dal repertorio
tuttora praticato, in buona parte riferibile alla musica sacra
organistica di epoca barocca. Oggi lo strumento suona esclusi-vamente
in minore, mentre in passato era presente anche una seconda chiave che
permetteva il passaggio al modo maggiore cor-rispondente (a esempio La
minore / La maggiore). Il repertorio comprende sonate solistiche
(
Pasturali,
Litania,
Scala,
Calabrisella, ecc.) e canti (Nascita e
Passione di Cristo, Salve Regina, storie di santi, ecc.).
Giovanni Virgadavola
ha ereditato dal padre la sapienza istrionica dei cosiddetti attura i
bā fgghiu (attori di baglio) dell’area ragusana. Erano questi dei
contadini che nelle masserie intrattenevano la compagnia, improvvisando
scene comiche e ripetendo gli antichi racconti (cunti) tramandati
oralmente da generazioni. Contadino di mestiere, nato e residente a
Vittoria, Giovanni ha da tempo intrapreso l’attivitā di contastorie
seguendo i canoni tradizionali: narra indicando i vari momenti
dell’azione su grandi cartelloni a quadri. Si esibisce in prevalenza
presso il castello di Donnafugata, sempre affollato da visitatori,
narrando fiabe apprese durante l’infanzia, le gesta dei Paladini di
Carlo Magno o vicende locali a tema storico-mitico.
Luciano Busacca,
anch’egli vittoriese, accompagna Virgadavola con la chitarra,
inframmezzando ai racconti diverse storie eseguite nello stile dei
cantastorie siciliani.