Archivio Storico:- ex Dipartimento di Musica e Spettacolo - Universita' di Bologna Suoni dal Mondo 2010


 SUONI DAL MONDO 
festival di musica etnica    XXI edizione   ottobre-novembre 2010  

La fine di un mondo?

Quest’anno “Suoni dal Mondo” si presenta in un’edizione speciale: dopo 21 anni di attività, la crisi che investe le attività culturali in Italia ricade anche sul nostro Festival, che va in scena probabilmente per l’ultima volta, con un numero ridotto di concerti. In questi 21 anni il Festival ha costruito la propria identità in maniera unica in Italia, attraversando generi e mondi musicali difficilmente fruibili in altre manifestazioni non radicate all’interno di un’istituzione universitaria; istituendo un rapporto fecondo e vitale tra ricerca, riflessione etnomusicologica e offerta di spettacolo. Con questo obiettivo il Festival ha conservato e approfondito la tradizione inaugurata in Italia soprattutto da Roberto Leydi, che fin dagli anni Cinquanta è stato uno dei principali artefici di un modo peculiare di intendere il rapporto tra attività di ricerca e una sua applicazione in chiave concertistica di musiche di tradizione orale. Proponendo segmenti di tradizioni vitali, non museificate ma in continua trasformazione, secondo processi loro interni. Così la cultura dello spettacolo, moderna, borghese, occidentale, ha incontrato quella del rito, della musica funzionale, senza ridurla a scolorito specchio di sé medesima.
Oggi, l’annunciata carenza di risorse andrà a interrompere processi importanti di elaborazione e di crescita, iniziati negli ultimi anni (streaming, produzione discografica, convegni etc.). Quando l’accerchiamento culturale appare più che mai intenso, una rassegna di musica di tradizione avrebbe forse anche più senso che in passato, soprattutto perché racconta che le tradizioni esistono, si perpetuano, si trasformano secondo procedimenti loro peculiari che poco o nulla hanno a che fare con grandi eventi mediatici di riduzione di altre culture al modello di comunicazione dominante. E perché le tradizioni messe in scena forniscono strumenti per distinguere, per misurare le distanze, per conoscere, per valutare, anche, la propria posizione culturale in relazione a quella altrui. In certo modo, la riproposta in concerto di musiche “altre” ha costituito un modello possibile di relazione tra culture: perché il concerto è, di per sé, momento di mediazione tra occasioni e funzioni diverse del far musica.
In questi anni in sala, oltre al consueto pubblico dei concerti, vi sono spesso stati, in quantità, immigrati che arrivavano dai Paesi le cui tradizioni venivano messe in scena sul palco: a loro sono stati riservati dei biglietti d’ingresso. Anche con questo si è inteso far spettacolo della ricerca, fare dello spettacolo un nuovo motore per le attività di ricerca, intervenire utilmente e civilmente sulle dinamiche d’integrazione.
Al pubblico che ha affettuosamente seguito il Festival in questi anni va un vivo ringraziamento, reciprocamente affettuoso. Per ciò quest’anno i concerti vengono offerti gratuitamente. Gli spettacoli scelti portano in scena alcune tradizioni cui la direzione artistica e gli spettatori si sono dimostrati specialmente legati: la Sicilia, il Kosovo. Tra i grandi interpreti si è scelto di ospitare di nuovo il fisarmonicista italo-americano Peter Soave, il cui concerto della XVII edizione è stato tra i più belli della storia del Festival.



Direttore del Dipartimento di Musica e Spettacolo
Giuseppina La Face Bianconi

Direttore Artistico
Nico Staiti

Responsabile Scientifico del CIMES
Gerardo Guccini

Amministrazione
Anna Facchini, responsabile
Bruno Soro
Roberto Raspadori

Coordinatore gestionale Laboratori DMS
Cristina Valenti

Responsabile gestionale Laboratori DMS
Michela Giorgi

Organizzazione e logistica
Bruno Soro

Coordinamento Tecnico
Fabio Regazzi, Stefano Orro

Comunicazione e Promozione
Fabio Acca

Ufficio Stampa
Laura Bernardini

Suoni dal Mondo “online”
Maurizio Morini, Enrico De Stavola

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BIGLIETTI
Tutte le iniziative sono a ingresso gratuito. L’accesso in sala sarà possibile a partire da un’ora prima dell’inizio dell’evento e fino a esaurimento posti.

LUOGHI
Laboratori DMS Auditorium  - via Azzo Gardino 65a
Palazzo Marescotti - via Barberia 4

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Ufficio Stampa
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