- Giovedì,
15 marzo
- ore
18
- Aula
Absidale di Santa Lucia
- Via
de Chiari, 23/a
-
- Stagione
concertistica di Musica Insieme
in Ateneo
- Omaggio
a Hugues Dufourt e a Franco
Donatoni
-
-
- Direzione
del suono: Nicola Cisternino
- Introduzione
di Hugues Dufourt
-
- Hugues
Dufourt
- (Lione
1943)
-
- Opere
per percussione
- Sombre
Journée (1976-1977)
- per
sei percussionisti
- Plus-Oultre
* (1990)
- per
percussione solista
- La
Nuit Face au Ciel (1984)
- per
sei percussionisti
-
- Omaggio
a Franco Donatoni
- (1927
- 2000)
-
- Darkness
(1984)
- per
sei percussionisti
-
- BRAKE
DRUM PERCUSSION
- Pietro
Bertelli*, Gianni Casagrande,
Andrea Mascherin,
- Andrea
De Marchi, Andrea Berto, Davide
Micheletto
- percussioni
-
- Nicola
Cisternino
- direzione
del suono
NOTE AL PROGRAMMA
Hugues
Dufourt (Lione 1943)
Compositore
e filosofo francese, Hugues Dufourt è
una delle personalità più
rappresentative della generazione europea
del dopoguerra. Dopo gli studi di piano
nella classe di L. Hiltbrand e di
composizione con J. Guyonnet al
Conservatorio di Ginevra, è diventato
negli anni settanta, co-responsabile
dellEnsemble Litinéraire di
Parigi nel cui ambito inventerà il
concetto di Musica spettrale
(anche se la sua musica non è mai stata
spettrale). In seguito, nel 1977 ha
fondato il Collectif de Recherche
Instrumentale et de Synthèse Sonore
(CRISS) che darà origine a Saturne,
composizione di riferimento dl
compositore per strumenti
elettroacustici, gruppo di percussioni e
ensemble di strumenti a fiato (1978-79)
Lavorando meticolosamente con nuovi
materiali, in specialmodo con i nuovi
strumenti della liuteria elettronica
(LIle sonante 1990, per chitarra
elettrica e percussione; La cité des
saules 1997 per chitarra elettrica) o con
le risorse inusuali delle percussioni (il
ciclo di Erewhon 1972-76 per sei
percussionisti), le sue opere trattano
frequentemente di una temporalità
dilatata (La Tempesta daprès
Giorgione 1976-77 per otto strumenti, The
watery star 1993 per otto strumenti) ) e
una colorazione strumentale inedita
(Hommage à Charles Nègre 1986, musica
per film con sei strumenti; Quatuor de
saxophones 1992). Dopo
lelaborazione di opere virtuose e
complesse (Brisants ,1968, per piano e
ensemble strumentale, Antiphysis, 1978,
per flauto e orchestra da camera),
lestetica di Dufourt si
caratterizza dopo il 1985 per
larmonia e il contrappunto rivisti
in una sfera che resta atonale e piena di
un lirismo poetico (L mort de Procis,
1985-86, per dodici voci miste; Le
philosophe selon Rembrandt, 1987-92 per
orchestra; Dédale, 1994-95, opera su
libretto di M. Tanant). Nmeroi nelle loro
filiazioni (Adorno, Boulez, Hegel,
Leibniz, Marx, Varèse...), i testi
pubblicati che esprimono a volte le
riflessioni del compositore ( Scrivere
per lorchestra oggi)), dello
storico (Musica e principi del pensiero
moderno), del sociologo (Per una storia
sociale della musica occidentale), del
ricercatore (Lordine del sensibile)
e del filosofo (La tragedia della musica
generata dallo spirito nichilista).
Franco
Donatoni (Verona 1927 - Milano 2000).
A sette
anni inizia lo studio del violino presso
il Civico Liceo Musicale della sua
città. Studia quindi con Ettore Desderi
e si diploma in Composizione e
Strumentazione per banda nel 1949, musica
corale e direzione di coro nel 1950 e in
composizione nel 1951 presso il
Conservatorio di Bologna, avendo come
insegnanti Adone Zecchi e Livio
Liviabella. Segue poi per due anni il
corso di perfezionamento in composizione
tenuto da Ildebrando Pizzetti presso
lAccademia Nazionale di Santa
Cecilia a Roma conseguendo il diploma nel
1953. In questo stesso anno inizia
lattività didattica ottenendo
lincarico per linsegnamento
di armonia e contrappunto presso il
Conservatorio di Bologna. Nel 1951, 1958n
1961 frequenta i Ferienkurse fur Neue
Musik di Darmstadt. Dopo alcuni lavori
vicini allimpostazione
strutturalista (For Grilly, Doubles ecc.)
nascono i grandi lavori del decennio
cosidetto negativo in cui
Donatoni fa ricorso alla tecnica del
decomponieren (Per c, Quartetto IV,
Puppenspiel II, Etwas ruhiger im Ausdruck
ecc.) Molti i premi ottenuti. Con
Puppenspiel per orchestra vince il primo
premio al concorso internazionale della
SIMC nel 1961 e nel 1966 gli viene
assegnato il premio Marzotto per la
musica di Pupperspiel II. Durante gli
anni settanta si verifica un progressivo
abbandono della prassi
dellautomatismo combinatorio per
rivolgersi alla semplicità
di una scrittura lineare, soggetta a una
flessibilità improvvisativa (Ali, Argot,
Nidi ...). Dal 1970 tiene il corso di
alto perfezionamento in composizione
presso lAccademia Musicale Chigiana
di Siena. Ha insegnato presso il DAMS
dellUniversità di Bologna e
docente ai corsi di perfezionamento in
composizione presso lAccademia
Nazionale di Santa Cecilia a Roma.
|