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NUOVI ATTORI / NUOVE DRAMMATURGIE

a cura di Marco De Marinis

dal 24 FEBBRAIO al 15 APRILE

In collaborazione con ERT – Emilia Romagna Teatro Fondazione | Pubblico il teatro di Casalecchio di Reno

Claudio Meldolesi ebbe a definire – mirabilmente – la drammaturgia come “un oggetto mobile fra l’autore e l’attore”. Si tratta di una definizione che la realtà presente della scena non smette di confermare, proponendone al contempo sempre nuovi e talvolta inaspettati risvolti. Del resto, lo sappiamo, quella dell’attore-autore è stata una delle più fertili tradizioni del teatro italiano, andando dai comici della Commedia dell’Arte ai novecenteschi Viviani, Eduardo, Fo, Bene. Con Bene, non a caso, la questione si complica e si trasforma perchè il mirabile artifex è anche regista (in ogni caso, molto di più dei nobili predecessori) e, a partire da lui, è proprio la figura dell’attore-autore-regista, demiurgo teatrale uno e trino, ad imporsi: pensiamo a Leo de Berardinis, a Carlo Cecchi, ma anche a Antonio Neiwiller, Enzo Moscato, Marco Martinelli (va ricordato per inciso che la scena argentina ci ha mostrato l’imporsi di un’analoga figura, da almeno vent’anni a questa parte, con Ricardo Bartís, Daniel Veronese, Rafael Spregelburd, Alejandro Tantanian, Claudio Tolcachir e altri).
Le proposte presentate in questo progetto esemplificano alcune declinazioni attuali, sulla nostra scena, della figura dell’attore-autore-regista e dei nuovi, inediti intrecci fra scrittura drammatica, scrittura scenica e scrittura performativa che essa sta producendo.
Michele Monetta nasce come mimo e maestro di mimo alla scuola di Decroux e nel suo trentennale percorso si nutre di un’enorme quantità di esperienze trasversali, fra arti visive, regia, drammaturgia, musica e movimento, pervenendo con Processo a sant’Uliva a una specie di summa, provvisorio consuntivo di alto valore artistico e pedagogico.
Il giovane Andrea Baracco, regista formatosi all’Accademia d’Arte Drammatica “Silvio d’Amico”, con esperienze anche d’autore, propone, con Giulio Cesare, uno Shakespeare giovanile e vitale sotto molti aspetti: dagli interpreti, tutti sotto i trentacinque anni, all’efficace adattamento dovuto allo stesso Baracco e a Vincenzo Manna, alla vivace scrittura scenica.
Roberto Corradino, attore, regista e autore (che partecipa con ben tre proposte) è una presenza non ancora riconosciuta dalla nostra scena come meriterebbero i suoi molteplici talenti artistici, nutriti fra l’altro da non epigonali riferimenti a “mostri sacri” del nuovo teatro italiano come i già citati Leo e Carmelo.
Completa il progetto la conferenza-spettacolo di Stefano De Matteis su Pulcinella, con le incursioni attoriali di Valerio Apice: una performance che letteralmente convoca ed evoca quella ineguagliabile tradizione dell’attore-autore partenopeo che tante volte ha trovato, e trova ancora oggi, un veicolo straordinario nella maschera senza tempo di Pulcinella (da Totò e Eduardo a Marco Manchisi, Vanda Monaco Westerståhl, Eugenio Ravo e Apice, appunto).

 

IL PROGETTO

  • lunedì 24 febbraio, ore 21 | Laboratori delle Arti/Teatro
    TEATRO LABORATORIO ISOLA DI CONFINE
    STORIA DI UN SOPRAMMOBILE
    Conferenza-spettacolo su Pulcinella
    Di e con Stefano De Matteis e Valerio Apice
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  • martedì 11 marzo, ore 21 | Arena del Sole - Sala Grande
    369GRADI E LUNGTA FILM

    IN COLLABORAZIONE CON TEATRO DI ROMA 
    GIULIO CESARE/ JULIUS CAESAR
    In collaborazione con Arena del Sole - Nuova Scena - Teatro Stabile di Bologna
    Di William Shakespeare | adattamento Vincenzo Manna e Andrea Baracco | regia Andrea Baracco | con Giandomenico Cupaiuolo, Roberto Manzi, Ersilia Lombardo, Lucas Waldem Zanforlini, Livia Castiglioni, Gabriele Portoghese
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  • giovedì 27 marzo, ore 21 | Laboratori delle Arti/Teatro
    REGGIMENTO CARRI
    CONFERENZA
    NUDO E IN SEMPLICE ANARCHIA

    Dal Riccardo II di W. Shakespeare | scritto e diretto da Roberto Corradino
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