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CIMES || Progetti di cultura attiva 13|14

Costruire contesti ovvero l’importanza delle collaborazioni

A partire dal 2010, il CIMES riunisce le sue programmazioni musicali, teatrali e cinematografiche sotto la comune denominazione di “progetti di cultura attiva”. Con questa espressione abbiamo inteso evidenziare il fatto che tutte le iniziative proposte forniscono strumenti conoscitivi o pratici, che si prestano ad essere utilizzati anche autonomamente, coltivando i rapporti fra le arti, la formazione individuale e le realtà del mondo sociale.

Per attivare pratiche di ricerca applicata il CIMES integra convegni, tavole rotonde, momenti seminariali, laboratori, incontri, proiezioni e performance dal vivo. Non si tratta soltanto di presentare opere e problematiche, tendenze e possibilità, ma di costruire contesti di trasmissione in cui il destinatario si senta (e sia) elemento partecipe e determinante. Per questo, ai coinvolgimenti pratici e diretti proposti dai progetti laboratoriali se ne aggiungono altri, che risultano piuttosto dalle collaborazioni con associazioni, enti, realtà produttive e di realizzazione. Condividere linee progettuali e percorsi di ricerca significa, infatti, stabilire contesti di ricezione allargati.

La collaborazione con il Saggiatore Musicale ha suscitato all’interno del CIMES un simposio permanente di alta musicologia, dove si affrontano tanto questioni contemporanee che argomenti storici. Fra le prime, quest’anno, figurano la pedagogia musicale – Musicians and musicologists as teachers: how to construct musical comprehension for students (29/30.5.2014) – e gli argomenti di due tavole rotonde – La critica musicale: ieri, oggi, domani (22.11.2013) e Il suono dei files: consumo musicale nell’era digitale fra giovani e meno giovani (15.3.2014). Fra le seconde, la tematica di un’altra tavola rotonda, Scritture musicali del Medioevo e del Rinascimento: che cosa celano, che cosa svelano (23.11.2013), e la serie di iniziative dedicate allo studio delle fonti e della recezione del Giasone di Cavalli e Cicognini, il più popolare fra i melodrammi secenteschi, al quale è dedicata una giornata di studio con la partecipazione di numerosi studiosi italiani e stranieri (21.5.2014).

Stabilire contesti allargati e attenti alle trasformazioni delle prassi culturali, moltiplica le possibilità di scelta e montaggio dei partecipanti. È stimolante pensare che chi segue la tavola rotonda sulla Critica musicale possa poi frequentare il convegno cinematografico Critica 2.0: industria culturale, consumi, forme di influenza (18/19.2.2014), dove, pure, si tratta della crisi della funzione del “critico” e dei profili emergenti. Da ricordare il progetto Incontri con gli attori, effettuato in collaborazione con la Cineteca di Bologna. Particolarmente ampia la gamma delle collaborazioni che supporta l’analisi del complesso profilo identitario dell’autore di oggetti filmici (imprenditore temporaneo o direttore del circo mediatico?): FILMAGOGIA 2013. Storie di grandi maestri: valori e valorizzazione dell’autorialità (3/5/6/7.12.2013).

Delle sinergie alla base dei processi compositivi si tratta anche nel progetto Per/formare l’opera (19/20/21.11.2013; 27.11.2013; 4.12.2013), che affronta le dinamiche dello spettacolo lirico contemporaneo da un punto di vista teatrale, affiancando al modello interpretativo della “regia critica” l’osservazione delle differenziate filiere creative che agiscono sui singoli elementi scenici: gli spazi, i costumi, le dinamiche recitative sia contemporanee che ricavate dal restauro delle prassi storiche. Al progetto partecipano l’Università di Verona, con un convegno storico complementare alla tavola rotonda bolognese (Verona, 28/29.11.2013), e l’Accademia di Belle Arti di Bologna, che ospiterà il secondo dei due incontri con lo scenografo e architetto teatrale Jean-Guy Lecat (19/20.11.2013). Grazie alla collaborazione di numerose associazioni e istituzioni giapponesi si svolge, inoltre, il progetto Kazuo Ohno e il Butoh in Europa: intreccio di rami e radici (25/26/27/28.11.2013), ulteriore tappa nell’attraversamento della performance nipponica ad opera della progettualità CIMES.

Si segnalano infine i laboratori di musica corale (a cura di Marco Fanti), di carattere filmico (a cura di Lucia Tralli e Valerio Oss) e di teatro (con il regista Marco Martinelli)

Gerardo Guccini
Responsabile scientifico del CIMES

CIMES 13/14 || TEATRO
a cura di Gerardo Guccini
CIMES 13/14 || MUSICA
a cura di Paolo Cecchi
CIMES 13/14 || CINEMA
a cura di Sara Pesce
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