IL RITORNO DELL’ODIN TEATRET
a cura di Marco De Marinis
in collaborazione con Teatro Ridotto - La Casa delle Culture e dei Teatri
dove: Teatro Ridotto + Palazzo Marescotti + Laboratori delle Arti
quando: 19-22 marzo
Fra i grandi gruppi del secondo Novecento l’Odin Teatret rappresenta l’unico vero teatro di outsiders: quelli dell’Odin sono outsiders che ce l’hanno fatta, cioè che hanno avuto successo partendo da condizioni di marginalità-inferiorità-isolamento che non trovano riscontro, in questa misura almeno, nelle altre grandi realtà del nuovo teatro internazionale; anche la longevità dell’Odin non ha eguali (quasi 50 anni ormai!), soprattutto se si considera che – a differenza del Living Theatre, il quale potrebbe vantare un’anzianità superiore - il nucleo dei fondatori e membri storici è rimasto sostanzialmente immutato nel tempo: Eugenio Barba, Else Marie Laukvik e Torgeir Wethal, scomparso nel 2010; Iben Nagel Rasmussen arrivata nel ’66, Tage Larsen nel ’70, Roberta Carreri nel ’74 e Julia Varley nel ’76.
Giova insistere ancora un momento sulle ragioni di questa eccezionale longevità, che costituisce certamente il principale tratto distintivo dell’Odin Teatret. La storia del teatro e l’esperienza diretta insegnano che la qualità artistica, l’esistenza di forti affinità elettive, la voglia di durare (tutte condizioni che aiutano moltissimo, beninteso) da sole non bastano, a tale scopo. Occorre, anche e soprattutto, saper mettere in atto adeguate strategie interne ed esterne, entrambe improntate a una certa elasticità, cioè a una opportuna capacità di adattamento al mutare delle circostanze, che tuttavia non deve mai arrivare fino al conformismo e allo snaturamento, cioè fino alla totale perdita dell’indispensabile disadattamento al proprio tempo.
Fondato ad Oslo, in Norvegia nel 1964, l’Odin Teatret si è trasferito a Holstebro, in Danimarca, nel 1966, diventando Nordisk Teaterlaboratorium. Oggi i suoi 25 membri provengono da più di dieci paesi e tre continenti. I 49 anni dell’Odin Teatret hanno favorito la crescita di un ambiente professionale e di studi, caratterizzato da attività interdisciplinari e collaborazioni internazionali. L’Odin Teatret ha creato 74 spettacoli rappresentati in 63 paesi in vari contesti sociali. Nel corso di queste esperienze, si è sviluppata una specifica cultura dell’Odin, basata sulla diversità e sulla pratica del “baratto”. Gli attori dell’Odin si presentano con il loro lavoro artistico alla comunità che li ospita e, in cambio, questa risponde con canti, musiche e danze appartenenti alla propria tradizione. Il baratto è uno scambio di manifestazioni culturali ed offre non solo una comprensione delle forme espressive dell’altro, ma mette anche in moto un’interazione sociale che sfida pregiudizi, difficoltà linguistiche e divergenze di pensiero, giudizio e comportamento
Il progetto
- COME IL FIUME CHE SCORRE
- martedì 19 marzo, h 19 | Teatro Ridotto
- COLPITO DALL’ISPIRAZIONE
- martedì 19 marzo, h 21 | Teatro Ridotto
- INCONTRO CON EUGENIO BARBA
- venerdì 22 marzo, h 11 | Salone Marescotti
- AVE MARIA
- venerdì 22 marzo, h 21 | Laboratori delle Arti/teatro