vai al contenuto della pagina vai al menu di navigazione
 

LE BRACI

PRIMO MOVIMENTO

REGGIMENTO CARRI

Da un’idea di Roberto Corradino | in collaborazione con Francesco Paolo Ruggiero | regia Roberto Corradino | con Michele Cipriani, Roberto Corradino | drammaturgia e allestimento Roberto Corradino | elementi di scena e costumi Francesco Paolo Ruggiero | luci Franz Catacchio | suono Dario Tatoli | con il sostegno di ResExtensa DanzaTeatroDanza, Spazio Polartis -­ Ass. Culturale Explorer

In collaborazione con ITC - Teatro di San Lazzaro

Dove: ITC - Teatro di San Lazzaro
Quando:
sabato 29 marzo, ore 21

 

Due attori realizzano, con l’aiuto del pubblico, un “attentato terroristico” che ha per obiettivo l’umanità “nascosta sotto le braci”: un atto volto non a seminare morte, bensì a suscitare vita in individui che oggi sembrano aver perduto ogni forma di logica e di pietà. Gli spettatori che prenderanno parte a questa insolita esperienza teatrale saranno prima ostaggi e poi complici di un’intensa operazione, pensata per far emergere le logiche più nascoste e autentiche, le relazioni profonde e le domande di senso più spesso accantonate. «Pubblico e privato, il senso del vivere civile e sociale, il senso politico dello stare in scena e il senso stesso del teatro sono affrontati attraverso la moltiplicazione dei ruoli dell’attore e rivolgendo le domande al pubblico direttamente coinvolto nell’attentato. Due figure ambigue, pensate come funzioni dell’azione, come gli antichi corifei della tragedia, si interrogano sul mondo e sul suo senso. Il coro è il pubblico» (Roberto Corradino).

 

ROBERTO CORRADINO, classe 1975, è nato a Bari. Attore, regista, autore, ha lavorato in teatro con Marco Martinelli e Ermanna Montanari, Mimmo Cuticchio, Maria Maglietta, Pippo Delbono, Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, Eimuntas Nekrosius. Dal 2000, con la sua compagnia Reggimento Carri, esplora la tradizione del teatro d’attore in una dimensione performativa al contempo popolare e di ricerca, attraverso
riscritture di classici del teatro e della letteratura. Nel suo lavoro persegue una rifondazione del gesto attorale e drammaturgico, diretta al senso dell’evento scenico ma critica rispetto alla rappresentazione. Tra i sui lavori, oltre a quelli ospitati nel progetto: Piaccainocchio (2002); Perché ora affondo nel mio petto (2004); La commedia al sangue (2005); Cuore - Come un tamburo nella notte (2008); Le Muse Orfane (2009); Non è che un piccolo problema (2011).