A SUD DEL TEATRO 1
Saverio La Ruina
a cura di Gerardo Guccini
Parlando delle esperienze a “sud del teatro”, s’intende segnalare un magma culturale e linguistico che pervade e rigenera le funzioni spettacolari: il modo di essere attore, le dinamiche compositive, le interazioni fra l’artista scenico e la realtà che lo circonda. Prima ancora che uno spazio geografico, il “sud del teatro” è una regione antropologica dove proliferano parlate, identità e culture che alimentano intensi meticciati fra passato e presente, dialetti e italiano, dimensione performativa e dimensione individuale. In anni recenti, il “sud del teatro” ha rilanciato le sinergie fra performance e scrittura, fra culture locali e innovazione.
Per comporre una proposta organica e rappresentativa di quest’area, si è qui scelto di presentare tre protagonisti che evidenziano uno spaccato generazionale caratterizzato da diversificate relazioni fra svolgimenti drammatici e contesti sociali. La straordinaria lingua teatrale di Enzo Moscato sostanzia l’anima atemporale e infera di Napoli: città/universo che include allucinate coabitazioni di morti e vivi, di corporeità e pensiero. Il monologare di Saverio La Ruina conferisce voce e straniata presenza a memorabili identità corali: la donna sottomessa, la donna ribelle, il deportato di guerra, l’omosessuale. La mobile drammaturgia di Punta Corsara affronta miti e mentalità del mondo contemporaneo con un napoletano attuale, ma animato dall’antica sapienza del teatro.
Per esigenze di programmazione, il percorso incomincia dalla generazione di mezzo.
Diplomato alla Scuola di teatro di Bologna, Saverio La Ruina (nato a Castrovillari nel 1960) prosegue la sua formazione lavorando con Jerzy Stuhr, Leo de Berardinis, Remondi e Caporossi. Assieme a Dario De Luca fonda la compagnia Scena Verticale (1992) e Primavera dei Teatri (1999), festival dei nuovi linguaggi della scena contemporanea: entrambe le realtà fanno di Castrovillari un punto di riferimento dei fermenti a “sud del teatro”. Autore, attore, regista e organizzatore, La Ruina attraversa in tutti i sensi la pratica teatrale, spostandosi dalla ridondanza immaginativa e barocca della “trilogia calabro scespiriana”, verso l’essenziale consapevolezza autoriale dei monologhi: Dissonorata, Italianesi, La borto, Masculo e fiàmmina. Alle tonalità del dialetto calabro-lucano, che caratterizza questo gruppo di opere, corrisponde il limpido italiano di Polveri (Dialogo fra uomo e donna): lingua, non già dell’oppressione subita, ma dell’oppressione lucidamente e crudelmente esercitata.
IL PROGETTO
lunedì 12 marzo, ore 15 | Laboratori delle Arti/Teatro
INCONTRO/DIMOSTRAZIONE CON SAVERIO LA RUINA
Introduce Gerardo Guccini | INGRESSO LIBERO
martedì 13 marzo, ore 21 | Laboratori delle Arti/Teatro
Scena Verticale
MASCULO E FÌAMMINA
Di e con Saverio La Ruina | musiche originali Gianfranco De Franco | collaborazione alla regia Cecilia Foti | scene Cristina Ipsaro e Riccardo De Leo | disegno luci Dario De Luca e Mario Giordano | audio e luci Mario Giordano | organizzazione Settimio Pisano | produzione Scena Verticale
mercoledì 14 marzo, ore 21 | Laboratori delle Arti/Teatro
Scena Verticale
POLVERE
Dialogo fra uomo e donna
Di Saverio La Ruina | con Saverio La Ruina e Cecilia Foti | musiche originali Gianfranco De Franco | contributo alla drammaturgia Jo Lattari | contributo alla messinscena Dario De Luca | aiuto regia Cecilia Foti | disegno luci Dario De Luca | audio e luci Mario Giordano | realizzazione quadro Ivan Donato | organizzazione e distribuzione Settimio Pisano | produzione Scena Verticale | con il sostegno di Comune di Castrovillari | si ringrazia il White Dove di Genova
giovedì 15 marzo, ore 21 | Laboratori delle Arti/Teatro Scena Verticale
DISSONORATA
Di e con Saverio La Ruina | musiche originali composte ed eseguite dal vivo da Gianfranco De Franco | collaborazione alla regia Monica De Simone | luci Dario De Luca | organizzazione Settimio Pisano