GERARDO GUERRIERI: UN PALCOSCENICO PIENO DI SOGNI
Presentazione del libro curato da Selene Guerrieri, Gerardo Guerrieri: un palcoscenico pieno di sogni (Edizioni Magister, 2016) | oltre all’autrice intervengono Adele Cacciagrano, Marco De Marinis, Ferruccio Marotti e Silvia Mei | proiezione del promo del film di Fabio Segatori su Guerrieri | coordina Laura Mariani
dove: Laboratori delle Arti/Teatro
quando: martedì 11 aprile, ore 16
INGRESSO LIBERO
Gerardo Guerrieri (Matera 1920-Roma 1986) è uno dei nostri uomini di teatro più completi e significativi a livello internazionale. È stato regista e critico negli anni ’40, aiuto regista e sceneggiatore di Ladri di Biciclette e Sciuscià di De Sica, drammaturgo, consulente e traduttore per Luchino Visconti. Nel 1957 ha fondato con la moglie Anne d’Arbeloff il Teatro Club, che ha fatto scoprire in Italia le esperienze teatrali internazionali. Saggista, traduttore e storico del teatro, Guerrieri ha diretto con Paolo Grassi la Collezione di Teatro Einaudi. È stato critico teatrale per diverse testate fra cui «l’Unità» e «Il Giorno» e ha redatto alcune fra le voci più importanti dell’Enciclopedia dello Spettacolo. È stato definito il maggior traduttore italiano dall'inglese e dal russo, per le sue versioni di opere di Miller, Williams, Čechov, Shakespeare. Ha scritto saggi e curato mostre e convegni su Eleonora Duse, raccogliendo una straordinaria quantità di materiali per una biografia dell’attrice.
A trent'anni dalla sua scomparsa, la figlia Selene ha raccolto appunti, fotografie, lettere, contributi di studiosi e amici di Guerrieri in un volume che per la prima volta testimonia la sua ricca personalità e la sua smisurata passione teatrale.
Selene Guerrieri è cresciuta a Roma in un contesto familiare cosmopolita: in casa venivano i maggiori artisti internazionali, i genitori univano due mondi, la Lucania dei nonni paterni e la Russia-Francia-America dei nonni materni. Dopo la maturità francese si è laureata in Letteratura anglo-americana a Boston e in Storia del cinema a Roma. Ha lavorato in cinema e in Rai ed ora alla Biblioteca Teatrale Siae del Burcardo. Molto legata al padre Gerardo, ha condiviso con lui momenti e riflessioni di lavoro durante i festival del Teatro Club, accompagnandolo a convegni e collaborando a mostre. Questo libro è nato per colmare la mancanza di uno studio complessivo su una delle figure più importanti della cultura italiana del ’900.
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