IL CIELO IN UNA STANZA
mercoledì 11 aprile, ore 21
Arena del Sole/Sala Leo de Berardinis
Punta Corsara/369gradi
IL CIELO IN UNA STANZA
Di Armando Pirozzi e Emanuele Valenti | con Giuseppina Cervizzi, Chirstian Giroso, Sergio Longobardi, Valeria Pollice, Emanuele Valenti, Gianni Vastarella e la voce registrata di Peppe Papa | regia Emanuele Valenti | scene Tiziano Fario | costumi Daniela Salernitano | disegno luci Giuseppe Di Lorenzo | organizzazione e collaborazione artistica Marina Dammacco | assistente costumista Nunzia Russo | macchinista Walter Frediani | datore luci Giuseppe di Lorenzo | sarta Nunzia Russo | coordinamento Organizzativo Alessandra Attena | distribuzione Patrizia Natale e 369gradi | organizzazione generale Roberta Russo
Il cielo in una stanza, canzone scritta da Gino Paoli nel 1960, racconta una storia d’amore nata in un luogo intimo e privato, come la propria casa. «Se quella che “non ha più pareti ma alberi infiniti” è una stanza del 1960 – afferma Punta Corsara – allora sarà parte di un edificio degli anni immediatamente precedenti. E cioè di quegli anni ’50, in cui a Napoli, proprio attraverso la costruzione e distruzione di case e parti di città, si avviava un processo di trasformazione sociale, che stravolgeva irrimediabilmente le identità conosciute». Partendo da fonti diaristiche e fatti di cronaca, lo spettacolo si struttura come una rivisitazione allucinata della classica commedia eduardiana che viene però privata delle rassicuranti relazioni strutturali fra interno e esterno. Prosegue la Compagnia: «il cielo [...] è entrato veramente nella stanza, che ora veramente “non ha più pareti”. E guardandoci dentro, incontriamo una comunità di personaggi che negli anni ’90 continua a vivere in questa architettura sbilenca, non riuscendo ad allontanarsi da quel che resta del palazzo».
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